“CHIARA, TI RICORDI QUANDO HAI AMMESSO A FEDEZ CHE TI SEI SCOPATA ACHILLE LAURO?” - IL “PUPARO” DEL…
1- VERDONE AL CINEMA
DAGOREPORT - Non un successo pieno, ma un discreto risultato, visto il crollo generale, anche clamoroso, degli incassi. A ieri, giovedì, "Posti in piedi in Paradiso" di Carlo Verdone era a quota 4 milioni e 300 mila euro. La commedia è amarognola, si parla di padri separati ridotti in miseria, e certo il tono farsesco di certi episodi si mischia a un discorso anche serio su una condizione diffusa. Il primo week-end il film ha incassato 3 milioni e 100 mila euro, da lunedì in poi si è attestato su circa 250-300 mila euro giornalieri.
Il passaparola è positivo, tra oggi, domani e domenica, se non scoppia la primavera, il film potrà totalizzare altri 2 milioni e passa. Poi, certo, sono lontani i risultati di "Benvenuti al Nord", coi suoi 27 milioni di euro. Ma il seguito di "Benvenuti al Sud" è stato un caso unico, eccezionale. Nessuna delle altre commedie italiane uscite nel 2012, da "Immaturi - Il viaggio" a "Com'è bello far l''amore", ha fatto incassi record. La crisi si fa sentire anche su quel versante?
2- TERZO MESE DI CALO AL BOTTEGHINO
Comunicato "Giornale dello Spettacolo" - Per il terzo mese consecutivo si registra una diminuzione dei biglietti venduti nei cinema del campione Cinetel che rappresenta più del 90% del totale del mercato: dopo dicembre (-7%) e gennaio (-31%) nel mese di febbraio si registra un calo del 19,26%. In termini di incasso la flessione è minore (-14%) perché quest'anno sono programmati tre film in 3D (Hugo Cabret, Com'è bello far l'amore e Viaggio nell'isola misteriosa) e la maggiorazione di prezzo del biglietto per questa tecnologia attenua la differenza.
Forte il calo della quota di mercato dei film italiani in termini di biglietti venduti, pari nel febbraio 2012 al 31,14% del totale (nel febbraio 2011 era stata del 51,90%), mentre cresce al 39,14% la quota di mercato dei film Usa dal 29,91% del 2011.
In generale, se a gennaio la contrazione del pubblico trovava qualche giustificazione nel difficile confronto con il gennaio 2011, quando Checco Zalone da solo aveva venduto 6,5 milioni di biglietti, in febbraio l'unico handicap per la frequenza al cinema sono state le forti nevicate per una parte del mese.
E' probabile dunque che cominci a farsi sentire anche nel cinema la sensibile diminuzione generale dei consumi che la crisi economica sta generando nel Paese, benché qualche motivazione - anche in febbraio - si possa trovare nella minore capacità di richiamo dell'offerta complessiva di film di quest'anno. Se infatti la contrazione dell'intero campione è pari al 19,26%, per i primi 10 film (e cioè per l'offerta "primaria" del mese) la diminuzione è del 22,43%.
3- VERDONE, L'ENIGMA DELLA AUTOBIOGRAFIA RIFIUTATA
Mario Baudino per "la Stampa" - Indicibile Carlo La settimana scorsa, ospite di Fabio Fazio a Che tempo che fa , Carlo Verdone aveva presentato La casa sopra i portici , il suo libro autobiografico dedicato alla casa di famiglia, appena uscito da Bompiani. E ne aveva raccontato la genesi: il libro gli era stato chiesto dall'editore; lui aveva nicchiato, spiegando che era oberato d'impegni, ma Elisabetta Sgarbi, la direttrice editoriale, gli aveva proposto «un bravo ragazzo» a nome Maiello, cioè un ghost writer che si sarebbe incaricato di tutto.
A questo punto era stato inevitabile accettare. Intervistato dal Secolo XIX , pochi giorni dopo, racconta invece che la sua autobiografia era stata inizialmente rifiutata da varie case editrici, tra cui per esempio quella di Alessandro Dalai. Il quale risponde: «Gli editori a volte sono distratti, ma non stupidi».
Ovvero, se mai Verdone si fosse fatto vivo non ce lo saremmo lasciato scappare. Controreplica del regista: nessuna polemica, per carità . Ma «un anno e mezzo fa il curatore del libro, Fabio Maiello, fu incaricato da me di sondare le migliori case editrici». Fra cui Dalai. Senza ottenere risposta. A questo punto, l'enigma pare inestricabile. Doppio Maiello o doppio Verdone?
4- BOTTA E RISPOSTA SUL "SECOLO XIX" TRA L'EDITORE DALAI E VERDONE
Gentile Direttore, apprendiamo con stupore da una dichiarazione di Carlo Verdone sul "Secolo XIX" che avremmo rifiutato un suo libro. Gli editori a volte sono distratti , ma non sono stupidi. Non abbiamo mai ricevuto proposte in tal senso, non abbiamo mai avuto contatti e al contrario abbiamo avuto più volte l'idea di chiedere un libro a Carlo Verdone, cosa che non c'è riuscita di fare. Aspettiamo fiduciosi il prossimo manoscritto di Carlo Verdone, a cui garantiamo già sin d'ora un successo straordinario.
Alessandro Dalai.
5- RISPOSTA AL "SECOLO XIX" DI CARLO VERDONE
Gentile dottor Dalai, non volevo minimamente provocare un incidente tra me e voi. Semplicemente ad una domanda di Anselmi ho risposto con verità . Circa un anno e mezzo fa il curatore del libro, Fabio Maiello, fu incaricato da me di sondare le migliori case editrici per un eventuale libro intervista riguardante la genesi dei miei film. Ovviamente conditi da curiosità ed aneddoti interessanti. Alla lettera di Maiello non ci fu alcuna risposta da parte vostra. E le cose sono andate esattamente, con le altre case editrici, come ho risposto nell'intervista.
Il dottor Maiello è ora a Roma per la presentazione del libro insieme a me. Ma domani cercherà di ritrovare, nel suo archivio a Napoli, la mail che fu spedita, senza risposta, al referente della vostra casa editrice. Considero le vostre edizioni di estrema serietà e qualità , quindi non c'è da parte mia nessuna voglia di far polemiche assolutamente inutili. Ma a domanda precisa ho risposto con altrettanta precisione.
Anzi spero vivamente, in futuro, di poter avere il piacere di conoscerla di persona.
Con i più cordiali saluti e vera stima.
Carlo Verdone
CARLO VERDONE CARLO VERDONE Hugo Cabret LocandinaVERDONE POSTI IN PIEDI IN PARADISOVERDONE COL PRIMO CIAK DI POSTI IN PIEDI IN PARADISODALAIVERDONE CON IL SUO LIBRO
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