DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Mattia Pagliarulo per Dagospia
Un tour nazionale e un nuovo album musicale in arrivo. E, perché no, un ritorno a Sanremo nel 2024. L’icona sexy degli anni ’80 Viola Valentino non lo conferma ma neppure lo smentisce, con le giuste condizioni. Brianzola, classe 1949, la cantante, ex modella, per due volte playmate di Playboy e attrice che ha fatto sognare e peccare più generazioni.
Ultimamente ha fatto parlare di se per aver sposato, lo scorso anno, il molto più giovane di lei fidanzato. In questa intervista, la sempre affascinante Viola parla a cuore aperto dei suoi successi passati e del suo privato, senza risparmiare qualche frecciatina…
D. Nel 1979 le femministe accusarono il tuo più noto brano, Comprami, di essere un inno alla prostituzione… invece?
R. Ma quale prostituzione! Le femministe non hanno mai avuto simpatia per questo brano, poi con il tempo hanno capito, spero, che non era un “comprami” inteso come lo si potrebbe intendere. Che si dovrebbe dire allora di Renato Zero con Mi vendo?! Lui si vende e io mi faccio comprare (ride). È la mia canzone, che conosco tutti, è la mia croce e la mia delizia.
D. Nei primi anni ‘70 il gossip è impazzito per il tradimento del tuo allora marito Riccardo Fogli con la collega Patty Pravo, come lo hai scoperto? Hai mai avuto modo di parlare o vederti con la Pravo dopo il fattaccio?
R. Non lo chiamerei fattaccio, lo chiamerei un amore. Eravamo dei ragazzi e Riccardo si era innamorato di un’altra persona, alla fine non è nemmeno durata questa loro storia. Poi è tornato a casa Lassie, dopo Patty! Io non ho mai conosciuto questa signora. Non ho scoperto io il tradimento, mi è stato confessato da Riccardo con grande onestà. Ripeto, sono cose che si fanno quando si è molto giovani. Capita anche nelle migliori famiglie, il destino è pazzo e io ho subito una scelta del destino.
D. Il produttore Giancarlo Lucariello, nel tuo momento di maggior successo, ha ritagliato per te un’immagine sexy ma dolce e raffinata, mai eccessiva. Ti rispecchiavi in essa o era una forzatura di copione?
R. Non c’era nessun copione, mi rispecchiavo totalmente in ciò. Sono sempre stata me stessa, sia sul palco sia nella vita. Non ho mai fatto stupidaggini, non mi sono mai esaltata. Raffinata, cerco sempre di esserlo; dolce lo sono di natura, sono un biscottino. Sexy non lo so, per alcuni posso esserlo, per altri no.
D. Nei primi anni ‘80 sei apparsa per ben due volte in copertina sul mensile erotico Playboy, raccontaci di quell’esperienza e se hai provato imbarazzo a posare senza veli.
R. Ma no, nessun imbarazzo. Rispetto a quelle di oggi, erano foto castissime. Io sono nata come modella prima di diventare cantante, quindi ero abituata a posare. A scattare fu uno dei più grandi e raffinati fotografi, Roberto Rocchi. Quando facevo la modella ho fatto foto in biancheria intima e altre di nudo per Ballograf, ma non si vedeva nulla, così come non si è mai visto da nessun’altra parte. Le foto su Playboy erano da casta Susanna, nessuno ha preteso cose più spinte da me, perché io non avrei acconsentito.
D. Dopo le partecipazioni nel 1982 e nel 1983, rispettivamente con Romantici e con Arriva Arriva, al Festival di Sanremo, nel 1986 sembrava certa la tua scesa in gara con il brano Amore Stella, ma poi fu la Rettore ad essere scelta per interpretarlo. Dopo anni, ci racconti veramente che è successo?
R. Ti racconterei una bugia se ti rispondessi perché non me lo ricordo, quindi meglio non raccontare. Sia io che lei abbiamo cantato Amore Stella, ma non ricordo se prima l’ha fatto lei o prima io. È una reminiscenza volata via. Posso dirti, però, che è un bel brano, che mi piace e che nei miei concerti non lo canto, altrimenti la gente si addormenta. Se la cantata anche Rettore, ché se la chiami Donatella si incazza (ride), non c’è nessun tipo di problema… credo… almeno, per me no!
(...)
D. Qual è la canzone a cui sei più legata e quella che invece senti meno tua?
R. La canzone a cui sono più legata è Sola del 1982, composta da Maurizio Fabrizio e Vincenzo Spampinato, colonna sonora del film diretto da Bruno Corbucci Delitto sull’autostrada, in cui ho tra l’altro recitato a fianco del grande Tomas Milian. Pensare che quel film non lo volevo nemmeno fare, fu il regista a convincermi dicendo che mi sarei portata dietro questa canzone tutta la vita. E così è stato. Sola è una piccola grande canzone d’amore che mi è rimasta nel cuore. Di brani che non sento miei non ce ne sono, ho le mie preferenze chiaramente. I miei brani mi piacciono tutti, qualcuno più qualcuno meno, fanno parte di me, della mia storia, della mia vita. Io non sono una cantautrice, sono un’interprete. Gli autori che scrivevano per me mi conoscevano e ci frequentavamo, quindi si ispiravano a me e alla mia storia, non mi proponevano brani “inadatti”, c’era collaborazione e scambio di idee.
D. Se penso al tuo 2006 mi vengono in mente due cose: Barbiturici nel the, l’ultima canzone che ha scritto e ti ha donato Bruno Lauzi prima di morire, e la violenta litigata televisiva fatta a Musicfarm con Loredana Bertè, che non è stata affatto tenera con te. Parlaci di entrambe le cose…
R. Non ricordo di preciso della litigata con la Bertè in tv, sono passati 17 anni, dovrei rivedere il video. E se non ricordo significa che ho fatto spallucce, che non l’ho presa in considerazione. Hai presente quando ti scrolli la forfora dalla spalla? Ecco, la stessa identica cosa. Ad ogni modo Loredana Bertè Non è una signora, questo è poco ma sicuro.
Dopo questa affermazione mi odieranno tutti i fans della Bertè ma lei non è il massimo come essere umano. Però è simpatica dai, chiudiamola così. Barbiturici nel the è in assoluto l’ultima canzone che ha scritto Lauzi prima di morire, ed è un capolavoro. Non lo dico perché l’ha data a me, ma perché era bravo a scrivere questo tipo di brani. La prima volta che l’ho sentita me ne sono innamorata, peccato non sia stata una hit, meritava molto. Sia Lauzi sia questa canzone hanno avuto uno spessore importante per me.
D. Ti rinfresco io la memoria, Viola. La Bertè disse che non sai cantare e che non hai mai saputo farlo, che sei la rappresentante numero uno della musica inutile. Ha inoltre negato di averti conosciuta e frequentata come amica.
R. È un’esaltata, lascia perdere.
D. Nel 2019 hai confessato apertamente di essere affetta da un carcinoma che ti ha costretto a sottoporti a operazioni chirurgiche e cicli di chemioterapia. Come lo hai scoperto e, soprattutto, come stai oggi?
viola valentino tomas milian – delitto sull'autostrada
R. Ho scoperto di avere questo problema alla vescica facendo delle visite. Oggi sto benissimo, sto continuando a fare dei controlli periodici, Dio me l’ha mandata buona. Eviterei di aggiungere altro per non cadere nel patetico, e io non sono una persona patetica. Ho avuto questo problema come tante altre persone, c’è chi ce la fa e chi non ce la fa. Come si dice in spagnolo, “suerte”.
D. Lo scorso anno hai sposato Francesco, di 34 anni più giovane di te. Cosa rispondi ai maliziosi e ai maligni?
viola valentino delitto sull'autostrada
R. Che sono dei cretini. Sono arretrati proprio nella mentalità. Se si sposa un uomo grande con una ragazza più piccola è un figo, se si sposa una donna grande con un uomo più giovane è una stronza che mantiene il partner. Ci si può innamorare di persone più giovani come ci si può innamorare di persone più grandi, non vedo dove sia il problema. L’amore è amore e non ha età. Prima di sposare Francesco sono stata fidanzata con lui 10 anni. Beata me che ho sposato l’uomo di 40 anni!
D. Sappiamo che sei in tour in tutta Italia e che prossimamente uscirà un nuovo album. Televisivamente parlando, torneresti a Sanremo dopo 41 anni o accetteresti l’invito di prendere parte a un reality show?
R. Ho partecipato nel 2006 alla terza e ultima edizione del reality musicale Musicfarm su Raidue, condotto da Simona Ventura. Sono stata la prima eliminata dal gioco, rimandando in gara solo una settimana.
Al Grande Fratello parteciperei pure, ma con gente normale non con vip. Per quanto riguarda Sanremo, tengo a precisare che dopo le mie partecipazioni negli anni ‘80 non mi sono più candidata e non ho più presentato pezzi alla commissione del Festival, tuttavia non è detto che non lo faccia l’anno prossimo. Se ci sarà un brano giusto e un produttore di un certo tipo sì, altrimenti no. Il festival di Sanremo è una vetrina importante e prestigiosa per ogni cantante.
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