orietta berti patty pravo

COSA POSSIAMO SPREMERE LEGGENDO LE BIOGRAFIE DELL'"ALIENA" PATTY PRAVO E DELLA CATTOCOMUNISTA ORIETTA BERTI? – ORIETTONA AVREBBE FATTO LA SARTINA, LA PRAVO NON VOLEVA FARE LA CANTANTE - CHESSA: "IN ENTRAMBE LE BIOGRAFIE COLPISCE L'ASSENZA DELLA STORIA, COME SE L'ARIA DEL TEMPO SI FOSSE RAREFATTA TANTO DA DISSOLVERSI SENZA LASCIARE TRACCE RICONOSCIBILI DALLA MEMORIA DEL TEMPO. MA SE LA BERTI STA UN PO' AL DI SOTTO DELLA STORIA, PATTY PRAVO LA SUPERA" – VIDEO

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Pasquale Chessa per "il Messaggero"

 

orietta berti

C'è la memoria di un' Italia perduta nella fenomenologia autobiografica di Orietta Berti, la capinera di Cavriago (o era un usignolo?), che da bambina sventola la bandiera rossa fra le braccia della madre durante i comizi del Pci nell' Emilia profonda.

 

Tra bandiere rosse e acquasantiere è il titolo che funziona come un ossimoro, la figura retorica che mette insieme due opposti, come in questo caso il diavolo comunista e l' acquasanta democristiana. La collezione di antichi oggetti sacri infatti traduce in status borghese una genuina autenticità popolare. Strutturato come un Bildungsroman, che vuol dire romanzo di formazione, il racconto di Orietta Berti scivola senza pensieri giocando a rimpiattino un po' col buon senso e più spesso col senso comune. Il padre ne voleva fare una cantante lirica. A lei sarebbe bastato fare la sartina. Invece debutta all' inizio dei Sessanta al Caprice, la balera del paese, con Il cielo in una stanza.

 

patty pravo

Diventa una vera cantante subito dopo (1964), traducendo in italiano le poesie religiose di Suor Sorriso, la monaca domenicana che dal Belgio aveva invaso il mondo intero con i suoi dischi. L' idea non le andava a genio, sulle prime, per paura di essere scambiata per una suora. La convinse la madre comunista e protofemminista.

 

Nella terra di Peppone e Don Camillo la sovrapposizione fra la fede delle parrocchie e l' ideologia delle case del popolo si rivelò un dono della provvidenza. È una costante del mestiere di vivere di Orietta Berti: trovare il successo a suo dispetto.

 

orietta berti

Nel 1970, per esempio, non voleva incidere Finché la barca va, concentrato subliminale del carattere nazionale, testo fondativo per ogni poetica del banale culturale, filosofico e politico.

 

All' origine c' è un doppio complesso: di inferiorità, per il mancato riconoscimento della critica; di superiorità, per il consenso del pubblico che si manifesta con milioni di dischi venduti.

 

IPERBOLICO Senza complessi invece l' immagine che irradia l' autobiografia fotografica di Patty Pravo, Minaccia bionda, fondata su una figura retorica più prepotente e meno conciliante dell' ossimoro: l' iperbole.

 

Iperbolico è il nudo sulla testa d' aquila di cartapesta fissato dalla scatto di Angelo Frontoni a Cinecittà. Il profilo che emerge dalla vasca strabordante di gioielli sparsi per terra, fa venire in mente l' erotismo della Maddalena come la vedevano i pittori barocchi del Seicento.

patty pravo

 

ALIENA E DIVINA Bambinesca e perturbante, sofisticata e spontanea, sfrontata e sublime, elegante e sciamannata, algida e sensuale, aliena e divina, moderna e scandalosa l' immagine fotografica di Patty Pravo riesce a intensificare la realtà collocando la sua figura in un mondo d' iperuranio, senza presente ma anche senza passato e senza futuro.

 

Anche lei non voleva fare la cantante e pensava al podio immaginando di salirvi per dirigere l' orchestra. Alla fine dei Sessanta, spinta dal destino a saltare sul palco del mitico Piper, scopre subito che sopra ci sta proprio bene. Si dice che Luchino Visconti, che abitava nei dintorni, andasse a sentirla di nascosto. Siamo sul crinale che porta dritto al Sessantotto: Patty Pravo non solo ne anticipa pulsioni e suggestioni, ma inventa anche lo stile che ne fa un prototipo del pop-system internazionale.

PATTY PRAVO

 

In entrambe le biografie colpisce l' assenza della storia, come se l' aria del tempo si fosse rarefatta tanto da dissolversi senza lasciare tracce riconoscibili dalla memoria del tempo. Ma se Orietta Berti sta un po' al di sotto della storia, Patty Pravo la supera.

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