DAGOREPORT - ED ORA, CHE È STATO “ASSOLTO PERCHÉ IL FATTO NON SUSSISTE”, CHE SUCCEDE? SALVINI…
Riceviamo e pubblichiamo:
Lettera 1
Caro Dago,
non ci sarà alcun aumento nelle retribuzione dei dipendenti del Segretariato Generale, così come riporta un articoletto del Riservato dell'Espresso da voi ripreso. La Regione Lazio infatti nei mesi scorsi ha attuato la revisione del sistema delle attribuzioni eliminando per il Segretariato Generale le alte professionalità e le posizioni organizzative (e quindi le relative retribuzioni accessorie). Successivamente per evitare una disparità di trattamento tra i dipendenti del Segretariato Generale e delle altre Direzioni, è stato individuato un trattamento accessorio analogo a quello degli altri colleghi, suddiviso in fasce di indennità .
In questo modo il 95% dei dipendenti del Segretariato Generale mantiene invariata la propria retribuzione, alcuni singoli guadagneranno qualche decina di euro in più e altri in meno, mantenendo così un principio di compensazione. Si tratta dunque di un atto di equità che ha portato ad una più corretta armonizzazione delle retribuzioni senza alcun costo aggiuntivo per la pubblica amministrazione. Grazie per la precisazione (mandata anche all'Espresso) e buon lavoro".
Ufficio Stampa della Regione Lazio
Lettera 2
Caro Dago,
Berlusconi è stato chiaro e netto. E lo è nel senso totale e inclusivo. Non è solo un giudizio sulle opere inesistenti e sulle chiacchiere del premier: riguarda la sua stessa legittimità . à un referendum sulla democrazia. E come tale è un referendum sul Colle più alto.
à da lì infatti che è caduta sulla libertà degli italiani la sospensione della democrazia, su spinta straniera, e che dura ininterrottamente dal novembre del 2011.
Bisogna dunque guardare più su di Palazzo Chigi, al luogo da dove queste scelte hanno inquinato la Costituzione che proprio il Quirinale avrebbe dovuto massimamente salvaguardare. Il caso topico, la scaturigine della falla è stata la nomina di Monti, preparata sin dall'estate del 2011, e siamo arrivati infine nel 2014 all'indecente decisione di sostituire al suffragio universale la nomina a suffragio comunale.
Non sono discorsi a vanvera o esasperazioni di parte dovute alla campagna elettorale. Il libro "Berlusconi deve cadere. Cronaca di un complotto" trova nelle sue argomentazioni basate su fatti e testimonianze sempre maggiori conferme da fonti autorevoli e indipendenti. Ovviamente tutto questo esce all'estero, esclusivamente su riviste e giornali fuori dalla sfera d'influenza ipnotica del Quirinale.
Dopo Geithner, dopo Zapatero e il Financial Times, ora è la volta di uno storico britannico di chiara fama. Uomo di sinistra marxista, che però - a differenza di Napolitano - sin dal 1956 non sopportò i carri armati sovietici sull'Ungheria invece invocati allora come strumento di pace dal nostro attuale Capo di Stato.
Perry Anderson intitola il saggio - pubblicato sulla prestigiosa London Review of Books - "The Italian Disaster". E il disastro italiano, che ha riflessi pesanti in Europa, ha per maggiore autore e interprete, nonché regista, Giorgio Napolitano.
Anderson è tra i massimi studiosi dell'assolutismo monarchico, e non esce troppo dalla specialità occupandosi del Quirinale. Indica ad esempio la decisione promossa dal Colle di "fare la nostra parte" nella guerra alla Libia del 2011, senza voto parlamentare, violando il trattato di amicizia e non aggressione votato poco prima con l'apporto anche della sinistra, gli abboccamenti con Monti e Passera onde far cadere Berlusconi e rimpiazzarlo senza elezioni, in chiaro regime assolutista.
La sentenza di Anderson è: "Completamente incostituzionale".
Allo stesso modo incostituzionale, al di fuori di regole scritte e non scritte, Napolitano si comporta sostituendo Letta con Renzi. E qui il giudizio perentorio dello storico non certo filo-berlusconiano: "La corruzione negli affari, nella burocrazia e nella politica tipiche dell'Italia sono adesso aggravate dalla corruzione costituzionale". Corruzione costituzionale. Non si tratta di un errore, di uno sbrego, ma di qualcosa di più profondo e nocivo.
Sono troppi, del resto, i punti di chiara incostituzionalità che oggi feriscono la democrazia in Italia umiliando la sovranità popolare.
Abbiamo un premier nominato senza voto popolare, che si basa su una maggioranza gonfiata incostituzionalmente, il tutto come frutto di un complotto dove si intrecciano potenze straniere e servitù italiane.
Questo stato di cose ci impone oggi di andare al di là di una Commissione di inchiesta parlamentare sui fatti del 2011, la cui necessità e urgenza comunque confermiamo.
Nuove elezioni politiche immediate sono ineludibili. Le si faccia con il proporzionale reintrodotto dalla Corte Costituzionale. Forza Italia non si farà insabbiare insieme con le ridicole riforme proposte da Renzi per allungarsi la vita.
Renato Brunetta
Lettera 3
Caro Dago,
scrivo in merito al Dagoestratto di ieri che riprendeva alcune pagine del libro di Paolo Bracalini "la Repubblica dei mandarini" contenente alcune inesattezze. Colgo qui l'occasione per precisare (e lo farò anche con l'autore del libro) che in qualità di direttore generale per lo spettacolo dal vivo del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo non mi occupo di finanziamenti al cinema, di vigilanza diretta sulla Biennale o sulla SIAE, e di null'altro che non sia strettamente legato proprio allo spettacolo da vivo.
Ne' mi è attribuita le gestione dell'intero fondo unico per lo spettacolo, ma solo di una quota di esso che non raggiunge nemmeno un terzo dell'intero fondo. Nel titolo del Dagoestratto mi vengono assegnate addirittura competenze in materia di biblioteche e istituti culturali. Ci sono per fortuna altri valentissimi colleghi del Ministero che si occupano delle importanti funzioni che mi vengono erroneamente attribuite.
Grazie dell'attenzione
salvo nastasi
Lettera 4
Caro Dago,
Berlusconi è il Padre, Renzi è il Figlio, Grillo è lo Spirito Santo, che soffia dove vuole. La politica è ridotta a questa Istrionissima Trinità di attori politici ego-populisti, piacioni, compiacioni e dispiacioni. Silvio incarna il Passato, con senso di golpe, Matteo il Presente corrente, molto corrente; Beppe il Futuro, in senso funesto e minaccioso. Con Berlusconi sono rimasti donne, cani e piccini, ossia badanti, dudù, totì e brunetti.
Con Renzi ci sono tutti coloro che vogliono galleggiare, inclusi coloro che lo fanno senza sforzo, perché sugheri o peggio. Con Grillo ci sono i sadici piangenti, che godono a veder annegare i potenti e pur di godersi la scena fino in fondo, annegano pure loro. Se queste sono le tre dimensioni della politica, cerchiamo la quarta dimensione. O alla peggio, aridatece la destra, la sinistra e perfino la dicì.
Marcello Veneziani*
*(autore di Anima e corpo, ed.Mondadori)
Lettera 5
Caro Roberto, stante la subcultura sanfedista, illiberale e poliziesca, il circo mediatico-giudiziario, quando azzanna qualcuno, gli attribuisce di tutto e di più. L'esordio di tanta feroce creatività si ebbe col povero innocentissimo Tortora; quindi, col venerabile Gelli indiziato di omicidi addirittura in Scandinavia.
Con Craxi l'estro pettegolo-forcaiolo toccò l'estasi estetica, dipingendo Bettino come arraffatore di fontane storiche. Riguardo a Berlusconi è stata compilata un'intera enciclopedia, con tavole illustrate, peraltro in divenire, di colpe, trasgressioni e reati. Addirittura Torquato Tasso è stato scomodato per Nicola Cosentino, reso dall'io narrante mediatico-giudiziario protagonista di un dramma pastoral-benzinaio. Adesso tocca a Scajola, sulle cui spalle stanno caricando l'infinita segmentazione del male, a cominciare dal peccato originale.
Giancarlo Lehner
Lettera 6
Dago caro ,
il dagoreport dalla "stazione tiburtina" testimonia ancora una volta che Tu sei tu e gli altri ,parliamo di giornali ,non so un cazzo .....
ossequi
tarcisio Pollaroli
Lettera 7
Caro Dago,
adesso per calcolare il Pil terremo conto anche delle attività illegali: siamo su scherzi a parte ?
Recondite Armonie
Lettera 8
Gentilissimo direttore, che dice, Arresteranno in cielo la monaca irascibile e cattiva?
Una maestra della scuola elementare di Caselle in Pittari (Salerno) è stata posta agli arresti domiciliari dai carabinieri di Sapri con l'accusa di aver maltrattato alcuni alunni; un'altra è stata denunciata e sospesa dall'insegnamento. Le indagini dei carabinieri di Sanza (Salerno), avviate sulla base delle segnalazioni di alcuni genitori, hanno trovato una serie di riscontri attraverso intercettazioni audio e video. Sono emersi episodi nei quali le due maestre vessavano alcuni alunni, ricorrendo anche a metodi violenti con schiaffi, strattonate e tirate di capelli, oltre che a violenze verbali.
Non ricordo molto dei miei anni alle elementari, ma due suore le ricordo bene: suor Solidea, piccola, pelle bianca e occhi nerissimi, buona come un angelo, che mi portava i panini caldi dalla cucina. E suor Fernanda, alta, rossiccia di pelle, asciutta, proprio cattiva. Un giorno, arrabbiatissima per il chiasso che stava facendo la scolaresca, con strilli e minacce impose a tutti di non aprire bocca e di non battere ciglio. Poi ordinò al capoclasse di ritirare i quaderni e non so se per mia distrazione o per quella dell'alunno incaricato, il mio quadernetto rimase sul banco.
Che fare? Poiché non si poteva aprir bocca, presi il quaderno e lo portai alla maestra, e la maestra sfogò la rabbia repressa sull'incauto timido pacifico alunno. Botte da orbi, e poi fuori dalla porta con la frase che non ho più dimenticato (ma la pronunciò davvero, oppure l'ho sognata?): "Stai lì come un cane". Spero con tutta l'anima che dopo questa mia segnalazione, suor Fernanda sia arrestata in cielo dagli angeli del Signore. Non vorrei che san Pietro, ingannato dall'abito, le avesse aperto le porte del paradiso.
Attilio Doni
Lettera 9
Caro Dago,
il comandante Achille Lauro dava solo una scarpa prima del voto, se vinceva dava anche l'altra. E Renzi che fa? Se non vince cancella l'obolo degli 80 euro?
Andrea Del Giudice
Lettera 10
Signori, buon weekend e buon voto! E prepariamoci per lunedì: "Sì, però, rispetto alle circoscrizionali del 230 A. C. ...".
Vittorio Votante Distimicamente ExInfeltrito
Lettera 11
Caro Dago,
per aiutarti a risolvere il dubbio se il sindaco Marino pensa di guidare il Comune o di essere a capo di una comune rispondo che, per come è amministrata Roma, è un sindaco fuori dal comune e sarebbe meglio che andasse a lavorare in una comune.
Francesco
Lettera 12
Pierfurby Casini. Continua a galleggiare senza alcuna idea politica, ma solo una idea economica: il suo portafogli. Casini vergognosi.
Dalomat
Lettera 13
Gentile dott. D'Agostino,
chissà perché (domanda retorica) nessun giornalista italiano porge all'On. Ministro Maurizio Lupi una semplice domanda: perché il privato diportista (cioè proprietario di un'imbarcazione da diporto) può occasionalmente noleggiarla (cioè improvvisarsi imprenditore di charter nautico per 42 giorni), ricavandone un profitto (assoggettato a un'imposta sostitutiva del 20%), mentre a un privato proprietario di automobile, in tempi di crisi, è vietato Uber?
La risposta nasce spontanea: perché in Italia decidono le lobby. La lobby di UCINA (la Confindustria nautica) e la lobby dei tassisti.
Fu UCINA, spalleggiata da (a quel tempo senatore) Luigi Grillo (sì proprio quello dell'Expo) a imporre il cosiddetto noleggio occasionale (DL 1/2012). Vana fu l'opposizione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Grazie al noleggio occasionale un diportista privato si improvvisa tassista del mare per 42 giorni all'anno, senza che l'attività costituisca "uso commerciale dell'unità " (con tanti saluti al principio di coerenza dell'ordinamento giuridico).
Al diportista privato non servono licenze, albi o autorizzazioni. Bastano tre comunicazioni: una all'Agenzia delle Entrate, una alla Capitaneria di porto competente, una all'Inps e all'Inail (ma solo se l'attività dà luogo a prestazioni di lavoro occasionale di tipo accessorio). Con buona pace delle aziende di charter nautico (che per la stessa attività si debbono sobbarcare gli oneri di impresa) e della turbativa della concorrenza.
Perché allora non dovrebbe esistere il tassista occasionale?
E, allargando, perché un privato (abilitato ma non iscritto all'albo) non può fare l'avvocato occasionale, il commercialista occasionale, lo psicologo occasionale, l'architetto occasionale, il giornalista occasionale?
Perché in questo caso la levata di scudi delle lobby è unanime: dai tassisti agli ordini professionali (che il governo Renzi si guarda bene dall'abolire).
Mi permetta di concludere con un consiglio al ministro Madia. Riformare la pubblica amministrazione significa restituirle la forza di adempiere al suo compito, che è la tutela della legalità e dell'interesse generale. La forza di dire di no a qualsiasi lobby che si aggiri per i corridoi di un ministero nel tentativo di far passare norme che tutelano interessi privatissimi (ad lobbem).
Cordiali saluti
Serena Balistrieri
Lettera 14
Caro Dago, Matacena e la moglie l'anno scorso avevano disdetto la presenza al ricevimento per la festa nazionale dell'Ambasciatore italiano a Montecarlo, perché dovevano presenziare a quella di Dubai... Ambasciator #nonportapene, ma #proteggemafiosi... con i nostri soldi!
MARIO
Lettera 15
Caro Dago,
vedo le foto di piazza del Popolo mezza vuota in occasione del comizio di Renzi di ieri e non provo alcun sentimento. Né di sorpresa, né di rabbia, né di felicità . E' una cosa abbastanza normale se un leader non riesce a riempire una piazza in questo delicato momento politico-sociale per il paese.
Provo un po' di tenerezza, però, per quei grillini che, guardando quella piazza mezza vuota, provano piacere e mostrano tutti orgogliosi i loro "pienoni".
A loro vorrei ricordare che il 24 maggio 2013, in occasione della campagna elettorale per le amministrative di Roma, anche Beppe Grillo fece un flop clamoroso in quella stessa piazza. Nonostante il suo blog mostrasse le foto, scattate con una "buona" prospettiva, di una piazza colma, in realtà non c'era nessuno. Anzi, forse Renzi ha fatto anche meglio.
Sia chiaro, questa non vuole essere una gara a chi riempie meglio (peggio) le piazze, ma solo un piccolo invito a ricordare nei confronti di tutti coloro che oggi gongolano.
Eugenio Cipolla
Ps. L'unico a riempire piazza del Popolo è stato Berlusconi nel marzo 2013, all'indomani delle elezioni politiche di febbraio. Ma ripeto, non è una gara a chi riempie le piazze.
Lettera 16
Segnalate a LIBERO QUOTIDIANO che il film tratto da Orpheus Descending, con Marlon Brando e Anna Magnani, fu realizzato eccome: da Sidney Lumet, col titolo The Fugitive Kind (in italiano Pelle di serpente). Ed e' anche un film piuttosto famoso, anche se all'epoca di non grande successo commerciale. E francamente anche la lettera a Tennessee Williams poteva essere meglio tradotta...
Lettera 17
Caro dago, ti volevo fare i miei complimenti per il sito e la qualità dell'informazioni che vengono pubblicate in campo economico, mondano e culturale/televisivo. Devo ammattere che a volte mi fai preoccupare molto!!!!!!!! Volevo segnalarti dei post su istagram di paolaferrari_db che ho notato molto particolari, soprattutto alqanto polemici e volgari. (sul profilo di roberto cavalli)con anche una bella frecciatina sul profilo del socio del marito (Remo Ruffini Moncler). Complimenti ancora
Lettera 18
Preclaro, sono preoccupato per il povero Sallusti. Stamani, intervistato a "Radio24" (ore 8,30), era confuso: balbettava, non trovava le parole (non riusciva a dire "convogliare"), se ne usciva con frasi sconnesse e ridicole («Io non ho mai sentito dire a Berlusconi "Processeremo in piazza gli evasori fiscali"» - detto per stigmatizzare Grillo che vuole processare in piazza- !!!), argomentava senza logica («Non mi risulta che Grillo sia il primo contribuente italiano» per dire che nella presunta gara tra presunti evasori -di cui uno, Berlusconi, non presunto ma condannato- Berlusconi era meglio), insomma, mi sembrava molto appannato.
Si può fare qualcosa per il pover'uomo?
Giuseppe Tubi
Lettera 19
Caro Dago,
già odo in FarsaItalia (Dago ndr), lamentele su centinaia di migliaia di ipotetici voti persi, forse milioni, a causa dell'annullamento delle schede con su scritto "Berlusconi". Il fatto è che se ne guardano bene di avvertire prima, altrimenti si giocano il jolly del pianto greco alla chiusura delle urne.
fabio
Nicola Zingaretti london review of books RENATO BRUNETTA PUBBLICA LA FOTO CON BERLUSCONI perry anderson MERKEL BERLUSCONI NAPOLITANO SALVO NASTASIMARCELLO VENEZIANIYALTA CON BERLUSCONI RENZI GRILLO LICIO GELLI E ANDREOTTI Achille LauroFORZA ITALIA LOGO EUROPEE GRILLO CON I CANI BERLUSCONI FORZA ITALIA FAUNA ITALIA ELEZIONI EUROPEE I riccastri hanno yacht e jet privati RENZI PIAZZA POPOLO PALCO Beppe Grillo sul palco di piazza del popolo ANNA MAGNANI MARLON BRANDO Premio Guido Carli Alssandro Sallusti al telefono
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