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MEL GIBSON CI RIFILA UN’ALTRA PASSIONE – IL REGISTA GIRERÀ IL SEQUEL DEL KOLOSSAL SU GESÙ CRISTO: LE RIPRESE DI “RESURREZIONE” COMINCERANNO AD AGOSTO A CINECITTÀ, PER POI SPOSTARSI A MATERA E IN PUGLIA – NEL FILM CI SARÀ ANCORA LO STATUNITENSE JIM CAVIEZEL: CI SI ASPETTA UN LARGO UTILIZZO DELLA CGI PER RINGIOVANIRE L’ATTORE CHE AVEVA INTERPRETATO GESÙ NELLA PRODUZIONE DI VENT’ANNI FA – NIENTE ARAMAICO, EBRAICO E LATINO: QUESTA VOLTA IL REGISTA HA OPTATO SOLO PER L’INGLESE… VIDEO
Estratto dell'articolo di Stefania Malerba e Guido Tortorelli per www.corriere.it
la passione di cristo - mel gibson
Basilicata e Puglia faranno da scenario alle riprese di Resurrezione di Cristo di Mel Gibson. Il sequel del colossal Passione di Cristo comincerà a essere girato nel mese di agosto a Cinecittà, per poi spostarsi a Matera e in Puglia. Dopo i sopralluoghi in Basilicata dello scorso settembre, le località selezionate, oltre alla città lucana, sono: Altamura, in provincia di Bari; Ginosa, molto simile alla “città dei sassi”, sul confine tra Puglia e Basilicata, nella murgia tarantina, e Gravina di Laterza, considerata tra i più grandi canyons d' Europa, in provincia di Taranto
la passione di cristo - mel gibson
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Il sequel, con titolo originale The Resurrection of the Christ, arriva a più di due decenni dall’uscita nelle sale del precedente The Passion of the Christ (2004). Il primo film biblico di Gibson, nonostante le polemiche e le accuse di aver portato in scena una violenza estrema ed evitabile, fu campione di incassi per una produzione indipendente con un box office globale di 612 milioni di dollari e ricevette tre nomination agli Oscar per fotografia, trucco e colonna sonora.
In La Resurrezione di Cristo, ci sarà ancora lo statunitense Jim Caviezel nei panni del protagonista; per cui ci si aspetta un largo utilizzo della CGI (computer-generated imagery) per ringiovanire l’attore che aveva interpretato Gesù nella produzione di vent’anni fa. Accanto a lui, l’attrice rumena Maia Morgenstern, nel ruolo di Maria e il tarantino Francesco De Vito, in quello dell’apostolo Pietro.
Rispetto al film precedente, in cui le lingue utilizzate furono latino, aramaico e ebraico, allo scopo di rendere ancora più realistico il racconto della passione, questa volta, i dialoghi saranno in inglese, per sopperire alle difficoltà di quella che lo stesso Gibson ha descritto come una complessa sceneggiatura.
«È un progetto ambizioso, ma ci proverò» aveva detto l’attore e produttore, nella puntata 2254 del podcast The Joe Rogan Experience del 9 gennaio: «Si tratta di trovare un modo per non essere banali o scontati. È quasi come un trucco di magia. La storia va dalla caduta degli angeli alla morte dell’ultimo apostolo». Il film racconterà le ventiquattro ore della Passione e i tre giorni successivi alla crocifissione, fino alla resurrezione di Cristo. È atteso nelle sale ad aprile del prossimo anno.
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