Dagotraduzione dal Daily Mail
Manifestazione pro aborto in Messico
Mentre il vicino Texas adotta misure più severe per limitare l’accesso all’aborto, martedì la Corte suprema del Messico, paese che conta 100 milioni di cattolici, secondo solo al Brasile, ha stabilito che le sanzioni penali per le donne che interrompono la gravidanza volontariamente sono illegali.
Gli 11 membri dell’Alta Corte hanno votato all’unanimità. «Questo è un passo storico» ha detto Luis Maria Aguilar, giudice della Corte Suprema. L’aborto infatti è illegale in quasi tutta l’America Latina, e in Messico numerosi stati hanno ancora leggi restrittive.
Il giudice Luis Maria Aguilar
Il movimento femminile, che è cresciuto in questi anni tanto da occupare la metà dei seggi al congresso, spinge per una legge centrale. La sentenza in questione, invece, riguardava una disposizione dello stato di Coahuila che stabiliva tre anni di pena detentiva per le donne colpevoli di aborto illegale. Grazie a questa sentenza gli stati dovranno adeguare le loro leggi. Non solo. Le donne incarcerate per aborto potranno tornare libere.
Non sono mancate le polemiche. Lunedì il National Action Party, uno dei più grandi partiti all’opposizione, ha dichiarato: «Siamo favorevoli alla difesa della vita dal concepimento alla morte naturale, motivo per cui rifiutiamo l’aborto, l’eutanasia, la pena di morte e qualsiasi ricerca scientifica che minacci la vita umana, che deve essere protetta dallo Stato».
Proteste in Messico per la sentenza su aborto 2 Manifestazione in texas Proteste in Messico per la sentenza su aborto