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    IN ITALIA CI FRANTUMANO LE PALLE CON IL "BODY SHAMING" E A PARIGI, SE SEI ALTA MENO DI UN METRO E SETTANTA, NON TI FANNO ENTRARE NEI LOCALI! - ALLA DISCOTECA “L’ARC PARIS” NON È STATO CONSENTITO L’ACCESSO A UNA 19ENNE ITALIANA PERCHÉ ALTA MENO DI 1,70 – LA ZAMPATA DI FRANCESCO MERLO: “È UN CLUB ESCLUSIVO, UN POSTO ORRIBILE E COSTOSISSIMO PER VIP E SEMIVIP. MOLTO MEGLIO ESSERE ESPULSI CHE ESSERE ACCETTATI”


     
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    Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”

     

    arc paris parigi arc paris parigi

    Caro Merlo, ha una figlia di 19 anni che dall’agosto del 2022 studia a Parigi a Sciences Po e, qualche giorno fa, per festeggiare un esame è andata con un’amica a “L’arc Paris”, discoteca di tendenza che non aveva mai frequentato. In molti locali per accedere/prenotare si passa per un P.R. che organizza la serata, predispone i tavoli, detta il dress code e le regole di accesso. A mia figlia non è stato consentito l’accesso perché è alta meno di 1,70. Nel Paese paladino della dignità ha subito un volgarissimo “body shaming” e si è sentita affondare, non è stata capace di reagire.

     

    (...)

    Mario De Marinis - Caserta

     

    Risposta di Francesco Merlo

    Evito il lungo e scontato elenco di signore meravigliose, per intelligenza e per bellezza, che non arrivano a 1,70 e vengo al dunque: l’Arc Paris è un club esclusivo, un posto orribile e costosissimo per vip e semivip. Molto meglio essere espulsi che essere accettati.

     

    FRANCESCO MERLO FRANCESCO MERLO

     

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