Dalla rubrica delle lettere di “Repubblica”
FRANCESCO MERLO
Caro Merlo, lei dice che la cronaca nera non si commenta, ma non crede che la colpa delle violenze di Pescara sia di noi adulti che non conosciamo più i ragazzi e non abbiamo più modelli validi come li avevano i nostri padri?
Diego Lancioni — Livorno
Risposta di Francesco Merlo
No. I ragazzi assassini di Pescara e i loro complici non rappresentano tutti i ragazzi italiani. Ed è vero che sono minorenni, ma non sono assassini perché sono minorenni. Il chiodo fisso dei "professori" di cronaca nera è che ogni volta che viene commesso un delitto ci sia un vero colpevole "sociale" o "culturale" da denunziare: la generazione, l'etnia, la città o il quartiere, o ancora la classe sociale, l'attività, il mestiere…
LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA
A Pescara è colpevole la solita gioventù bruciata e, in una gara di pensosità e di profondità, c'è chi accusa la scuola e chi biasima i telefoni cellulari, e ovviamente i genitori non sanno educare, e poi ci sono le responsabilità della musica, delle serie tv, il vuoto dei modelli che non sarebbero più quelli di una volta, la società tutta. Mi creda, il sociologismo è una malattia ideologica infettiva.
LA RICOSTRUZIONE DELL OMICIDIO DI THOMAS LUCIANI A PESCARA