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    GAETANO MICCICHÉ, PRESIDENTE DI BANCA IMI, SI E’ DIMESSO DALLA LEGA CALCIO PER UN POTENZIALE CONFLITTO DI INTERESSI LEGATO A "RCS". OGGI IL CORRIERE, PRINCIPALE QUOTIDIANO "RCS", LO INTERVISTA SULL’ADDIO ALLA CONFINDUSTRIA DEL PALLONE E NON GLI PONE UNA DOMANDA NE’ SUL CONFLITTO DI INTERESSI; NE’ SUL SUO RUOLO IN "RCS" – “L'ADDIO ALLA LEGA? NON SONO OFFESO, MA DISPIACIUTO...”


     
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    Monica Colombo per il “Corriere della Sera”

    miccichè cairo miccichè cairo

     

    «Guardi, io non sono offeso per il comportamento che ho subito. Casomai dispiaciuto perché ritenevo che, con me alla guida della Lega, il mondo del calcio potesse avviarsi verso un processo di normalizzazione e di sviluppo». Gaetano Micciché, presidente di Banca Imi, ex numero uno della Confindustria del pallone, dimissionario il 19 novembre scorso, è più incredulo che arrabbiato dopo aver lasciato via Rosellini in seguito all' apertura dell' inchiesta della Procura federale. Le dichiarazioni del presidente del Genoa, Enrico Preziosi, che hanno sollevato dubbi sulla regolarità della procedura di elezione di Micciché nell' assemblea del 19 marzo dello scorso anno rappresentano solo la punta dell' iceberg di un attacco volto a decapitare i vertici della Lega.

     

    Di questo è convinto l' ex presidente che, nel luminoso ufficio che si affaccia su Piazza della Scala, riflette sui venti mesi al comando del palazzo dei veleni.

    «Sono nel mondo delle imprese da oltre 40 anni e posso dire che tutti i risultati raggiunti sono dovuti anche alla qualità delle persone di cui mi sono circondato. Fra le mie caratteristiche riconosco la passione e il tentativo di contribuire alla crescita, anche occupazionale, delle aziende per cui ho lavorato.

     

    gravina miccichè gravina miccichè

    Quando Malagò, che conosco da anni, persona che stimo e a cui mi unisce una grande passione sportiva, mi ha chiesto di occuparmi della Lega commissariata io neanche sapevo dove fosse ubicata la sede. Non ne percepivo completamente le potenzialità: ecco, dopo venti mesi posso dire di essere dispiaciuto.Non tanto per me, quanto per le opportunità che si perdono nella realizzazione di progetti di interesse generale».

     

    Si spieghi.

    «Il calcio di oggi è un' industria che genera all' erario un miliardo di contributi annui con cui peraltro si mantengono anche tutti gli altri sport. Il mio obiettivo e forse illusione era far diventare la Lega una realtà di successo e sana, a livello delle migliori europee.

    malagò miccichè malagò miccichè

    Invece sin dal primo momento mi sono imbattuto in una cultura radicata in molti, caratterizzata da mancanza di fiducia, scarsa volontà di delegare e ricerca di interessi personali anziché generali. Nonostante ciò nei venti mesi della mia presidenza tutte le delibere sono state approvate all' unanimità, e quello che proponevo era nell' interesse di tutti».

     

    Il suo modo di fare super partes ha dato fastidio a qualcuno?

    «Diciamo che i miei comportamenti, che sarebbero naturali in ogni azienda, in quel contesto erano percepiti come un fastidio da parte di chi si sentiva depauperato di un proprio beneficio».

     

    L' ha sorpresa l' agguato a De Siervo con la diffusione dell' audio sui cori razzisti?

    «Premesso che De Siervo stava facendo un discorso molto più ampio su come combattere il razzismo, ed estrapolare venti secondi è ignobile, credo che sarebbe stato doveroso inviare alla Procura della Repubblica il file audio per denunciare chi aveva registrato la discussione in Consiglio invece di farla uscire sui giornali».

     

    È un colpo di mano per decapitare la Lega?

    de siervo miccichè de siervo miccichè

    «Certamente adesso la Lega ha un suo consiglio di amministrazione che rischia di essere azzerato. Mi dispiace da italiano, perché ci sarebbe stato ancora molto da fare per valorizzare un settore così importante e trasversale. Di interesse di giovani, anziani, donne, uomini e persone di tutti i ceti sociali».

     

    La Procura federale ha aperto inchieste prima su di lei e poi su De Siervo. Ha la percezione che la Figc tenti un' eccessiva ingerenza nelle questioni di via Rosellini?

    «Non amo fare dietrologie. È certo però che nel mio caso si indagò sulla base di dichiarazioni anonime e di una frase di un presidente di società rilasciata a un sito online. Incredibilmente dalla stessa persona che in assemblea aveva votato a mio favore e nell' audio si raccomanda di fare in fretta a votare per acclamazione. Per De Siervo poi la Procura apre un' inchiesta per una registrazione parziale di concetti più ampi e delicati discussi in Consiglio. In entrambi i casi mi fanno riflettere i comportamenti. Lo dico da dirigente e da cittadino».

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    Rivedendo il film della sua presidenza, tornando indietro accetterebbe ancora l' incarico?

    «Anche con maggiore entusiasmo di allora avendone appieno compreso le potenzialità e il grande lavoro da poter realizzare. In fondo il calcio è il nostro Paese, è uno dei modi con cui l' Italia nella sua bellezza e competenza si fa apprezzare internazionalmente. Così come il lavoro delle nostre tante imprese eccellenti che ho sempre seguito e guidato».

     

    Ha pagato il fatto di essere stato critico verso Mediapro?

    «Non lo sono stato verso il gruppo spagnolo ma nei confronti del contratto che era stato proposto. La correttezza del mio pensiero è dimostrata dal fatto che l' assemblea ha bocciato quella proposta, dando mandato a De Siervo di apportare modifiche».

     

    gaetano miccichè gaetano miccichè

    Qualche presidente le ha chiesto di tornare?

    «Sì, ma in questo momento lo ritengo impossibile».

     

    A suo avviso la Lega arriverà a eleggere un presidente o si va verso un commissariamento pieno?

    «Mi auguro che si possa ritornare a una governance regolare e spero che il ministro Spadafora, che è persona appassionata e competente, vigili su questa fase così delicata per il calcio italiano».

     

    Cosa le ha lasciato l' esperienza in via Rosellini di positivo?

    «Ho conosciuto persone in gamba, manager e tanti imprenditori del settore appassionati e competenti. In questi mesi abbiamo contribuito ad accrescere il ruolo della Lega con iniziative contro la pirateria, il razzismo e la violenza sulle donne. Ho introdotto regole di rispetto, di buon comportamento e avevo eccellenti rapporti con Infantino e Ceferin che sarebbero stati importanti in prospettiva per la crescita che immaginavo».

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    Come vede il 2020 per il calcio italiano?

    «Intanto ci sono gli Europei e mi preme sottolineare che Mancini, voluto da Malagò d' accordo con i Commissari dell' epoca, Fabbricini e Costacurta, sta svolgendo un ottimo lavoro. E poi al termine dell' Olimpiade, nella quale sono certo l' Italia si farà onore, ripartirà la kermesse elettorale per tutte le componenti».

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