• Dagospia

    MIDTERM, OLTRE AL SENATO C’È DI PIÙ! – LE ELEZIONI DI METÀ MANDATO NEGLI STATI UNITI NON SERVIRANNO SOLO A CAMBIARE GLI EQUILIBRI DEL CONGRESSO, MA ANCHE E SOPRATTUTTO PER “PRE-SELEZIONARE” LE CANDIDATURE PER LA PRESIDENZA NEL 2024 – BIDEN SI VUOLE RIPRESENTARE, ANCHE SE IL SUO PARTITO SPERA DI NO. E TRUMP FARÈ IL “GRANDISSIMO ANNUNCIO” IL 15 NOVEMBRE. MA TRA I GUAI GIUDIZIARI E L’ASCESA DI RON DESANTIS, QUESTA VOLTA RISCHIA DI PRENDERE SOLO SBERLE…


     
    Guarda la fotogallery

    biden trump biden trump

    DAGONEWS

    Midterm, oltre al senato c’è di più! Le elezioni di metà mandato, che si terranno nella notte negli Stati Uniti, non serviranno solo a cambiare gli equilibri del Congresso, ma anche e soprattutto saranno una sorta di “pre-selezione” per i candidati alla presidenza nel 2024.

     

    PREVISIONE CRYSTAL BALL PER IL SENATO - MIDTERM 2022 PREVISIONE CRYSTAL BALL PER IL SENATO - MIDTERM 2022

    Da un lato ci sono i “vecchi” Biden e Trump, che hanno tutta l’intenzione di ripresentarsi, nonostante i loro guai. Dall’altro ci sono due partiti in ebollizione e il “giovane” rampante, Ron DeSantis.

     

    Ma ‘ndo Biden?

    Tutti i sondaggi sono più o meno concordi nell’affermare che il partito democratico perderà le midterm. Il punto non è se, ma come: secondo il politologo Larry Sabato, se alla Camera la maggioranza per i repubblicani sarà bella ampia, al Senato ci sarà uno stallo. Se va bene, il “Gran Old Party” avrà 51 senatori su 100. La camera alta sarà insomma spaccata, come del resto è già adesso (la composizione è 50-50 e i democratici hanno la maggioranza solo grazie ai voti della vice di Biden, Kamala Harris)

     

    joe biden maryland joe biden maryland

    Ma se Biden, per il rotto della cuffia riuscisse a ottenere, se non una vittoria, almeno una sconfitta più che dignitosa, allora potrebbe annunciare la sua ricandidatura in pompa magna, sostenendo di aver fermato, o almeno contenuto, “l’allarme democratico” di cui ciancia da settimane, riferendosi al ritorno di Trump.

     

    “Sleepy Joe” non vuole mollare, nonostante l’età (tra due settimane compie 80 anni), nonostante l’ostilità dei Democratici e nonostante il basso gradimento tra i cittadini: solo il 40% approva il suo operato. Il partito spera che ci ripensi, e nel frattempo è più spaccato che mai, tra l’ala radical e i vecchi volponi moderati che guardano con sospetto alle svolte “woke” e “green”.

     

    comizio di donald trump in ohio 4 comizio di donald trump in ohio 4

    Addavenì Trumpone

    E “The Donald” che fa? Ieri notte in un comizio in Ohio ha detto che farà un “grandissimo annuncio il 15 novembre”, ma ormai la sua discesa in campo è scontata. Ma questa volta sarà difficile anche per lui: su di lui pendono diverse indagini e altre potrebbero arrivare. Ci sono quelle sull’assalto a Capitol Hill, la questione mai sopita delle interferenze russe e infine i presunti reati fiscali della Trump Organization. Insomma, l’ex puzzone della Casa Bianca è accerchiato.

     

     

    Din don, arriva Ron

    spot elettorale di ron desantis 1 spot elettorale di ron desantis 1

    A dare filo da torcere a Donald Trump c’è anche un serio sfidante alle primarie: il governatore della Florida, Ron DeSantis. Lasciamo perdere i deliri mistici da “sono in missione per conto di Dio”: il video in cui rivendica un mandato divino va presa per quello che è, una clip elettorale. Senza considerare che queste cose, in America, funzionano eccome, e gli elettori ci credono davvero, soprattutto negli stati del Sud. La candidatura di DeSantis è seria, anzi serissima: avrebbe già ottenuto l’appoggio di Mike Pence, ex vicepresidente di Trump, odiatissimo da “The Donald” per aver impedito l’assalto a Capitol Hill il 6 gennaio 2020, e quello di Liz Cheney, figlia di Dick.

     

    mike pence mike pence

     

     

    Ron DeSantis somiglia molto a George W. Bush, e potrebbe insomma ottenere consensi nella vecchia guardia repubblicana, ormai stufa delle Trumpate e desiderosa di tornare a una dinamica elettorale “civile”. Non a caso, l’ex presidente ha iniziato ad attaccarlo duramente, affibbiandogli il nomignolo di Ron DeSanctimonious (un gioco di parole per dire che è un ipocrita). È il segno che la campagna elettorale è partita. Non per le midterm, ma per le presidenziali 2024.

     

     

    spot elettorale di ron desantis 5 spot elettorale di ron desantis 5 mike pence visita le truppe a fort drum, new york mike pence visita le truppe a fort drum, new york Ron DeSantis donald trump florida Ron DeSantis donald trump florida spot elettorale di ron desantis 2 spot elettorale di ron desantis 2 caos a washington caos a washington mike pence e nancy pelosi al congresso mike pence e nancy pelosi al congresso mike pence tweet mike pence tweet spot elettorale di ron desantis 3 spot elettorale di ron desantis 3

    Guarda la fotogallery


    ultimi Dagoreport