spalletti
Roberto Condio per “la Stampa”
Nelle ultime dieci giornate di campionato, solo una volta le due milanesi hanno vinto in coppia e la colpa non è certo stata dell' Inter, mai partita così bene e unica imbattuta della Serie A. Era il turno infrasettimanale di fine ottobre, c'erano già Icardi che segnava a raffica, Montella in bilico e 10 lunghezze tra le due «cugine». Con il gap salito a 16 e con Inter e Milan di fatto ormai iscritte a tornei diversi, oggi sarebbe di nuovo ora di un en plein meneghino. È un' occasione imperdibile, quasi un imperativo per entrambe.
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È una domenica speciale, quella che introduce a una settimana di festa cittadina, al 7 dicembre di Sant' Ambrogio e della «prima» della Scala. Prima può esserlo anche l' Inter, se oggi a San Siro batte il Chievo. Prima sarà comunque la panchina rossonera a Benevento di Gennaro Gattuso, il successore di Montella. Impegni abbordabili, ma da non sottovalutare. Possono segnare l' intera stagione.
Sabato il clou a Torino Spalletti ha già dormito tre notti da capoclassifica solitario, dopo le vittorie su Crotone, Samp e Cagliari arrivate una sera prima della risposta di Sarri. Questa volta, invece, il primo ko del Napoli allarga la prospettiva dei nerazzurri: se liquidano il Chievo, che al Meazza ha perso 10 delle ultime 14 sfide (pareggiando le altre 4), saranno leader almeno fino a sabato prossimo, quando allo Stadium torinese andrà in scena un Juve-Inter vecchio stile, davvero da scudetto come non capita da prima di Calciopoli.
GATTUSO 1
Non lo fu, in effetti, nemmeno due campionati fa quando l' Inter condusse fino all' Epifania sfruttando anche la partenza falsa bianconera, per poi però crollare nel ritorno.
Difficile immaginare, questa volta, un improvviso imbruttimento. È nata in fretta una squadra solida e costante, quasi mai entusiasmante ma sempre più piena di certezze. Se le è costruite giocando con una formazione pressoché fissa.
mauro icardi intermilan 2017
Ecco, se oggi c' è un' incognita sta proprio nel record di novità che Spalletti dovrà proporre dal 1': squalificati Miranda e Gagliardini, Vecino recuperato ma solo per la panchina, ci saranno il debutto stagionale dal 1' di Ranocchia e i rilanci di Brozovic (dopo due mesi) e di Joao Mario (due e mezzo). «Ma non ci sono alibi - avvisa Spalletti -: noi siamo attrezzati per sostituire tutti i titolari e non pensiamo alla vetta ma solo a fare tre punti.
L' organico va bene così: il miglior mercato sarebbe riuscire a mantenere questi giocatori».
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Quegli esordi sempre felici Anche se le interessa sempre meno, l' Inter giocherà già sapendo il risultato del Milan. Tra Sion, Palermo, Ofi e Pisa, Gattuso al debutto ha sempre vinto. Questa, però, è un' altra cosa.
È l' esordio assoluto in A e in casa rossonera è la quarta volta che dal 2014 capita a un suo ex giocatore: dopo Seedorf, Inzaghi e Brocchi, ecco un' altra bandiera da sventolare per distrarre magari da errori societari e acquisti inefficaci. «Ringhio» parte dal 3-4-3 senza fare rivoluzioni di uomini.
kalinic bonucci
Sa che oggi ha solo da perdere, contro un rivale dai troppi record negativi: guai a partire concedendo al Benevento di cancellare il suo zero. «Ma Roma non fu costruita in un giorno - dice chi è al lavoro solo da martedì -. Ho una metodologia diversa da Montella. È da quando ho cominciato a fare l' allenatore che avevo l' obiettivo di guidare il Milan, ma non avrei mai pensato di diventarlo dopo appena 4 anni. Sono qui per durare a lungo».
Dipende da quanto vincerà. Il problema è che deve cominciare subito. Oggi e poi contro Bologna, Verona (anche in coppa) e Atalanta. Per non arrivare a Natale già fuori da tutto.