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Si era presentato in quel parco di Brisbane, in Australia, per dargli una lezione: voleva solo fargli capire che non poteva continuare a bullizzare e insultare la figlia, trascinandola in un incubo quotidiano.

Tutti buoni propositi che Mark Bladen, 53 anni, ha messo da parte quando si è trovato davanti agli occhi un ragazzo spocchioso che non solo non ha chiesto scusa, ma ha iniziato ad avere un atteggiamento di sfida.

Un comportamento che Mark non è riuscito a farsi scivolare addosso: è finito per mettere le mani al collo a quel 15enne proprio sotto gli occhi di alcuni testimoni che filmavano la scena.

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«Ha iniziato a ridacchiare – ha raccontato Mark – Volevo solo parlargli, ma mi ha sfidato». Un filmato mostra il momento in cui l'uomo si getta al collo del ragazzo, comodamente seduto su una panchina.

Da quel momento in tanti lo hanno elogiato come un vero eroe «per aver salvato la sua principessa e lo hanno incitato a farlo nuovamente se il ragazzo non dovesse smetterla».  

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In realtà Mark, che è stato dichiarato colpevole di aggressione ed è stato costretto a pagare mille dollari, si è detto dispiaciuto per quanto ha fatto e invita gli altri genitori a non seguire il suo esempio: «Sono molto imbarazzato. Per favore, non imitatemi. Ho perso il controllo. Non è sicuramente il modo di gestire le cose».  

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