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Matteo Pinci per la Repubblica
A questo punto, qualcuno pagherà. La sconfitta con l' Atalanta dalla Roma e dai suoi vertici è stata vissuta come un trauma. Anche ieri, tra i dirigenti spettatori della sconfitta della Primavera a San Siro nella Supercoppa contro l' Inter, la parola più inflazionata era una: " dubbi". Ne hanno una marea, a Trigoria. Più che per il risultato in sé, per l' approccio della squadra. Dopo una settimana di richiami alla professionalità, all' impegno e all' appartenenza, nessuno s' aspettava una gara come quella: sciatta, senza nerbo. E mai come stavolta, il trio dirigenziale, Baldissoni, Gandini e Monchi ha identificato nei giocatori i responsabili. Encefalogramma piatto, nessuna reazione nemmeno istintiva.
di francesco
La « crisi » , così l' ha definita il ds spagnolo, verrà analizzata in queste ore in un vertice a Londra con il presidente Pallotta, in Europa per seguire le gare del tour inglese dell' Nba, con i suoi Boston Celtics impegnati giovedì contro Philadelphia. Soldi per il mercato non ce ne sono, ma la priorità individuata dai dirigenti è altra: vendere. Dopo l' illusione iniziale, il crollo del rendimento ha fatto sorgere la convinzione di aver sopravvalutato alcuni elementi della rosa. Fare delle scelte è indispensabile e « al momento » non riguardano il tecnico Di Francesco. Partirà chi non ha reso, ma ancora di più chi ha mercato, può garantire fondi da reinvestire e a Roma fatica a rendersi utile. E tutto porta al nome di Kevin Strootman. Tra i peggiori contro l' Atalanta al punto di dire « non ho mai giocato così male » .
Un rapporto complicato con l' allenatore per un ruolo che non è il suo, può andar via subito: agenti sondano il mercato inglese. Pellegrini ha offerte importanti, anche dall' Italia, e una clausola per l' estate: la Roma non vuol cederlo, servirebbero 35 milioni.
Nainggolan piace in Cina: non ci andrà. Sub judice Peres, Gonalons, Under, Gerson, Emerson.
monchi
La stagione romanista ha iniziato a precipitare alle 16.25 del 26 novembre: quando una sberla di De Rossi a Lapadula regalava il pari al Genoa e interrompeva la striscia di 5 vittorie di fila della Roma. Che da quel giorno ha vinto solo 2 volte (una col Cagliari in circostanze sospette al 95'), con altrettanti pareggi e sconfitte, uscendo pure dalla Coppa Italia.
Raccontano che dopo quel giorno qualcosa sia cambiato tra i calciatori: che qualcuno abbia vissuto male quei punti persi e l' abbia fatto notare. C' è stata poi l' esibizione pubblica di Nainggolan a capodanno: la sua esclusione dalla partita con l' Atalanta, è parsa a tanti il detonatore capace di innescare quel crollo. Eppure il giorno prima, nello spogliatoio, nessuno aveva mostrato di non essere d' accordo ( anzi), nemmeno Nainggolan. Che poco dopo il fischio finale di Guida sabato all' Olimpico, era su un volo per le Maldive. E come lui pure De Rossi, Florenzi e tanti altri. Fuga lampo dai guai: in campo, è da tempo che non corrono più così.
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