Giampiero Mughini per Dagospia
giletti etro
Caro Dago, è lapalissiano che l’ex brigatista ospitato ieri sera e poi cacciato via da Giletti altro non fosse che un Cretino della Porta Accanto. Ossia un cretino come ce n’è a bizzeffe per le strade e nelle aule d’Italia.
Un cretino talmente cretino da pensare di potere fare sua una frase di uno dei più grandi scrittori del Novecento, l’inglese Graham Greene, che l’aveva messa in bocca al personaggio di un suo romanzo, ossia la frase che è meglio avere sulle proprie mani il sangue dell’azione che hai tentato che non l’acqua con cui Ponzio Pilato se ne lavò le mani e lasciò che la tragedia si avverasse.
Quel poveraccio di ex brigatista ha pensato che la cosa scritta da Greene valesse per lui, per lui che che aveva contribuito ad ammazzare a tradimento dei buoni e valorosi cittadini italiani. Un cretino com’erano tanti di quei brigatisti e guerriglieri da quattro soldi. Ho appena comprato in antiquariato un volantino del marzo 1976 che ci si erano messe due gang di delinquenti a firmarlo, le Brigate Rosse e i Nuclei Armati Proletari.
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Sono recto e verso due fogli dov’è contenuta una immane quantità di stupidaggini in nome dell’ “organizzazione” della “guerra di classe” che loro avrebbero condotto contro “le Multinazionali, Agnelli, Cefis, la Confindustria”. Lo annunciavano con grande enfasi “l’attacco allo Stato, la lotta armata per il comunismo” che sarebbe stata sferrata dai “proletari con il fucile in spalla”. E si vantavano, gli imbecilli, dei prodromi di quell’attacco, ossia di cinque o sei assalti terroristi a caserme di carabinieri di Torino, Genova, Napoli, Roma, Firenze. Attacchi a tradimento condotti da cretini e semianalfabeti.
mughini
Solo che va spiegato com’è che nascessero tali fiori nel giardino della nostra repubblica democratica. Il fatto è che era immenso, tra Sessanta e Settanta, lo stagno in cui potevano nuotare questi delinquenti. Immenso lo stagno delle sottoculture di sinistra che erano compiacenti nei confronti delle porcate che loro pronunziavano.
Lo so a puntino perché quelle porcate, per motivi generazionali ce le avevo tutt’attorno. Non è che ricordi soltanto le loro parole, ricordo le loro facce, il loro ghigno. Non faccio nomi e cognomi per pietà generazionale. Ve lo ricordate uno dei dischi più belli degli anni Settanta, un meraviglioso disco degli Area la cui copertina era sta confezionata dal grande Gianni Sassi e dov’era una pistola di cartone?
Certo, quella di Sassi era arte, provocazione, invenzione geniale. Solo che nella realtà poi si muovevano i cretini, quelli come il Raimondo Etro di cui sto dicendo, i quali non lo avevano capito affatto che si trattava di arte e di provocazione. E che s’erano messi a giocare alla guerra, ad assassinare alle spalle gente che stava andando al lavoro. Povero Greene, in quali mani è finito.
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GIAMPIERO MUGHINI