Giampiero Mughini per Dagospia
GIAMPIERO MUGHINI
Caro Dago, pochi secondi fa il mio computer ha squillato. Era il messaggio di una galleria d'arte milanese che mi invitava all'inaugurazione di una loro mostra. Se è per questo lo fanno la metà delle gallerie d'arte di tutta Italia. Pensano evidentemente che io sia Superman e possa volare da una città all'altra.
Poi ci sono i messaggi dei tanti fra quelli che conosco che scrivono libri o articoli sui giornali e che mi mandano al dettaglio le vicende dei loro libri: la data di uscita, le date delle eventuali presentazioni e delle eventuali recensioni. Poi c'è la marea degli eventuali prodotti giornalistici online, alcuni dei quali ottimi a dir poco, che se di vite ne avessi tre anziché una sola non mi basterebbero a leggere i titoli dei singoli pezzi, alcuni ragguardevoli.
Poi c'è il frastuono di fondo creato dai social e di cui tanto i quotidiani nazionali quanto il tuo sito rendono conto ora per ora. Al confronto il ruggire delle mitragliatrici che proteggevano le trincee della Prima guerra mondiale appaiono come un leggero brusio, del tutto indistinto. Siamo al punto che milioni di italiani che sparano i loro pensieri ora per ora se non minuto per minuto, e questo sia sulle questioni le più gravi sia sulle fandonie più irrilevanti.
giambruno meloni
Italo Svevo non ebbe durante tutta la sua vita un decimo degli odierni articoli dedicati ad Andrea Giambruno, l'ex partner del nostro capo del governo. Due volte su tre sulle prime pagine dei nostri quotidiani più importanti appare il cognome "Lollobrigida" che purtroppo non corrisponde alla nostra indimenticabile Gina. E' divenuta talmente irresistibile la mania del farla lunga e complicata, che persino i tuoi amici è come se pronunziassero un'orazione quando ti devono dire le cose più semplici.
Il fatto è che la odierna società multicanale ha assassinato a freddo l'arte del silenzio, il fatto peraltro notorio che dieci parole messe di fila con accortezza valgono molto di più che non cinquanta e che all'occorrenza uno sguardo vale più di dieci parole come ben sa chi amava i film di Humphrey Bogart.
francesco lollobrigida 1
Di questi tempi il lavoro al quale tengo di più è un articolo di 5800 battute che scrivo settimanalmente per il Foglio e al quale lavoro in media tre giorni. Ebbene nel mio giudizio sarebbe bell'e compiuto se lo concludessi dopo 2500 battute. E' presuntuoso sperare che ci sia un essere umano che ti dedichi il tempo necessario a leggere 5800 battute, e io non sono così presuntuoso. Guardo alle cose come stanno, e stanno che a nessuno importa più nulla se non sé stesso e i suoi umani ghirigori. Amen
FRANCESCO LOLLOBRIGIDA E ILARIA SALIS - VIGNETTA BY VUKIC
giampiero mughini francesco lollobrigida 2
GIAMPIERO MUGHINI