1 - NATALE CON I TUOI
Massimo Gramellini per il “Corriere della Sera”
MASSIMO GRAMELLINI
Si fa presto a dire: Natale con i tuoi. Ma chi sono «i tuoi»? Nel mondo di prima era prevalsa un' interpretazione estensiva, che comprendeva la consuocera detestata da tua madre e il cugino vegano in polemica con le lasagne al ragù. Ma quest' anno i «tuoi» si sono ristretti ai parenti di primo grado, gli unici che Sandra Zampa - la vice-Speranza alla Salute con tanti saluti alla speranza - pensa di ammettere al cenone per la gioia di tua madre, e del ragù.
Zampa non ha chiarito come il governo intenda far rispettare la direttiva: forse poliziotti in divisa natalizia (giacca rossa e barba bianca sotto la mascherina) suoneranno a tutte le porte per chiedere ai commensali di autocertificare il loro rapporto di parentela. Ma anche così non mancherebbero i problemi. Primo grado significa genitori e figli, senonché ogni genitore è a sua volta figlio, e parecchi figli sono già genitori. Se si riuniscono tutti intorno allo stesso tavolo, come minimo a Crisanti gli prende un colpo.
SANDRA ZAMPA
E le famiglie allargate, quelle dove i figli del marito non sono parenti di primo grado della moglie, e viceversa? Dovranno trasferire i ragazzi a casa dell'altro genitore al momento del panettone? La viceministra Zampa la fa facile. Io sarei per il lockdown totale durante le Feste, con apertura dei regali a distanza. Altrimenti c' è un solo modo per contenere sia il contagio sia le brutte figure con la consuocera. Un Dpcm di Conte che faccia digiunare le zone rosse a Natale e quelle arancioni a Capodanno.
2 - IL ROMPICAPO
Mattia Feltri per “la Stampa”
Noi l'avevamo risolta: avevamo alzato il telefono e detto vabbè, quest' anno va così, sarà per il prossimo. Ma poi in tv la sottosegretaria Sandra Zampa ha detto che il Natale lo si potrà trascorrere con i parenti di primo grado. Mia moglie e io abbiamo controllato, e parenti di primo grado sono genitori e figli. Stop. Lei ha invitato i suoi, di genitori, e io i miei. Però, abbiamo riflettuto, nonni e nipoti non sono parenti di primo grado, quindi invitando i nostri genitori dovevamo buttare fuori di casa i nostri figli.
mattia feltri premio e' giornalismo 2018 8
La cosa ci creava qualche difficoltà. Forse, abbiamo detto, Zampa intendeva che si possono invitare solo parenti di primo grado che tuttavia possono sedere a tavola anche con parenti non di primo grado. I miei genitori hanno detto sì, sarà così, e hanno invitato le loro tre figlie, cioè le mie tre sorelle. E i genitori di mia moglie hanno invitato la loro altra figlia, cioè la sorella di mia moglie.
Naturalmente le mie sorelle e la sorella di mia moglie sono dotate di coniuge, con cui si sono riprodotte per un numero totale di nove figli. Alcuni di quei coniugi, cioè i nostri cognati, hanno invitato i loro genitori, come da disposizioni di legge. E quei loro genitori hanno invitato altri loro figli, con altri loro coniugi e ulteriori loro figli. Insomma, in capo a tre ore avevamo un Natale con circa centocinquanta invitati, e perfettamente legale. Si è deciso di fare un passo indietro: solo i parenti di primo grado, alla lettera. Quindi, per non essere costretti a buttare fuori di casa i nostri figli, abbiamo alzato il telefono e detto vabbè, quest' anno va così, sarà per il prossimo.