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    MENTRE NOI CI FACCIAMO LE PIPPE SU NON-BINARY E GENDER, LE IRANIANE COMBATTONO PER LA LIBERTÀ – NATALIA ASPESI RISPONDE A UNA LETTRICE CHE LA INTERROGA SULLE RIVOLTE A TEHERAN: “VEDO SU TIKTOK UNA ROSEA STUPIDELLA UNIVERSITARIA CHE SI CHIAMA ARONOHH, ‘ATTIVISTA ASESSUALE NON BINARY’, CIOÈ NÉ MASCHIO NÉ FEMMINA, NÉ OMOSESSUALE NÉ TRANS. PER RICORDARE IL DISTACCO DAL MONDO DI TANTE RAGAZZE ITALIANE, QUESTA INFLUENCER, SE FOSSE IN IRAN, IN QUANTO ATTIVISTA SESSUALE NON BINARY, PORTEREBBE IL VELO O NO?


     
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    Dal “Venerdì di Repubblica”

     

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    Guardo con molta comprensione e un po' di vergogna i filmati che dall'Iran ci mostrano la rivolta delle donne e degli uomini che sfilano con loro, e mi umilia la nostra indifferenza: basta tagliarsi una ciocca di capelli per sostenere la loro causa di vita e morte? Mettere in vetrina i romanzi delle scrittrici iraniane? Scrivere, come sto scrivendo io adesso, il nostro dolore?

     

    Non basta, è quasi offensivo perché già quella meravigliosa rivolta comincia ad essere usata per fare pubblicità a berretti e gonne lunghe ma molto sexy. Diciamo la verità: alle italiane di queste donne lontane e ferite, in cerca di libertà, non importa niente. È vero, stiamo vivendo un momento terribile non solo politicamente ed economicamente, ma perché ci sono nostri nuovi rappresentanti istituzionali che nei loro terrori sembrano appena usciti dalle caverne.

    Natalia Aspesi Natalia Aspesi

     

    Ma anche noi donne, qui, siamo troppo prese dai nostri affanni, impedendoci di sentirci sorelle, sia pure lontane, di chi vorrebbe riprendersi la vita, come essere umano, qualunque sia il genere che a noi sta tanto a cuore.

    Marilena Mari

     

     

     

     

     

    Risposta di Natalia Aspesi:

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    Vedo su TikTok una rosea stupidella universitaria che si chiama Aronohh, e si dichiara «attivista asessuale non binary», ciò né maschio né femmina, né omosessuale né trans, che vive con un uomo e vuole diventare mamma: è neutra ma provvista di utero, che, dice lei, non tutte (le persone) hanno, ma i trans sì, che quindi possono andare dal ginecologo e partorire.

     

    Si potrebbe ribattere che una persona trans nata femmina e diventata maschio non dovrebbe avere più l'utero, e al contrario se nato maschio sarebbe per ora, difficile, ottenerlo. Quel che conta, per lei, è definire tutti quanti "persona" e basta. È una novità certo, la Bibbia non ne sapeva niente. Il cinema sì, tanto che nel 1973 il regista francese Jacques Demy ne fece un film, Niente di grave, suo marito è incinto, protagonista Marcello Mastroianni col pancione. Naturalmente Aronohh è un influencer con seguito di neutri.

     

    Scusi la deviazione dalla sua bellissima lettera, ma per ricordare il distacco dal mondo di tante ragazze italiane e chiedere a questa influencer, se fosse in Iran, in quanto attivista sessuale non binary, porterebbe il velo o no?

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