silvio berlusconi
1.ADDIO A SILVIO BERLUSCONI: LE CANZONI A LUI "DEDICATE"
Elena Palmieri per https://www.rockol.it/
Da Caparezza ad Antonello Venditti, da Elio e Le Storie Tese ai Modena City Ramblers, passando per Cristiano Malgioglio: sono molte le canzoni pubblicate negli anni e riferite, delle volte nel bene e altre nel male, a Silvio Berlusconi. Con la notizia della morte dell’ex premier, scomparso oggi 12 giugno all’età di 86 anni, abbiamo raccolto alcuni brani in qualche modo a lui dedicati, seppur non venga sempre citato direttamente ma sottinteso con riferimenti alla sua figura privata e pubblica.
Ecco, di seguito, alcuni dei brani che parlano di Silvio Berlusconi (qui, invece, le canzoni scritte da lui).
CAPAREZZA
Caparezza, "Legalize the Premier"
Pubblicato il 5 agosto 2011 come terzo estratto dal quinto album in studio "Il sogno eretico", "Legalize the Premier" è un brano reggae politicizzato inciso da Caparezza in duetto con Alborosie. Come raccontato a Rockol in occasione dell'uscita del disco, nel brano l'artista non lo cita mai esplicitamente, ma ci lascia capire bene chi è il suo bersaglio: "Sono un presidente in erba ma me ne fotto della maria perchè io lotto ma per la mia legalizzazione".
Elio e le Storie Tese, "Il Congresso delle Parti Molli"
Con un intro che riprende quello della canzone "Getting Better" dei Beatles da "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band", "Il Congresso delle Parti Molli" è un brano originariamente incluso nell'album "Studentessi" di Elio e le Storie Tese, uscito il 19 febbraio 2008.
Modena City Ramblers, "El presidente"
Tratto dal settimo album in studio dei Modena City Ramblers, "¡Viva la vida, muera la muerte!" del 2004, "El presidente" racchiude una riflessione sulla situazione italiana del tempo e un pensiero della band emiliana sulle vicende berlusconiane: "El Presidente, lo sai, vede, provvede, non sbaglia mai!".
silvio berlusconi
Antonello Venditti, "Il sosia"
Originariamente incluso nel quindicesimo album in studio di Antonello Venditti, "Che fantastica storia è la vita" del 2003, "Il sosia" venne descritta così dallo stesso cantautore in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera nel 2005: "Io non credo che si debba prendere Berlusconi troppo sul serio. Meglio ricorrere, invece, alla satira, alla leggerezza. Sarà anche per questo che tempo fa, nel mio cd Che fantastica strada è la vita, ho scritto una canzone su di lui, Il Sosia , che parla di un uomo che è la copia di Berlusconi e che con questo sbarca il lunario. Ma lui è un pacifista, di sinistra e per di più interista. Molto divertente".
Carmen Consoli, "AAA Cercasi"
carmen consoli
Contenuto nella raccolta "Per niente stanca" del 2010, "AAA Cercasi" di Carmen Consoli è stato composto nella parte musicale da Mauro Lusini e nel testo dalla stessa interprete. Il brano uscì quando in Italia e nel resto del mondo non si faceva altro che parlare dello scandalo Ruby che ha coinvolto in prima persona l'allora Presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi.
Come spiegato da Consoli in un'intervista a "La Repubblica" nel 2011, inizialmente la canzone era ispirata da un fatto di cronaca diverso, anche se poi il senso "si è esteso automaticamente" alla vicenda di Berlusconi. "Mi ero ispirata alla storia di un imprenditore che ricattava i politici e organizzava 'cena e coperta', escort, era lo scandalo di Arzignano Veneto", aveva raccontato la "cantantessa": "Poi ovviamente ho esteso il senso, anzi si è esteso da solo, automaticamente". […]
2.DAGLI OSCAR AL CAIMANO, IL CINEMA PER BERLUSCONI
Giorgio Gosetti per l’ANSA
vittorio con torta e oscar
Alla galassia comunicativa che fin dagli anni '90 ha accompagnato la mitologia di Silvio Berlusconi, a fianco di televisione, editoria, sport, spettacolo non poteva mancare il cinema.
Il cav (allora già furoreggiava il soprannome coniato per lui da Gianni Brera) entra nella storia del cinema italiano nel 1986 quando il suo gruppo Reteitalia entra a far parte (in due anni ne acquisirà la proprietà) di un marchio storico come Medusa specialmente attiva nei filoni più popolari dell'epoca.
Tre anni dopo, grazie all'attivismo di Carlo Bernasconi (da sempre uomo di fiducia in Fininvest), Berlusconi stringe un'alleanza di grande impatto con Vittorio Cecchi Gori e con lui fonda la Penta Film che ha ambizioni internazionali. I successi si moltiplicano e nel 1991 portano in dote a Gabriele Salvatores l'Oscar per il film straniero con "Mediterraneo".
nanni moretti
Sarà il primo trofeo hollywoodiano di un'era destinata (ad oggi) a concludersi con l'altro Oscar (questa volta targato Medusa insieme a Indigo) firmato Paolo Sorrentino per "La grande bellezza". Se l'avventura con Penta avrà vita breve (la società si scioglie nel '95), il rinnovato successo di Medusa, invece si consolida, facendone un gruppo che, al massimo splendore, opera nella produzione, distribuzione ed esercizio con una importante rete di sale cinematografiche oggi vendute.
Un personaggio come Berlusconi non poteva però rimanere a lungo solo dietro le quinte e il cinema italiano ne farà un protagonista (indiretto) anche sullo schermo. Della prima stagione politica berlusconiana parla già nel 1998 Nanni Moretti con "Aprile" che intreccia documentario, diario intimo e finzione sul filo della "discesa in campo" del Cavaliere. I toni si faranno più duri nel 2006 quando il regista dedicherà al personaggio "Il Caimano" un cupo ritratto dell'Italia al cui centro si staglia un film-nel-film tutto dedicato al leader politico.
LA TORRE MEDIASET CON LA SCRITTA CIAO PAPA
Con Berlusconi i cineasti italiani non sono mai stati teneri, benché spesso opere di valore dello stesso periodo recassero il marchio di Medusa come produttore o distributore. Erik Gandini, celebrato documentarista che da sempre lavora in Svezia, gli dedica un pungente profilo ideologico con "Videocracy" presentato alla Mostra di Venezia nel 2009.
Rincara la dose, attingendo al copioso materiale di repertorio e all'imitazione vocale di Neri Marcorè, il documentario di Roberto Faenza e Filippo Macelloni "Silvio Forever" del 2011. Intanto anche Sabina Guzzanti ha vestito i panni dell'uomo politico nella satira graffiante di "Draquila" (2010) dedicata alle conseguenze del terremoto delle Marche.
Tocca poi a Paolo Sorrentino ispirarsi alla parabola dell'uomo e del politico con il dittico "Loro" del 2018; l'autore de "La grande bellezza" sceglie però un taglio del tutto diverso e si affida a Toni Servillo, come già ne "Il divo" ispirato a Giulio Andreotti, adottando la cifra del surreale per rappresentare la trasformazione del Paese attraverso una figura iconica e più evocata che descritta o giudicata.
MEME SULLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI
Il giro si chiude (almeno fino a tempi recenti) nel 2019 proprio con la televisione che di Berlusconi ha fatto un tycoon: negli episodi di "1994" (terza parte di una saga che descrive il crollo della prima repubblica e la stagione di "Mani pulite"), il protagonista Leonardo Notte (Stefano Accorsi) intreccia fatalmente la sua parabola con il mondo berlusconiano. E il Cavaliere vi appare brevemente con il volto di Paolo Pierobon.
berlusconi confalonieri mediaset LA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI VISTA DA NATANGELO IL TWEET DI VIKTOR ORBAN PER LA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI IL TWEET DEL NEW YORK TIMES SULLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI MEME SULLA MORTE DI SILVIO BERLUSCONI silvio berlusconi 6 silvio berlusconi 1 silvio berlusconi 4 silvio berlusconi 5 mike bongiorno silvio berlusconi MORTA ITALIA - MEME BY CARLI tweet sulla morte di silvio berlusconi 4 silvio berlusconi bandiere a mezz asta a montecitorio per la morte di silvio berlusconi 2 piersilvio berlusconi copia