BUFFALO: KILLER IN OSPEDALE NEL 2021 PER ESAME SALUTE MENTALE
payton gendron
(ANSA) - Il killer di Buffalo è stato lo scorso anno in un ospedale per una valutazione sulla sua salute mentale dopo una generica minaccia effettuata a scuola. Il liceo lo aveva infatti segnalato alla polizia che, a sua volta, lo aveva indirizzato in ospedale. Da allora era sparito dai radar delle autorità. Lo riferisce la polizia. "niente su di lui è stato trovato. Nessuno ha chiamato o ha effettuato denunce", afferma il commissario della polizia di Buffalo Joseph Gramaglia.
sparatoria al supermercato tops di buffalo 5
Chiuso in casa per il lockdown da Covid un Payton Gerdon "annoiato" ha passato ore sul web e sui social. E il frutto della sua navigazione senza freni è stato l'assalto al supermercato Tops di Buffalo dove, a sangue freddo e con l'obiettivo dichiarato di difendere la razza bianca, ha ucciso 10 persone e ne ha ferite altre tre. Un attacco di "terrorismo interno", come lo ha definito il presidente Usa Joe Biden, che parla di "odio come macchia sull'anima dell'America".
sparatoria al supermercato tops di buffalo 4
Un massacro che riaprire il dibattito sulle armi e sulla necessità dei social media di sorvegliare i contenuti che viaggiano sulle loro piattaforme. Ma che accende l'attenzione anche sull'Ucraina: il killer ha infatti usato nel suo manifesto il simbolo esoterico caro ai nazisti del 'sole nero', simile a quello utilizzato in passato anche dai combattenti ucraini del reggimento ultra nazionalista Azov.
Ma che accende l'attenzione anche sull'Ucraina: il killer ha infatti usato nel suo manifesto il simbolo esoterico caro ai nazisti del 'sole nero', simile a quello utilizzato in passato anche dai combattenti ucraini del reggimento ultra nazionalista Azov.
sparatoria al supermercato tops di buffalo 2
Una somiglianza che scatena un infuocato dibattito sui social, fra chi accusa gli Stati Uniti di finanziare i suprematisti bianchi in Ucraina e chi invita a non leggere troppo e a strumentalizzare l'episodio in quanto il sole nero è un generico simbolo suprematista, usato da gruppi di mezzo mondo. Online e sulle chat il ragazzo diciottenne si è radicalizzato divenendo un "suprematista", "fascista" e "antisemita", come si è descritto nel manifesto shock postato sul web. Un documento di 180 pagine in
le vittime della sparatoria di buffalo
BUFFALO: WP, KILLER AVEVA POSTATO DA TEMPO PIANO DETTAGLIATO
(ANSA) - Payton Genrdon, il 18/enne autore della strage suprematista in un supermercato di Buffalo, stava pianificando da mesi il suo assalto, come risulta da un piano dettagliato postato online e compilato durante un sopralluogo in marzo, quando fu affrontato anche da una guardia del negozio che gli aveva chiesto conto del suo andirivieni.
Lo scrive il Washington Post. Nel documento il giovane descrive non solo il supermarket preso di mira ma anche altri due posti dove "uccidere tutti gli afroamericani", indicando per ciascuno tragitti e tempi di attacco, stimando un bilancio di oltre tre decine di vittime.
il video della sparatoria di buffalo, girato da payton gendron 4
Il documento, di 589 pagine, contiene anche numerose foto di Gendron, immagini delle sue attivita' e riferimenti a diversi eventi della sua vita privata, compresa una multa per eccesso di velocita' presa proprio nel viaggio di ricognizione in marzo, Le carte sono una compilation dei messaggi postati tra novembre e aprile sulla piattaforma Discord da jimboboiii, uno username usato da Genrdon anche su altre piattaforme.
il video della sparatoria di buffalo, girato da payton gendron 5
BUFFALO: KILLER IN OSPEDALE NEL 2021 PER ESAME SALUTE MENTALE
(ANSA) - Il killer di Buffalo è stato lo scorso anno in un ospedale per una valutazione sulla sua salute mentale dopo una generica minaccia effettuata a scuola. Il liceo lo aveva infatti segnalato alla polizia che, a sua volta, lo aveva indirizzato in ospedale. Da allora era sparito dai radar delle autorità. Lo riferisce la polizia. "niente su di lui è stato trovato. Nessuno ha chiamato o ha effettuato denunce", afferma il commissario della polizia di Buffalo Joseph Gramaglia.
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IL KILLER DI BUFFALO USAVA 'SOLE NERO', GIÀ SIMBOLO AZOV
(ANSA) - Chiuso in casa per il lockdown da Covid un Payton Gerdon "annoiato" ha passato ore sul web e sui social. E il frutto della sua navigazione senza freni è stato l'assalto al supermercato Tops di Buffalo dove, a sangue freddo e con l'obiettivo dichiarato di difendere la razza bianca, ha ucciso 10 persone e ne ha ferite altre tre. Un attacco di "terrorismo interno", come lo ha definito il presidente Usa Joe Biden, che parla di "odio come macchia sull'anima dell'America".
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Un massacro che riaprire il dibattito sulle armi e sulla necessità dei social media di sorvegliare i contenuti che viaggiano sulle loro piattaforme. Ma che accende l'attenzione anche sull'Ucraina: il killer ha infatti usato nel suo manifesto il simbolo esoterico caro ai nazisti del 'sole nero', simile a quello utilizzato in passato anche dai combattenti ucraini del reggimento ultra nazionalista Azov.
Una somiglianza che scatena un infuocato dibattito sui social, fra chi accusa gli Stati Uniti di finanziare i suprematisti bianchi in Ucraina e chi invita a non leggere troppo e a strumentalizzare l'episodio in quanto il sole nero è un generico simbolo suprematista, usato da gruppi di mezzo mondo.
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Online e sulle chat il ragazzo diciottenne si è radicalizzato divenendo un "suprematista", "fascista" e "antisemita", come si è descritto nel manifesto shock postato sul web. Un documento di 180 pagine in cui fa riferimento ad altri incidenti xenofobi: da Luca Traini per l'assalto di Macerata nel 2018 a Dylan Roof, il ragazzo che uccise sei afroamericani in una chiesa in South Carolina. Il suo idolo e fonte di ispirazione all'azione è stato però Brenton Tarrant, il killer della Nuova Zelanda che ha ucciso 50 musulmani in due moschee.
il video della sparatoria di buffalo, girato da payton gendron 3
Le sue visioni estremiste si sono formate sulla chat 4Chan, la stessa che ha lanciato il movimento QAnon. E' lì che si sono rafforzate le sue convinzioni sul pericolo dell'estinzione dei bianchi e che ha spostato teorie controverse quale quella del 'Great Replacement', ovvero dei bianchi sostituiti dalle minoranze che, negli Usa, è declinata puntando il dito contro i democratici responsabili di importare volontariamente immigrati illegali nel paese per ottenere più voti e affermare la loro supremazia mettendo a rischio i bianchi.
aaron salter
Che Gerdon avesse visioni estremiste era chiaro anche ai suoi compagni di liceo: il ragazzo di comportava spesso in modo "strano" e una volta durante una esercitazione in classe in cui si chiedeva agli studenti di creare un loro paese e scegliere la forma di governo, scelse un regime autocratico "stile Hitler", hanno raccontato alcuni.
Gli piacevano i "videogiochi, soprattutto quelli in cui si spara", aggiungono altri. Nel giugno del 2021 la sua scuola allertò la polizia per i suoi comportamenti e lo definì un "ragazzo problematico che diceva di voler fare una sparatoria alla cerimonia di diploma o successivamente". Questo accadeva nella cittadina di Conklin, dove il killer abitava e da dove è partito con l'intento di uccidere al supermercato in una delle aree a maggiore concentrazione di afroamericani di Buffalo.
il video della sparatoria di buffalo, girato da payton gendron 1
"I Gerdon sono una bella famiglia, la madre è molto attiva nella comunità", riferisce una vicina. Conklin è un piccola città di 5.000 abitanti, di cui il 95% bianchi, e definita da molti Trump-land, terra di Donald Trump.
L'incidente di Buffalo allunga la scia di sangue delle sparatorie di massa negli Stati Uniti, riportando ancora una volta alla ribalta il tema dei controlli sulle armi. Gerdon ha infatti agito con un'arma d'assalto semiautomatica, un AR-15 acquistato legalmente, sul quale aveva inciso il nome di Virginia Sorenson, una delle vittime della strage del 2021 a Waukesha, quando un afroamericano si era scagliato col suv su una parata natalizia. Nome a cui aveva aggiunto "Questo è il tuo risarcimento".
manifestazione dopo la sparatoria a buffalo 1
A chiedere una stretta immediata è la speaker della Camera, Nancy Pelosi. "Basta violenza con le armi da fuoco", le fa eco il governatore di New York Kathy Hochul scagliandosi contro i social media "complici" per consentire ai discorsi di odio di circolare sulle loro piattaforme. Un messaggio che sembra puntare diritto a Elon Musk, il prossimo proprietario di Twitter e un convinto fautore della libertà di espressione a tutti i costi.
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