Mimmo Malfitano per gazzetta.it
insigne con la maglia di maradona
Napoli vuole una notte di gloria, non vuole scherzi. La motivazione è forte e non si può sbagliare. Insomma, Napoli vorrebbe dedicare una vittoria a Diego Maradona. La Roma è una squadra giovane e con qualche giocatore di buon talento. E poi, ritrova Dzeko dal primo minuto. Si, ma il Napoli ha tutt’altri progetti per la serata. E il risultato risponde in pieno alle esigenze della città e di Rino Gattuso.
La Roma è stata schiantata nel nome di Diego. Lorenzo Insigne è stato il protagonista della serata, sbloccando il risultato e assistendo Fabian Ruiz sul secondo gol. E’ finita 4-0 per il Napoli e alla festa del gol hanno partecipato anche Mertens e Politano. Per Fonseca e i suoi un brusco ritorno sulla terra dopo le buone prestazioni delle ultime settimane. Il Napoli veste la maglia biancazzurra a strisce verticali: un omaggio a Diego Maradona e all’Argentina, la sua patria. C’è emozione durante il minuto di raccoglimento, mentre sui display si susseguono le immagini dell’ex Pibe de oro nel pieno del suo splendore atletico. Napoli e Roma portano la fascia nera al braccio, in segno di lutto, così com’è avvenuto su tutti i campi di Serie A.
insigne maradona
SENZA OSIMHEN
Gattuso deve rinunciare a Victor Osimhen, ancora sofferente per la spalla lussata. È la terza partita consecutiva che l’attaccante nigeriano è costretto a saltare. Fonseca, invece, ritrova in campionato Dzeko al centro dell’attacco. L’avvio è caratterizzato da due errori in uscita di Fabian Ruiz, mentre la prima occasione è dei giallorossi, dopo sette minuti: la conclusione di Pedro finisce alta sulla traversa.
insigne con la maglia di maradona
È l’unica volta in cui la Roma spaventa Meret, perché da quel momento il Napoli diventa padrone del campo. Sulla destra spinge con Lozano, mentre a sinistra Lorenzo Insigne assicura le due fasi. Centralmente, la Roma oppone Veretout e Pellegrini e lì mezzo Fabian Ruiz fa fatica nel trovare lo spazio per la giocata. Di Lorenzo viene ammonito intorno alla mezz’ora per un fallo su Spinazzola e Fonseca, poco dopo, è costretto a sostituire l’infortunato Mancini con Juan Jesus.
PRODEZZA INSIGNE
Lorenzo è in serata, ha promesso a sé stesso di voler dedicare un gol alla memoria di Diego Maradona, il suo idolo. Detto fatto. C’è una punizione dal limite dell’area, spostata a destra. L’attaccante piazza il pallone, fa sistemare la barriera e con il suo destro a giro disegna una parabola perfetta per il vantaggio. La gioia del capitano è irrefrenabile, sfugge all’abbraccio dei compagni per recuperare la maglia numero 10 col nome Maradona.
GENNARO GATTUSO
La spiega e la bacia dinanzi alla telecamera, commuovendosi. La Roma fa fatica a uscire dalla propria metà campo, Gattuso tiene la difesa appena poco dietro i centrocampisti e la pressione lascia poche iniziative ai giallorossi. Sul finire del primo tempo, Mertens potrebbe raddoppiare, ma il suo diagonale viene deviato da Mirante.
RIPARTENZA VINCENTE
Al rientro in campo, dopo l’intervallo, la Fonseca alza un po’ il baricentro del gioco. Villar prende il posto di Veretout, rimasto negli spogliatoi per un problema muscolare, mentre il maggior possesso palla iniziale non produce effetti. Il Napoli ha la possibilità di ripartire negli spazi che si aprono nella metà campo avversaria. Al 4’, Zielinski assiste Lozano il cui diagonale sbatte su Mirante in uscita. Il contropiede napoletano sa anche far male, come avviene al 19’, quando Insigne appoggia a Fabian Ruiz il pallone del raddoppio. Il sinistro dello spagnolo non dà scampo a Mirante. L’impressione è che la Roma sia troppo tenera per la fame del Napoli. Gattuso richiama in panchina Lozano e Zielinski, per Politano e Elams, mentre Fonseca inserisce Mayoral per Pellegrini. Lo sforzo dei giallorossi non convince, sul finire della gara arrivano anche le reti di Mertens e Politano.
Fonseca Foto Mezzelani GMT27 FONSECA gattuso