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    NEL PRIMO MONDIALE SENZA VALENTINO ROSSI IN PISTA, UN ITALIANO, PECCO BAGNAIA, PUO’ LAUREARSI CAMPIONE DEL MONDO DELLA MOTO GP – DOPO IL TERZO POSTO IN AUSTRALIA IL PIEMONTESE DELLA DUCATI SI RITROVA CON 14 PUNTI DI VANTAGGIO SU FABIO QUARTARARO E 27 SU ALEIX ESPARGARO: PUÒ VINCERE IL TITOLO GIA' IN MALESIA DOMENICA 23 OTTOBRE - "E' STATA UNA GARA DI GESTIONE, SONO CONTENTO PER LA CLASSIFICA. ESSERE PRIMI È IMPORTANTE, MA NON VOGLIO ANCORA GONGOLARMI"…


     
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    Da ansa.it

     

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    Il ritorno alla vittoria della Suzuki con Alex Rins e soprattutto il podio luccicante di Francesco, detto 'Pecco', Bagnaia, che gli vale la leadership del Mondiale a solo due gare dal termine della stagione 2022.

     

    Il Gran Premio d'Australia della MotoGp risveglia dolcemente l'Italia delle due ruote dal lungo letargo cominciato con il lento addio di Valentino Rossi, grazie alla gara bella e intelligente del pilota torinese che non forza la sua Ducati per la vittoria, ma si accontenta di un terzo posto che lo lancia in testa alla classifica con 14 punti di vantaggio sull'ormai ex leader Fabio Quartararo.

    PECCO BAGNAIA DOMIZIA CASTAGNINI 34 PECCO BAGNAIA DOMIZIA CASTAGNINI 34

     

     

    Campione del mondo francese caduto a 17 giri dal traguardo mentre cercava di rimontare qualche posizione in una corsa sul fantastico circuito di Philip Island cominciata male e finita peggio per lui. Ottimo secondo Marc Marquez sulla via del pieno recupero con la sua Honda. Quarto un super Bezzecchi, nominato rookie dell'anno e quinto Enea Bastianini, entrambi su Ducati non ufficiali. Sesto il fratello di Rossi, Luca Marini, mentre è solo nona l'Aprilia di Aleix Espargaró, terzo incomodo per il titolo, che ha ora 27 punti da recuperare su Bagnaia nella classifica piloti.

    PECCO BAGNAIA DOMIZIA CASTAGNINI PECCO BAGNAIA DOMIZIA CASTAGNINI

     

    Nella suggestiva e lontana terra dei pinguini, Bagnaia fa un gran passo avanti nella corsa per il titolo portando a termine una rimonta record per la top class della MotoGp: prima di 'Pecco' nessun pilota era riuscito a portarsi in testa al Mondiale partendo da un gap di 91 punti (dopo il Sachsenring). In precedenza Rainey andò in testa nella gara finale del 1992 partendo da un gap di -65 (favorito dall'infortunio di Doohan) e Rossi nel 2006 andò in testa alla penultima gara partendo da -51.

     

    Una gara coraggiosa e accorta allo stesso tempo per il torinese della Ducati che approfitta delle difficoltà di Quartararo fin dall'inizio: il francese della Yamaha prima incappa in un dritto che lo fa precipitare fuori dalla zona punti, poi cade all'11° giro alla curva 2 quando stava cercando di risalire. A quel punto Bagnaia, avvertito dai box dell'uscita di scena del campione del mondo, non si scompone e lotta davanti con Rins, Marquez e Bezzecchi mostrando carattere e freddezza. Il 25enne piemontese cede la prima posizione solo all'ultimo giro, non cercando di forzare inutilmente forte dell'esperienza maturata con le cadute dello scorso anno e si accontenta di un podio che vale oro per il Mondiale.

     

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    "Sapevo che avrei sofferto, abbiamo corso con la media davanti perchè con la hard non avevo il feeling e gli ultimi 6 giri la gomma era distrutta, perdevo in percorrenza. Sapevo mi avrebbero attaccato - spiega Bagnaia che domenica prossima a Sepang in Malesia potrebbe già laurearsi campione del mondo - la mia gara è cambiata quando ho letto che Fabio (Quartararo, ndr) era out. Ho accettato anche un podio, mentre prima volevo vincere. Siamo riusciti a dare carico alla gomma davanti, prima non ci riuscivo e perdevo molto a causa del vento. Nelle Libere 4 con una piccola modifica siamo riusciti a risolvere il problema.

     

    E' stato un bilanciamento positivo, anche se nel finale mi ha pregiudicato la possibilità di attaccare. E' stata una gara di gestione - conclude il nuovo leader del Mondiale raggiante e comprensibilmente felice a fine gara - direi da 12 su 10. Volevo spingere, ma sapevo che avrei perso. Mi sono preso cura delle gomme, ma l'ho distrutta. Il gruppo era folto, mi aspettavo un ritmo più veloce ma forse non avrei chiuso la gara. Sono contento per la classifica, non troppo per la gara. Essere primi è importante, ma non voglio ancora gongolarmi".

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