VETRINA SFONDATA A DALMINE
A metà mattina (venerdì 14 ottobre) uno dei proprietari è alle prese con gli scaffali ribaltati, muovendosi con cautela tra le lastre di vetro spezzate e i pezzi di metallo che sporgono dalla saracinesca sventrata. Al negozio Blockbuster Village sulla strada provinciale, a Dalmine, la vetrata laterale è stata sfondata. Una Giulietta bianca ha il muso appena infilato dentro, ma non è l’auto ariete utilizzata per aprire il varco.
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Questa è del titolare, mentre quella che verso l’una e mezza della notte tra giovedì e venerdì ha divelto tutto era una Porsche, un suv. L’obiettivo erano gli iPhone: ne hanno presi trenta circa, anche di ultimo modello, da 1.200 euro. Le telecamere del Cielo Cocktail Bar accanto che puntano sul parcheggio in comune, affacciato sulla provinciale, hanno ripreso dei pezzi della scena.
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Anche i due fratelli titolari del Blockbuster dal 2003 hanno visto i filmati. «Due scendono e guardano la vetrina, poi l’auto fa manovra nella strada laterale stretta, va in retro una prima volta contro la vetrata, che è antisfondamento, quindi fa di nuovo manovra e mette la retro un’altra volta — descrive la sequenza uno dei due proprietari —. Saranno stati in tutto quattro o cinque, con il volto coperto. Sono scesi, mentre l’autista è rimasto al volante. Hanno preso in fretta gli iPhone che sono riusciti a prendere, qualcuno l’hanno perso per terra, poi sono ripartiti al volo».
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Hanno fatto velocemente anche perché sono stati disturbati. Probabilmente non se l’aspettavano, perché al primo giro nel parcheggio erano passati davanti al locale lì accanto. I clienti erano andati via, ma il proprietario e alcuni dipendenti erano rimasti all’interno per sistemare, prima di chiudere. «Ho sentito un botto e sono uscito, ma sono partiti subito», è il poco che ha potuto vedere il proprietario. Lui ha chiamato i carabinieri e i carabinieri hanno avvertito i proprietari del Blockbuster.
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Quello che è successo nelle ore seguenti per il momento rimane senza descrizione precisa. Ma si può intuire da quel poco che si sa sul finale: la Porsche è stata ritrovata la notte stessa, a Barzana. Dopo un colpo del genere è automatico che i carabinieri diramino l’appunto di ricerca alle altre pattuglie.
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Una vettura così non passa inosservata. Senza poter escludere altri colpi messi a segno nella notte, anche solo con lo sfondamento di Dalmine il suv doveva essere più che ammaccato. I carabinieri devono averlo intercettato e inseguito. Non si spiegherebbe altrimenti perché oltre alla Porsche sia stata abbandonata anche la refurtiva.
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