Giuseppe Sarcina per Il "Corriere Della Sera"
JOE BIDEN DONALD TRUMP BY PAT LUDO
Joe Biden si presenta all'anniversario di Capitol Hill con un consenso ancora in calo. Stando all'ultimo sondaggio condotto dalla Cnbc , a fine anno il tasso di approvazione era pari al 44%, contro il 46% di settembre e il 51% dell'aprile scorso. Siamo ai minimi storici per un presidente che inizia il secondo anno del mandato. Solo Donald Trump, decimale più, decimale meno, viaggiava su queste percentuali. Il trend preoccupa ormai da settimane i big del partito democratico. Se si votasse oggi, segnala il sito RealClearPolitics , Trump sarebbe davanti a Biden (45,2% contro 41,2%). C'è bisogno di una scossa, di un cambio di passo.
joe biden commosso
I consiglieri della Casa Bianca pensano che la cerimonia in programma oggi al Congresso possa offrire un'opportunità. Biden parlerà stamattina e la sua portavoce, Jen Psaki, fa sapere che «il presidente dirà la verità su ciò che accadde quel giorno, non le bugie che qualcuno ha diffuso da allora, oltre ad alimentare il pericolo per lo Stato di diritto e per il nostro sistema democratico». Come si può vedere, Psaki non evoca Trump. Ma secondo molti parlamentari progressisti, non solo della sinistra, è proprio questo il punto.
Non è pensabile che si possa scongiurare il ritorno al potere di «The Donald» semplicemente ignorandolo. Biden, stando alle anticipazioni, li accontenterà, non solo nominando il suo predecessore, ma anche attribuendogli la responsabilità politica dei tumulti. Vedremo in quali termini si esprimerà il leader della Casa Bianca. L'ipotesi più probabile è che riprenda le conclusioni della procedura di impeachment da cui Trump si salvò per il voto dei senatori repubblicani. Inoltre Biden potrebbe anche esprimere pieno sostegno all'opera della commissione parlamentare sul 6 gennaio, insediata dalla speaker Nancy Pelosi e sistematicamente boicottata dai trumpiani. Bisogna, poi, sempre tenere presente che i disordini fecero cinque morti, un poliziotto e quattro manifestanti, e furono commessi diversi reati, per i quali sono state già incriminate più di 700 persone.
donald trump
Toccherà, dunque, al dipartimento della Giustizia accertare se esistono le condizioni per perseguire penalmente anche Trump, attivando i giudici federali. L'attuale presidente, invece, dovrà cercare la rimonta sul piano politico. L'esperienza di questi mesi e, soprattutto, il trend dei sondaggi, dimostrano che Biden, nonostante una grande mole di lavoro, non sia riuscito a riunificare il Paese, come aveva promesso nel suo discorso di inaugurazione, il 20 gennaio 2021.
capitol hill
Quale sarà allora la strategia per quest' anno decisivo? Il 1° novembre si vota per le elezioni di midterm e i democratici rischiano di perdere la maggioranza al Senato e, forse, anche alla Camera. Le mosse all'esame della Casa Bianca sarebbero tre. Primo: restringere il potenziale bacino di consensi per i repubblicani e in prospettiva per Trump se, come tutto lascia pensare, dovesse candidarsi alle primarie e poi alle presidenziali. L'obiettivo è riagganciare l'area di centro che nel 2020 ha scelto Biden e che fra tre anni potrebbe ritornare nel campo rivale.
trump biden
Occorre, quindi, rilanciare l'azione di governo, rimettendo in piedi la manovra su spesa sociale, istruzione e riconversione energetica. Ciò significa riprendere al più presto il dialogo con il senatore della West Virginia Joe Manchin che, prima di Natale, aveva affossato la versione del provvedimento da circa duemila miliardi. Biden è pronto a ridimensionare il progetto di partenza, pur di riuscire a dimostrare con i fatti di non essere «un leader fallimentare», come continua a ripetere Trump, e di non meritare un giudizio così severo da parte dell'opinione pubblica in generale.
Kamala Harris
In parallelo, e questo è il secondo punto, la Casa Bianca vuole premere sul Congresso perché vengano finalmente approvate le leggi per mettere in sicurezza il diritto di voto negli Stati in bilico, come Georgia e Arizona, guidati dai repubblicani. Terzo: Biden non può permettersi di perdere consensi tra le minoranze e nell'area più movimentista. Ecco allora che si cercherà di ridare smalto alla figura di Kamala Harris. Non a caso la vice presidente parlerà oggi, subito prima del numero uno. Nelle intenzioni dovrebbe essere un nuovo inizio. Harris sarà più esposta, più visibile per gli elettori. Sarà data più centralità anche alle riforme in carico alla vice presidente: immigrazione, regole standard per la polizia, controllo delle armi.
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