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    ROMA COME MEDELLIN - DOPO IL BLITZ CONTRO LA GANG DI “LAURENTINO 38”, NELLA CAPITALE ARRIVANO 11 MISURE CAUTELARI PER LA BANDA DI CENTOCELLE - TRA LE ACCUSE, RAPINA, ESTORSIONE, SEQUESTRO DI PERSONA A SCOPO DI ESTORSIONE, RICICLAGGIO DI DENARO E SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI - LA BANDA RIFILAVA BOTTE E MINACCE A CHI NON PAGAVA DROGA: IN ALCUNI CASI LE VITTIME SONO STATE PICCHIATE ANCHE PER UNA NOTTE INTERA E MINACCIATE CON UNA PISTOLA ALLA TEMPIA. SE NON PAGAVANO, LE MINACCE VENIVANO ESTESE ANCHE AI LORO FAMILIARI…


     
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    (ANSA) - ROMA, 16 APR - Dalle prime luci dell'alba nelle province Roma, Viterbo e Frosinone, i Carabinieri del Nucleo Investigativo e di Roma e i poliziotti del I Distretto Trevi Campo Marzio stanno eseguendo un'ordinanza, emessa dal gip su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia della Procura di Roma, che dispone misure cautelari nei confronti di 11 persone accusate, a vario titolo, di rapina, estorsione, sequestro di persona a scopo di estorsione, riciclaggio di denaro e spaccio di sostanze stupefacenti.

    ESTORSIONE 2 ESTORSIONE 2

     

    Le indagini sono scattate nell'ottobre 2022 dalle denunce di un assuntore di sostanze stupefacenti che aveva maturato con i propri spacciatori un debito che non era riuscito più a onorare, generando le violente reazioni di questi ultimi. Gli investigatori hanno accertato che il gruppo, che operava nel quartiere romano di Centocelle, avrebbe messo in atto violente ritorsioni nei riguardi degli acquirenti di droga 'morosi'.

     

    In alcuni casi le vittime sarebbero state trasportate all'interno delle abitazioni di alcuni sodali dove venivano picchiate, anche per una notte interna, e minacciate con una pistola puntata alla tempia per convincerle a pagare. Nei casi in cui non riuscivano a ottenere il denaro preteso, le minacce venivano estese anche ai familiari dei malcapitati.

     

    rapina a mano armata rapina a mano armata

    L'analisi del flusso di denaro estorto (oltre 300.000 euro) ha permesso a polizia e carabinieri di identificare tutti i beneficiari dei bonifici bancari in persone ritenute vicine all'uomo più autorevole del gruppo criminale. Per gli investigatori si tratta di Daniele Salvatori, già noto alle forze dell'ordine.

     

    Documentate anche le attività finalizzate al reimpiego e al riciclaggio del denaro che dai vari conti correnti veniva trasferito ad altri beneficiari. A Daniele Salvatori il 12 giugno scorso i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma avevano già notificato un fermo di indiziato di delitto per l'estorsione ai danni di un trentaseienne residente nella provincia di Frosinone e dei suoi familiari. A ottobre 2022 era stato arrestato in flagranza di reato dai carabinieri della Sezione Radiomobile di Cassino perché sorpreso nei pressi dell'abitazione delle vittime in possesso di un'arma clandestina.

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