benjamin netanyahu 5
Estratto dell’articolo di D. F. per il “Corriere della Sera”
Adesso che le sirene d’allarme tacciono, a farsi sentire sono le parole scambiate nella notte del bombardamento, l’agitarsi di fogli e di opinioni. Chi ha proposto cosa, chi si è opposto, chi ha battuto i pugni sul tavolo per battere subito sull’Iran .
Così il Canale 12 rivela che Benny Gantz e Gadi Eisenkot, entrambi ex capi di stato maggiore, avrebbero insistito per contrattaccare quando lo sciame di droni e le decine di missili stavano ancora volando verso Israele.
Gadi Eisenkot e Benny Gantz
Alla risposta immediata sarebbero stati contrari il premier Benjamin Netanyahu, Yoav Gallant, ministro della Difesa, ed Herzi Halevi il capo di stato maggiore: tutti e tre a sostenere che l’aviazione era già fin troppo impegnata ad abbattere le centinaia di proiettili lanciati da Teheran.
L’ufficio del primo ministro si è precitato a smentire, a dichiarare che semmai i ruoli erano ribaltati, Mr Sicurezza — come gli israeliani non lo considerano più — non può permettersi che Gantz passi per il falco, già lo straccia nei sondaggi elettorali.
PROTESTE CONTRO ISRAELE E USA IN IRAN
Soprattutto non vuole che la sua ipotetica reticenza alla rappresaglia in contemporanea riscriva le pagine dell’autobiografia «Bibi-My Story» in cui racconta di essere stato stoppato almeno un paio di volte dai vertici del Mossad e delle forze armate (non lo nomina ma Benny Gantz era capo di stato maggiore): sarebbero stati «troppo preoccupati dai rischi» e avrebbero respinto la sua volontà di centrare i siti nucleari iraniani con i jet.
[…] Netanyahu deve tenersi stretti gli estremisti di destra che si è portato nella coalizione: Itamar Ben Gvir, colono e ministro per la Sicurezza Nazionale, auspica «una furia devastante» nella ritorsione. E minaccia di lasciar liberi i suoi deputati di votare come preferiscono in parlamento […].
benny gantz yoav gallant
Anche Eisenkot è tornato a criticare il premier su questi 192 giorni di battaglia e a smontare il suo motto preferito «vittoria totale»: «È una formula fuorviante». È a lui e a Gantz che si appella Yair Lapid chiedendo di tornare all’opposizione per ribaltare il governo e formarne uno nuovo: «Gantz può essere il primo ministro e non c’è israeliano che non vorrebbe Eisenkot alla Difesa».
festeggiamenti in iran per l attacco in israele Benny Gantz e Gadi Eisenkot
benny gantz yoav gallant benjamin netanyahu yoav gallant benny gantz benjamin netanyahu 6