Enrico Franceschini per “la Repubblica”
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«Questo è per la Siria», grida l' uomo davanti alla biglietteria, poi estrae un coltello, colpisce alla gola un passeggero, ne ferisce due, minaccia altri. Sette di sera, stazione di Leytonstone, Central Line, la "linea rossa" che attraversa orizzontalmente la città. L' attacco temuto e preventivato arriva a East London e finisce fortunatamente un quarto d' ora dopo senza danni più gravi: prontamente chiamata sul posto, la polizia neutralizza l' assalitore con una scarica di Taser, la pistola elettrica, lo ammanetta e lo porta via.
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«Non sei un musulmano », gli dice un passante mentre lui continua a imprecare, già ammanettato, a terra, «tu non sei un vero musulmano». Ma il suo gesto, anche se si tratta solo di un pazzo o di un fanatico isolato, ha chiaramente come motivazione la guerra lanciata appena quattro giorni prima dalla Gran Bretagna contro l' Is in territorio siriano. Poco dopo Scotland Yard conferma: l' incidente viene trattato come un "atto terroristico".
Il genere di azione che, specie se venisse imitata e ripetuta, può seminare il panico o addirittura paralizzare una grande città come Londra.
«Questo è quello che succede quando provate a fottere la madre Siria, tutto il vostro sangue verrà versato», dice il protagonista della paurosa vicenda mentre lo portano via, secondo la testimonianza di una donna, scioccata, che stava appunto per prendere il metrò. All' ingresso del quale rimane, a riprova di quanto è accaduto, una grossa macchia di sangue ancora fresco.
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L' intera scena è stata ripresa con il telefonino da vari passeggeri ed è quindi finita sui siti dei giornali inglesi, dal Mail al Mirror, ritrasmettendo l' orrore in un tam-tam digitale. Si vede chiaramente tutto, come se fossimo al cinema, ma è la realtà: l' uomo che brandisce il coltello, il fuggi fuggi dei passeggeri, l' arrivo della polizia, un agente che fa fuoco con la pistola elettrica, l' assalitore che si accascia al suolo e un poliziotto che, dopo avergli detto "idiota", lo rigira con una certa delicatezza e gli mette le manette ai polsi.
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Il terrorista in questione ha circa 20 anni, è un nero di cui bisogna stabilire identità e provenienza, prima di capire le circostanze in cui ha agito, eventuali complici o reti di sostegno. Le moschee frequentate da radicali islamici, del resto, non mancano nella capitale britannica, da quella di Finsbury Park a quella di Whitechapel - non a caso nella stessa zona della metropoli in cui è avvenuto l' attacco. I feriti sono stati ricoverati subito in ospedale - uno dei tre è in gravi condizioni.
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«Una tragedia, i miei pensieri vanno alle vittime e alle loro famiglie», twitta Jeremy Corbyn, il leader laburista. Le autorità esortano la popolazione a «vigilare ma mantenere la calma»: quasi un ossimoro. Di accoltellamenti a Londra ce ne sono di continuo, 19 ragazzi sono morti così dall' inizio del 2015: ma quella è guerra tra gang, criminalità. Questa è un' altra cosa. Per 3 milioni di passeggeri tornare al lavoro in metrò, domani, sarà diverso dal solito.
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