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SI FA PRESTO A DIRE “ENTRIAMO NELL'EURO” – NESSUNO DEI SEI STATI DELL’UE IMPEGNATI AD ADOTTARE LA MONETA UNICA SODDISFA I CRITERI PER L'INGRESSO NELL'EUROZONA. IL RAPPORTO SULLA CONVERGENZA DELLA COMMISSIONE EUROPEA BOCCIA PER ORA BULGARIA, REPUBBLICA CECA, UNGHERIA, POLONIA, ROMANIA E SVEZIA – I RISULTATI MIGLIORI SONO QUELLI DI SOFIA, LA CUI LEGISLAZIONE NAZIONALE È CONSIDERATA “COMPATIBILE” CON LE REGOLE DELL'UNIONE ECONOMICA E MONETARIA…
(ANSA) - Nessuno dei sei Stati Ue impegnati ad adottare l'euro soddisfa tutti i criteri per l'ingresso nell'Eurozona. Lo afferma il rapporto sulla convergenza della Commissione europea. I sei Paesi sono Bulgaria, Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Romania e Svezia. Nella relazione l'esecutivo rileva che la Bulgaria è l'unico paese che soddisfa tutti i criteri tranne uno e dove la legislazione nazionale può essere considerata compatibile con le regole dell'Unione economica e monetaria.
Secondo l'analisi della Commissione: la Svezia soddisfa il criterio di stabilità dei prezzi. La Bulgaria e la Svezia soddisfano il criterio relativo alle finanze pubbliche e si prevede che la Repubblica ceca lo rispetti. Bulgaria, Repubblica Ceca e Svezia soddisfano il criterio del tasso di interesse a lungo termine. La Bulgaria soddisfa il criterio del tasso di cambio. Nessuno degli altri Stati membri è membro del Meccanismo di Cambio: servono almeno due anni di partecipazione al meccanismo senza gravi tensioni valutarie prima di entrare nell'area dell'euro.
palazzo berlaymont COMMISSIONE EUROPEA
La Commissione ricorda che secondo l'ultimo sondaggio Eurobarometro, la maggioranza dei cittadini (59%) non appartenenti a Paesi dell'Eurozona ritengono che la moneta comune abbia avuto un impatto positivo. La maggioranza (53%) ritiene inoltre che l'introduzione dell'euro avrebbe effetti positivi per il proprio Paese e per se stessi personalmente (56%). Nel complesso, il 58% degli intervistati è favorevole all'introduzione dell'euro nel proprio Paese.
Il supporto è particolarmente pronunciato in Romania (77%) e Ungheria (76%), seguite da Svezia (55%), Repubblica Ceca (49%), Bulgaria (49%) e Polonia (47%). Il favore sta aumentando soprattutto in Repubblica ceca, con un aumento di 6 punti rispetto all'anno scorso. La Bulgaria è il paese in cui una quota maggiore di cittadini (71%) pensa che verrà introdotto l'euro entro cinque anni. Mentre il 64% dei bulgari pensa che l'introduzione dell'euro aumenterà prezzi, il 44% (+2 punti) pensa che l'introduzione dell'euro avrebbe conseguenze positive per loro Paese.
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