Elena Dusi per “la Repubblica”
new york fila per il vaccino contro il vaiolo delle scimmie
Tornano le file nei centri vaccinali. Stavolta però il coronavirus non c'entra. Il vaiolo delle scimmie, con 21mila casi in 3 mesi in oltre 70 paesi, da maggio sta presentando al mondo una nuova epidemia, che non vuol saperne di frenare.
Le dimensioni non sono nemmeno lontanamente paragonabili al Covid (9 le vittime), ma alcune dinamiche sono simili. La carenza di informazioni, test e soprattutto vaccini - già distribuiti in alcuni paesi fra le categorie a rischio - ne è un esempio.
vaiolo delle scimmie
San Francisco, lo stato di New York e ieri anche la città di New York hanno dichiarato il vaiolo delle scimmie emergenza di salute pubblica e hanno fatto partire la campagna vaccinale. Nelle due metropoli si concentra la metà dei quasi 5mila casi americani. Il 23 luglio l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) aveva definito l'infezione "emergenza sanitaria globale". Gli Usa hanno acquistato in fretta e furia 800mila dosi di vaccino, la Commissione Europea altre 600mila, ma non basteranno. L'Africa - dove l'infezione circolava con piccoli numeri anche prima di maggio - nessuna.
Secondo il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus servirebbero fra i 5 e i 10 milioni di dosi per proteggere le persone a rischio che, ha spiegato, «si concentrano al momento fra uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, specialmente con partner multipli ». Il 99% dei contagi, calcola sempre l'Oms, riguarda maschi. Il 98% sono uomini che hanno rapporti con altri uomini.
new york vaccini contro il vaiolo delle scimmie
Il virus si trasmette attraverso contatti stretti, nel 95% dei casi nei rapporti sessuali, soprattutto attraverso le vescicole infette della pelle. Essendo distribuite in varie zone del corpo, non sono coperte dal preservativo, che non basta a proteggere dal contagio. Poiché poi - ha aggiunto Ghebreyesus, «lo stigma è pericoloso come un virus», l'Oms sta pensando di cambiare nome alla malattia, che tra l'altro con le scimmie non ha nulla a che fare.
vaiolo delle scimmie uomini gay
Paesi come Stati Uniti, Gran Bretagna e Francia hanno iniziato a offrire il vaccino alle categorie più esposte (inclusi gli operatori sanitari che assistono i pazienti). In Italia Arcigay «sollecita il Ministero della Salute a procedere a una strategia vaccinale». Nel nostro paese, spiega Silvia Nozza, infettivologa del San Raffaele di Milano, «il vaccino è stato autorizzato la scorsa settimana». La Commissione Europea ci ha consegnato le prime 5.200 dosi. «Ma non sono ancora state distribuite. Mancano poi le indicazioni su chi può riceverlo e chi deve somministrarlo».
vaccino contro il vaiolo delle scimmie
L'unico vaccino utilizzabile su larga scala è diretto contro il vaiolo umano, ma è efficace all''85% anche contro quello delle scimmie.
La sola ditta al mondo che lo produce, la danese Bavarian Nordic, ha avviato di corsa due nuove linee di produzione. «Fra Covid e vaiolo delle scimmie ci sono in realtà profonde differenze» avverte Andrea Gori, primario di malattie infettive al Policlinico di Milano e professore alla Statale. In Lombardia si concentrano 216 dei 479 casi italiani (476 sono maschi). Altri 101 sono nel Lazio. «Il vaiolo delle scimmie è poco contagioso e non grave ma è comunque invalidante. Se vogliamo provare a contenerlo, va fatto ora».
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