Simona Orlando per Dagospia
VIDEO “BOWIE A SANREMO” https://youtu.be/v5THRoGfosU
Ologramma Bowie in Omikron-1
Attenti al Bowie che verrà. La sua morte ha gettato tutti nello sconforto, qualcuno per davvero. Si piange lui, ma anche un’epoca, un’epifania, un esempio di arte a tutto tondo applicata alla musica, in grado di buttare giù muri a spallate e a spalline. La Germania ringrazia per aver contribuito all’unificazione con “Heroes”, la Nasa e gli astronauti per averci fatto immaginare il suono dello spazio con “Space Oddity”, e fin qui.
Ma poi si sono aggiunti plotoni di improbabili, politici, sacerdoti, conservatori, improvvisamente tolleranti su abuso di droghe, orge, e libera sessualità di quel santo queer. E artisti italiani ai quali Bowie ha insegnato tutto. Loro però hanno imparato poco. Per avere visibilità nell’era digitale, tira più un carro di Bowie...
Il Belgio onora Bowie
Il nome sarà sfruttato fino all’indecenza, e non saremo mai abbastanza preparati. Ieri ad Amici 15 (non è un’iperbole, è proprio il numero dell’edizione), i defilippici hanno fatto la loro versione di “Let’s Dance” (tagliando l’assolo, ridondante espressione di un tale Stevie Ray Vaughan), oltraggiosa a prescindere, perché il talent e l’omologazione che in questi anni ha generato, sono l’opposto di ciò che ha imposto Bowie, che osava, scardinava il sistema, innovava. E’ il limite di questi karaoke: non si può interpretare la musica, se non si conosce la sua storia.
Bowie sulle sterline inglesi-1
L’evento più temibile è il Festival di Sanremo, che subito si è sentito in dovere di un omaggio, postando il video della sua ospitata all’Ariston nel 1997. Basta guardarlo per dare un senso tutto italiano al termine “alieno”. Lui gentiluomo bellissimo, altissimo, lievissimo, portò "Little wonder", infastidendo il geriatrico in sala con elettronica e schitarrate, dopo che Mike Bongiorno diede il benvenuto con Allegria! Alcuni fan sono stati così sciagurati da chiedere all’organizzazione un tributo in una delle serate. Non bastava l’odissea cosmica di “Space Oddity” diventata “Ragazzo solo, Ragazza sola”, per capire quanto siamo a rischio di provincialità? Mogli e Bowie dei paesi tuoi.
Costellazione per Bowie
Dopo il botto post-mortem in classifica, usciranno raccolte tutte uguali ma con titoli diversi e rarità varie, tipo il rumore che faceva la tuta in Pvc di Kansai Yamamoto quando David era piegato. I cinque inediti incisi nelle sessioni di “Blackstar”? Ecco pronto il cofanetto di Natale 2016. Nella versione deluxe, la radiografia del cancro al fegato. Qualcuno proporrà un tour con ologramma, come è successo per Tupac e Michael Jackson. Ma di ologramma ce ne è già uno in giro e Bowie se l’è fatto da solo, quando ha scelto di comparire in Omikron, videogioco di cui ha composto la colonna sonora.
david bowie
Già più d’uno ha dato letture esoteriche della sua morte: “black star” era un indizio preciso, termine medico per indicare struttura tumorale nella zona nel petto. Adesso che il suo corpo è stato cremato, siccome nessuno lo ha visto, Bowie sarà presto avvistato in Cile con Elvis e contemporaneamente in Africa con Jim Morrison.
Usciranno i libri di chi lo ha conosciuto, talmente bene da non sapere che non lo avrebbe gradito. Il biopic? Forse sarà pronto per gennaio prossimo. Quello scritto da Danny Boyle, Bowie stesso lo ha rigettato. Allora il regista si è buttato su “Trainspotting2” e “Steve Jobs”, che nemmeno messi insieme possono arrivare al livello di stupefacenti raggiunto da Bowie. Tanto per dare un’unità di misura: Elton John e John Lennon gli dissero che doveva riprendersi.
DAVID BOWIE CELENTANO
Interpretare il Duca Bianco è il sogno di Benedict Cumberbatch-Sherlock, che già si è raccomandato alla Sony. Il rivale è il Redmayne di “Danish Girl”. Chi lo meriterebbe è John Cameron Mitchell, meraviglioso in “Hedwig”, o Tilda Swinton, in un’operazione alla “Io non sono qui”, dove a fare un Dylan era Cate Blanchett.
Intanto brilla la sua costellazione, dedicata dalla radio Studio Brussels e dall’Osservatorio belga MIRA: sette stelle che formano il fulmine di “Aladdin Sane”, le più vicine a Marte. Di sicuro la prossima stella che verrà scoperta si chiamerà “Starman”. Anzi, forse gli si intitolerà un pianeta.
DAVID BOWIE CELENTANO
E’ già partita la petizione su Change.org per sostituire il nome Marte con Bowie, “perché lui ci ha dato così tanto, che un pezzo di universo in cambio non è niente”. Quattromila firme. Diecimila sono per l’appello a Dio (o chi per lui) per dire no a David Bowie morto.
MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE
E ancora petizioni per metterlo sulle banconote da 20 sterline e sui francobolli, per riservargli il funerale di Stato e per fare il museo al posto di quello di Margaret Thatcher (peccato, nemmeno 1000 firme). L’unica cosa che si doveva davvero fare non è stata fatta e chissà se mai si farà: portare la formidabile mostra “David Bowie Is” in Italia, uno dei pochi paesi al mondo che ancora non l’ha ospitata. I ragazzi dei talent entrano gratis.
MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE MOSTRA BOWIE A LONDRA MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE MOSTRA DAVID BOWIE A LONDRA FOTO LAPRESSE