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    LA CASSA E' VUOTA PER LA PROSSIMA LEGGE FINANZIARIA E SALVINI VUOLE BUTTARE ALTRI SOLDI REINTRODUCENDO LE PROVINCE – LA MOSSA DA PRIMA REPUBBLICA DEL CAPITONE: “SERVONO PER SCUOLE E STRADE” (E POSTI DI LAVORO) – COSA NE PENSANO DELLA PROPOSTA MELONI E GIORGETTI? IL FABBISOGNO DELLO STATO ITALIANO È CRESCIUTO NEI PRIMI SEI MESI DEL 2023 A 95 MILIARDI DI EURO, BEN 52 IN PIÙ DI UN ANNO FA. IL ROSSO NEI SALDI DI CASSA AMMONTA A UNA VENTINA ABBONDANTE DI MILIARDI...


     
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    Estratto dell’articolo di Riccardo Palmi per “il Messaggero”

     

    giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini giancarlo giorgetti giorgia meloni matteo salvini

    «Mi chiedono di reintrodurre le Province. Io da segretario della Lega ne sono straconvinto». Matteo Salvini lancia la campagna a favore degli organismi intermedi tra Città e Regioni, fortemente ridimensionati dal governo Renzi nel 2014 con la riforma Delrio.

     

    «Le Province ha aggiunto Salvini servono per scuole e strade». Inoltre «bisogna tornare all'elezione diretta», ma anche assegnare loro fondi adeguati e competenze «perché altrimenti strade provinciali e scuole superiori, che devono essere gestite dalle Province, senza soldi e senza personale non hanno manutenzione». Lo stesso vicepremier ha poi indicato già una data: «Se tornassero già nel 2024 sarebbe segnale di efficienza».

     

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    […] Con una legge di bilancio alle porte in cui i margini di spesa sono però molto stretti è decisamente complicato pensare a iniziative concrete prima del 2024. Per l'anno prossimo il tema potrebbe invece tornare di moda. La proposta di Salvini può sembrare estemporanea, ma non è così: il rafforzamento degli enti locali è una delle maggiori battaglie leghiste.

     

    E già ad aprile il ministro per gli Affari Regionali e le Autonomie Roberto Calderoli aveva detto: «Il nostro obiettivo è approvare la legge entro ottobre per indire un turno unico di voto» il prossimo anno con «le elezioni Europee, per le Province e i sindaci delle città metropolitane». Fonti di FdI frenano sul calendario ma non stoppano la proposta: «Se ne può parlare ma per giugno 2024 non ci sono i tempi tecnici. E poi cosa facciamo, inondiamo gli elettori di schede tra europee, provinciali e comunali?».

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    […] Le province furono abolite con nel 2014 con legge ordinaria dopo una lunga campagna che le definiva in sostanza degli inutili "carrozzoni", costosi e con competenze che invece sarebbero dovute essere divise tra Regioni e Comuni. Nella sua lista delle cose da rottamare, l'allora premier del Pd Matteo Renzi aveva incluso anch'esse e affidò la questione a Graziano Delrio. […]

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