controlli al tempo del coronavirus
Si trovano le scuse più singolari per giustificare le uscite nonostante le disposizioni del Decreto. "Non sopporto più mia moglie e sono venuto al mare per rilassarmi", la scusa che trovato un uomo di Galatina in Puglia fermato a Lido Conchiglie dai carabinieri, in evidente crisi di convivenza casalinga forzata causa quarantena per la pandemia di coronavirus.
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In totale sono 105 le persone denunciate dai carabinieri del Comando provinciale di Lecce durante i controlli effettuati nel capoluogo e in provincia ieri (ma per la compagnia di Tricase il bilancio si riferisce al 20 marzo) perché non hanno rispettato il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che limita la possibilità di uscire per strada ed emanato nel tentativo di arginare la diffusione del Covid-19. Tutte circolavano in assenza di una valida motivazione dettata da stato di necessità. In tutto sono oltre 480 le persone controllate.
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Inoltre, a Corsano, i militari hanno eseguito un provvedimento di sospensione per 30 giorni di una attività commerciale emesso dalla Prefettura di Lecce a carico di un ristorante per mancato rispetto dell'orario di chiusura.
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