Estratto dell’articolo di Erica Manna per “la Repubblica”
LISA GALANTINI
È stato proprio quello che ha vissuto nel mondo dello spettacolo a spingerla a «diventare femminista»: perché «mi sono resa conto che era necessario: reagire, combattere. Diventare portatrice di un certo pensiero». Lisa Galantini […]
[…] «Avevo avuto l'opportunità di essere protagonista in televisione, senza spintarelle, superando il provino: la serie era La nuova squadra, io interpretavo la vicequestore Paola Ricci. È in quella occasione che ho ricevuto da una persona delle avance che non me la sono sentita di accettare».
LISA GALANTINI
Chi era?
«Preferisco non dirlo. La sua reazione al mio rifiuto fu sarcastica. E in quel momento la mia vita è cambiata: per anni non ho più lavorato in tv. E se già oggi è difficile farsi credere, all'epoca il Me Too non esisteva proprio: era la tua parola contro la mia. In un lavoro come il nostro, poi, così effimero, è facile trovare giustificazioni per farti fuori: non eri giusta per la parte, o non hai funzionato […]».
LISA GALANTINI
Quali? Cosa fece?
«Era caduto il governo Prodi. Tornato Berlusconi, non piaceva la rappresentazione che la fiction dava della Polizia. Volevano un'immagine più forte: un capo maschio, single. Al mio posto, dunque, hanno chiamato Marco Giallini: un grandissimo professionista, peraltro. Oggi queste ragioni non sarebbero più plausibili. Ma io avrei comunque potuto continuare a recitare nella serie. Invece, dopo quel rifiuto, ero isolata: fatta fuori». […] «Ho passato un momento di grande dolore, rabbia. Così, ho scritto una lettera a un ex direttore Rai per raccontare il fatto. Non ho mai ricevuto una risposta». […]
LISA GALANTINI LISA GALANTINI