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    OCCHIO AI TWEET SOVRANISTI: QUESTO SCREENSHOT E' DAVVERO DEL PROFILO FACEBOOK DELLA GIP ALESSANDRA VELLA, CHE HA SCARCERATO CAROLA RACKETE? È STATO PUBBLICATO DA PATRIZIA RAMETTA, LEGHISTA SICILIANA. PROMUOVE LA RACCOLTA FONDI PER LA SEA WATCH E HA COME FOTO PROFILO IL SIMBOLO DELLA LISTA ''EUROPA VERDE''. POSSIBILE CHE UN MAGISTRATO IN SERVIZIO USI UN PARTITO POLITICO COME IMMAGINE PERSONALE? SE FOSSE DAVVERO LEI, SI SAREBBE DOVUTA ASTENERE? NON CI SONO CONFERME, SI SA SOLO CHE QUESTO PROFILO, COME QUELLO PERSONALE DELLA GIP, E' STATO DISATTIVATO


     
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    1. MA È DAVVERO LA GIP DEL CASO CAROLA RACKETE CHE PROMUOVEVA LA RACCOLTA FONDI PER LA SEA WATCH

    ALESSANDRA VELLA PROMUOVE RACCOLTA FONDI SEA WATCH ALESSANDRA VELLA PROMUOVE RACCOLTA FONDI SEA WATCH

    DAGONOTA - Ieri sera, sul profilo Twitter di Patrizia Rametta, attivista leghista siciliana, è apparso uno screenshot di quello che dovrebbe essere il profilo della gip che non ha convalidato l'arresto di Carola Rackete, Alessandra Vella. Nell'immagine, si vede un post di sostegno alla raccolta fondi per la Sea Watch iniziata dalla rete antifascista (datato 27 giugno, quindi giorni prima che il caso capitasse sulla sua scrivania), in cui si cita uno dei leader del movimento, ovvero Fabio Cavallo.

     

    Non è chiaro se sia davvero il profilo del magistrato, al momento non è più raggiungibile (molti giornali scrivono che la sua pagina è stata disattivata perché riceveva troppi insulti). L'altra cosa strana, e che farebbe pensare che non si tratti del magistrato, è la foto profilo: si tratta del simbolo di Europa Verde, la lista ambientalista che si è presentata alle Europee dello scorso maggio. Sembra strano che un magistrato in servizio usi il simbolo di un partito come foto profilo. Al momento non ci sono conferme, né smentite, al post della Rametta.

     

     

    2. CHI È ALESSANDRA VELLA - INSULTI E MINACCE ALLA GIP E LEI SI CANCELLA DAI SOCIAL

    Patricia Tagliaferri per “il Giornale

     

    Prima le udienze in Tribunale, poi in ufficio a smaltire fascicoli. Come sempre. Ma quella di ieri per la gip Alessandra Vella non poteva essere una giornata come le altre.

    Perché dal quasi anonimato di un lavoro in una Procura defilata come quella di Agrigento, per tutta Italia adesso è il giudice che ha deciso di non convalidare l' arresto di Carola Rackete perché, a suo dire, la capitana della Sea Watch ha agito in adempimento di un dovere.

     

    Alessandra Vella Alessandra Vella

    Una decisione che a molti non è piaciuta. Sicuramente non al ministro Matteo Salvini che l' ha accusata di aver emesso una sentenza politica. E neppure ai tanti sostenitori della linea dura sull' immigrazione, che l' hanno presa di mira sui social costringendola a cancellarsi da Facebook per gli insulti ricevuti. Offese, ma anche minacce, che hanno convinto i togati del Csm a chiedere l' apertura di una pratica a sua tutela, anche perché le dichiarazioni del ministro dell' Interno «non si limitano ad una critica, sempre legittima, del merito del provvedimento, ma costituiscono commenti sprezzanti che trascendono in insulti che alimentano un clima di delegittimazione ed odio».

     

    CAROLA RACKETE CAROLA RACKETE

    Se prima della ribalta legata alla decisione sulla capitana in rete c' erano rare informazioni su Alessandra Vella, adesso il nome della gip è tra i più cliccati su Google. Originaria di Cianciana, un piccolo paese della provincia di Agrigento dove è nata nel 1975, è a Roma che la Vella si è laureata in giurisprudenza. Lavora nel Tribunale della sua città dal 2011, prima è stata gip a Caltanissetta e fino a due anni fa è stata presidente dell' Associazione nazionale magistrati di Agrigento.

     

    Finora non si era mai occupata di casi da prima pagina, tutt' al più reati contro la pubblica amministrazione, il caso di una bimba schiacciata da una Tv, quello di un giovane che lo scorso aprile sparò alla madre ferendola o il sequestro di un parcheggio abusivo nell' agrigentino. Martedì la decisione che l' ha trasformata in un giudice d' assalto esponendola alle invettive dei fan di Salvini, il primo a darci dentro con gli attacchi.

     

    CAROLA RACKETE CAROLA RACKETE

    Per la Vella la Rackete doveva essere scarcerata perché la sua decisione di attraccare a Lampedusa è stata dettata da uno stato d' emergenza, né poteva essere sostenuto il reato di resistenza a pubblico ufficiale perché la comandante della Sea Wacht avrebbe agito per salvare vite umane. Un' impostazione che, insieme all' impossibilità di contestare il reato di resistenza a nave da guerra perché secondo la gip la motovedetta della Finanza non sarebbe da considerasi tale, ha fatto andare su tutte le furie i militari che erano su quella barca: «Noi abbiamo rischiato la vita e chi viola la legge passa per eroina».

    CAROLA RACKETE CAROLA RACKETE SALVINI CON LA RUSPA SALVINI CON LA RUSPA salvini salvini CAROLA RACKETE CAROLA RACKETE

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