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    GODERSI LA VITA – OGNI POPOLO HA IL SUO MODO DI ESSERE FELICE: C’È IL POSTO DELLE FRAGOLE CARO A BERGMAN E AGLI SVEDESI, IL “TAPEO” SPAGNOLO, IL PUB IRLANDESE, IL SAPORE DOLCEAMARO DELLA SAUDADE BRASILIANA – IL TOUR DELLA SCRITTRICE HELEN RUSSELL: IN COSTA RICA PER DEFINIRLA DICONO SEMPLICEMENTE “PURA VIDA”, MA IL PRIMATO VA AL BHUTAN…


     
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    Micol Passariello per “il Venerdì di Repubblica”

     

    costa rica costa rica

    In Costa Rica per definire la felicità dicono pura vida. Significa godersi la vita, rilassarsi, prendersela con calma, ma anche passare del tempo con le persone amate, dedicarsi al proprio hobby. Bere un buon caffè la mattina in spiaggia, fare una lunga passeggiata in mezzo alla foresta, rilassarsi tra i mille profumi della natura, ammirare un tramonto perfetto.

     

    santa teresa costa rica 2 santa teresa costa rica 2

    Certo, si fa presto a dire pura vida se si vive in un paradiso con spiagge incontaminate e uno dei mari più strepitosi del mondo. Ma la felicità versione Costa Rica non dipende solo dal luogo, è una filosofia, un' attitudine, di più: uno stato d' animo. A spiegarlo è la giornalista e scrittrice inglese Helen Russell, che nel suo Atlante della felicità (Sperling & Kupfer, pp. 272, euro 19,90) porta il lettore in un interessante tour intorno al mondo alla ricerca dell' idea di felicità di ogni popolo.

     

    paro taktsang, buthan paro taktsang, buthan helen russell atlante della felicita' helen russell atlante della felicita'

    Dal friluftsliv dei norvegesi, ovvero il tempo trascorso all' aria aperta, al sapore dolceamaro della saudade dei brasiliani, la nostalgia di ciò che è lontano e perduto. «In ogni angolo del mondo ci sono persone felici» spiega l' autrice «nei Paesi in cima alle classifiche della felicità come in quelli che si trovano al fondo; imparare qualcosa su di loro può orientarci nella ricerca della nostra felicità e può servire per aiutarci a vicenda». Il libro vuole offrire «una panoramica delle idee che aiutano le persone a essere più felici nei diversi luoghi della Terra».

    helen russell helen russell

     

    Il primato va al Bhutan, dove serenità e benessere sono considerati una priorità. Come spiegò nel 1972 il re Jigme Singye Wangchuck a un giornalista del Financial Times: «Qui la Felicità nazionale lorda è più importante del Prodotto interno lordo». Il benessere, spesso, si trova nelle cose più semplici. Per gli spagnoli il massimo è il tapeo, il passare del tempo a tavola con gli amici, chiacchierando tra spuntini e vino, gli irlandesi preferiscono buttarsi le preoccupazioni alle spalle passando un' allegra serata al pub in compagnia.

     

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    Gli svedesi sono più bucolici, e al posto di sbronze collettive, vedono il benessere nello smultronställe, letteralmente il posto delle fragole, un ritiro pacifico nella natura dove si va per staccare la spina. A volte la felicità è negli eccessi. Per i finlandesi, per esempio, il massimo è il kalsarikännit, che indica il piacere di bere fino a ubriacarsi, in mutande. Si può fare a casa davanti alla tv o in una delle moltissime saune presenti nel Paese. «Molti locali organizzano una serata in sauna, dove si beve una birra nudi prima di tuffarsi in un lago oppure rotolarsi nella neve», racconta Russell. Chissà se lei, dopo questo giro del mondo, è tornata a casa più felice.

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