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    OGNI QUANTO SI DEVONO CAMBIARE GLI ASCIUGAMANI? GLI ESPERTI INDIVIDUANO IL LIMITE DI TEMPO IN TRE GIORNI. E COMUNQUE, MAI SUPERARE I CINQUE O SETTE GIORNI, VISTO CHE GLI ASCIUGAMANI TRATTENGONO BATTERI, CELLULE DI PELLE MORTA, SUDORE E ALTRE SECREZIONI DEL CORPO UMANO – MA CAMBIARLI NON È L’UNICO ACCORGIMENTO: BISOGNA FARLI ASCIUGARE BENE DOPO OGNI UTILIZZO. E, SOPRATTUTTO, BISOGNA SAPERE COME LAVARLI...


     
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    Estratto dell'articolo di Giacomo Cadeddu per www.corriere.it

     

    asciugamani asciugamani

    Ogni quanto si devono cambiare gli asciugamani? La risposta dipende ovviamente da tutta una serie di variabili, a partire da quante volte li si usa in una giornata: un accappatoio o un asciugamano per la doccia di solito non vengono utilizzati frequentemente come quelli per le mani. C’è però una certa convergenza di vedute da parte degli esperti nell’individuare il limite di tempo in circa tre giorni. Nulla vieta poi di cambiarli ogni volta che ci si è asciugati, mentre è del tutto sconsigliato aspettare più di cinque o sette giorni.

     

    ASCIUGAMANI ASCIUGAMANI

    Questo perché gli asciugamani, anche se all’occhio non si vede, trattengono tutta una serie di sostanze che vanno a sporcarli: batteri, cellule di pelle morta, sudore e altre secrezioni del corpo umano. Ma il tema non è solo ogni quanto cambiarli. Ci sono anche diversi accorgimenti su come farli asciugare (prima di cambiarli) e su come lavarli al meglio.

     

    […] Ogni volta che li si usa rimangono infatti umidi, se non del tutto bagnati. Questo favorisce la crescita e la diffusione di vari tipi di germi e batteri. […] È poi buona usanza stenderli bene quando sono bagnati (senza quindi appallottolarli), così da velocizzare il processo di asciugatura e scongiurare il proliferare di germi, batteri o addirittura funghi. […]

     

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    Un altro accorgimento utile è non lavare gli asciugamani insieme ad altri indumenti particolarmente sporchi, come possono essere i pantaloni che si usano nella vita di tutti i giorni. Vale lo stesso per la biancheria intima usata: viene da sé che si tratta di capi tra i più esposti a batteri e altre sostanze che dovrebbero stare lontane dagli asciugamani. Meglio non lavarli insieme anche a felpe o pantaloni con la zip, per evitare che si rovinino. Chi usa molti prodotti per capelli, per la skincare o per il trucco farebbe poi bene a tenere separati i diversi asciugamani che usa: meglio quindi utilizzarne uno dopo essersi struccati, uno per lavarsi la faccia, un altro ancora per tutto il resto. Si limita così il rischio di rovinarli con un’esposizione prolungata a sostanze chimiche o comunque macchianti.

     

    […]

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    Altro capitolo ancora, quello della temperatura di lavaggio. Di base, dai 60°C in su si dovrebbero eliminare tutti i germi e batteri che popolano i nostri asciugamani. Ma bisogna stare attenti a non rovinarli. Molto dipende dal materiale. Ad esempio: se si stratta di lino è meglio un lavaggio a freddo, perché le fibre potrebbero risentire di temperature troppo alte. Con il cotone si dovrebbe invece preferire una gradazione media. E anche gli asciugamani di colore scuro preferiscono lavaggi tiepidi, altrimenti potrebbero perdere colore in lavatrice e macchiare anche gli altri capi. Per risolvere tutti i dubbi a riguardo è sempre bene controllare bene l’etichetta e vedere cosa consiglia la casa produttrice.

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