gp catalogna pecco bagnaia
Da corriere.it
Poteva andare peggio? Si poteva andare molto peggio, la storia della MotoGp (Simoncelli insegna) non è estranea a episodi come quello che ha coinvolto Pecco Bagnaia al via del Gran Premio di Barcellona. Quando si cade in mezzo alla pista e gli altri ti arrivano addosso può succedere di tutto. Gli incidenti mortali seguono quasi sempre questa dinamica.
Cadendo a causa di una perdita di aderenza della gomma posteriore, Pecco, ricaduto pesantemente sull’asfalto è stato investito da Binder che gli è passato sopra la gamba, sfiorando la testa, questione di centimetri.
«Quando ho visto la moto di Pecco ho fatto di tutto per evitarlo, ma non ci sono riuscito — ha raccontato ancora scosso il sudafricano —. È stato spaventoso, il peggiore incubo di noi piloti è quello di fare male a un altro pilota». Brad, poi ritiratosi dalla gara, è andato subito a sincerarsi dello stato del pilota Ducati. «Ho parlato con lui al centro medico per sincerami delle sue condizioni. Ma l’ho trovato cosciente, meno peggio di quanto mi aspettassi».
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