ursula von der leyen e angela merkel
Andrea Bonanni per “la Repubblica - Affari & Finanza”
La guerriglia tra Parlamento e Consiglio Ue sul bilancio, e dunque anche sul varo del Recovery fund, continua senza interruzioni. Ormai la disputa riguarda pochi milioni di euro di differenza tra le posizioni della presidenza del Consiglio (tedesca) e gli eurodeputati.
Michael Clauss
«Il Parlamento deve decidere se vuole più soldi per programmi importanti, come dice, o se si tratta di una questione completamente differente», ha spiegato una fonte della presidenza del Consiglio vicina all' ambasciatore tedesco Michael Clauss che gestisce il negoziato con inusuale durezza. In realtà, dietro a certi atteggiamenti difficili da capire, e che complicano molto la possibilità di arrivare ad un accordo, c' è una guerra sotterranea intra-tedesca e in gran parte interna allo stesso Ppe. Per capirla, è necessario fare un passo indietro.
merkel con manfred weber
Alle elezioni europee della primavera 2019, il Ppe aveva nominato come candidato alla presidenza della Commissione il proprio capogruppo al Parlamento europeo, Manfred Weber, esponente della Csu bavarese alleata con la Cdu di Angela Merkel. Pare che alla Cancelliera la scelta di Weber non andasse molto a genio, ma dovette fare buon viso a cattivo gioco per non scontentare l' alleato Csu.
Merkel, Macron Ursula
Tuttavia, nel corso del negoziato tra i capi di governo, la candidatura Weber fu impallinata dal presidente francese Macron, stretto alleato della Merkel. E alla fine la scelta per il presidente della Commissione cadde su Ursula von der Leyen, anche lei tedesca, come Weber, anche lei del Ppe, come Weber, ma pupilla della Cancelliera.
ursula von der leyen e angela merkel
Il povero Weber, beffato, è rimasto a capo dei deputati Ppe: il più importante gruppo politico del Parlamento europeo. Ma c' è da stupirsi se ora approfitta del negoziato tra Parlamento e Consiglio sul bilancio e sul Recovery fund per rendere la vita difficile sia alla von der Leyen sia ad Angela Merkel?
Il clima, nel Ppe tedesco che si prepara al dopo-Merkel, è burrascoso. Nei giorni scorsi l' eurodeputato popolare Dennis Radtke ha scritto su Die Welt un durissimo articolo contro von der Leyen. E una parte della Cdu (e della Csu) certamente non ha digerito la svolta della Cancelliera in favore della creazione di un debito europeo.
emmanuel macron ursula von der leyen
I cristiano democratici tedeschi sono stati per decenni i leader del partito del rigore. In buona parte continuano ad esserlo e a parteggiare per i governi «frugali» che si oppongono al Recovery fund. La questione certamente giocherà un ruolo chiave nella scelta del successore di Angela Merkel. Intanto il braccio di ferro tra Parlamento e Consiglio rischia di far slittare l' entrata in vigore del fondo mettendo in difficoltà Merkel e von der Leyen. C' è da scommettere che nel Ppe tedesco e nell' establishment di Berlino non tutti se ne dolgono.
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