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Diego Messa per www.lastampa.it
sergio mattarella al plenum del csm
Le nomine di guida del Csm, con la seduta del plenum alla presenza di Sergio Mattarella, si sono trasformate in una nuova occasione – per il presidente della Repubblica – per ribadire che non esiste per lui una opzione di bis.
«Colgo l'occasione – ha detto Mattarella – per ripetere a distanza di pochi giorni gli auguri più intensi al Consiglio e a ciascuno dei suoi membri per l'attività che il Consiglio svolgerà con la presidenza di un nuovo Capo dello Stato».
sergio mattarella david ermini giovanni salvi
Insomma, ancora una volta: questo plenum del Csm sarà l'ultimo da lui presieduto. Il presidente della Repubblica ha poi salutato e ringraziato il Consiglio: «Ringrazio il Csm per la tempestività con cui la commissione ha riformulato le proposte e il plenum ha assunto le deliberazioni relative, assicurando in questo modo la piena operatività nell'esercizio di due funzioni di rilievo fondamentale dell'ordine giudiziario».
il plenum del csm
Ma quel che resta è naturalmente il senso politico del suo ennesimo alt. Le parole del capo dello Stato arrivano in una fase assai complessa delle trattative tra le forze politiche per l’elezione del nuovo presidente.
Sul nome di Mario Draghi c’è una disponibilità moto ampia di Enrico Letta, Roberto Speranza, Luigi Di Maio (che sta provando a convincere Giuseppe Conte), e Matteo Renzi potrebbe unirsi volentieri. L’unico vero ostacolo da superare è, nel centrodestra, la figura e la posizione di Matteo Salvini. Ma Mattarella sembra voler offrire un ennesimo sprone al mondo politico affinché si mostri capace di trovare un’ampia soluzione istituzionale che non preveda la richiesta del bis.
sergio mattarella al plenum del csm 20 gennaio 2022
Intanto, il Csm ha posto fine a un’altra delle complesse battaglie tra toghe di questa stagione. Pietro Curzio resta il presidente della Cassazione.
Il plenum ha confermato con nuove motivazioni la nomina fatta nel 2020 e annullata dal Consiglio di Stato, che con due sentenze rese pubbliche il 14 gennaio scorso ha «decapitato» l'intero vertice della Cassazione facendo decadere anche la vice di Curzio, Margherita Cassano.
La decisione arriva alla vigilia della cerimonia di inaugurazione dell'anno giudiziario in cui il presidente della Cassazione tiene la relazione sullo stato della giustizia alla presenza delle più alte cariche dello Stato.
PIETRO CURZIO
La conferma è passata a larga maggioranza al plenum del Csm: 19 voti favorevoli, tre contrari e tre astenuti.
Il plenum del Csm ha poi confermato Margherita Cassano, nell'incarico di presidente aggiunto della Suprema Corte.
Le delibere con cui Curzio e Cassano erano stati nominati nel 2020 sono state annullate dal Consiglio di Stato. La nuova nomina di Cassano è stata approvata con 19 voti favorevoli, 3 contrari e tre astensioni.
MARGHERITA CASSANO
Il vice presidente del Csm David Ermini ha ringraziato a nome suo e di tutto il Consiglio il capo dello Stato a conclusione della seduta: «Per me e il Consiglio lei è stato in questi anni guida saggia e autorevole, esempio di etica istituzionale e fermo sostegno nei frangenti più amari».
«Per me e il Consiglio – ha detto il vicepresidente a Mattarella – lei è stato in questi anni guida saggia e autorevole, esempio di etica istituzionale e fermo sostegno nei frangenti più amari».
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