Cristiano Pellegrini per “la Stampa”
alex zanardi
Due le direttrici su cui si muove la procura di Siena: la dinamica con cui Alex Zanardi ha perso il controllo della sua handbike scontrandosi con il camion che proveniva in senso opposto; e l’eventualità che la staffetta tricolore si possa essere trasformata, per un eccesso di confidenza e agonismo, in una gara di gruppo senza autorizzazioni su strada e a traffico aperto.
A supportare questa ipotesi, c’è una frase: «Perché si sono messi a correre, non era una gara». Questo avrebbero sentito urlare alcune persone presenti negli attimi successivi all’incidente, tra i ciclisti che sopraggiungevano.
La grande staffetta di Obiettivo 3 avrebbe dovuto raccontare da nord al sud dell’Italia il messaggio di rinascita dopo il Covid-19 attraverso lo sport. Una passerella con oltre 50 atleti paralimpici che dal 12 al 28 giugno dovevano essere i protagonisti di un evento a tappe per l’Italia.
la handbike di alex zanardi
Organizzata da Obiettivo 3, il progetto ideato proprio da Zanardi per avviare all’attività sportiva soggetti con disabilità, e patrocinata dalla Federazione ciclistica italiana e dal Comitato italiano paralimpico, nell’idea dei promotori il viaggio doveva essere una “staffetta” con tappe, arrivi e partenze a orari prestabiliti ma senza obbligo di autorizzazioni, invio di comunicazioni di passaggi e richieste di “scorte” alle autorità di polizia locali.
Anche perché, proprio per l’emergenza sanitaria in corso, le gare ciclistiche sono vietate fino all’1 agosto e viceversa un’eventuale richiesta di autorizzazione per lo svolgimento di una gara ciclistica sarebbe stata rigettata. Per il codice della strada «i ciclisti - qualora non siano autorizzati a svolgere una gara - devono procedere su unica fila in tutti i casi in cui le condizioni della circolazione lo richiedano e, comunque, mai affiancati in numero superiore a due; quando circolano fuori dai centri abitati devono sempre procedere su unica fila». Tutt’altro da quel che le immagini delle tappe emiliane e toscane sembrerebbero mostrare in questi giorni.
incidente alex zanardi il camion
La forza del messaggio di solidarietà e la presenza di Zanardi sono state così travolgenti da coinvolgere professionisti della bicicletta, atleti, macchine e furgoni al seguito di quella che anche gli organizzatori stessi hanno più volte definito una vera e propria carovana. Senza magari rendersi conto, al netto della bontà dell’iniziativa, delle conseguenze che un movimento simile avrebbe potuto avere su strade a traffico aperto e prive di un servizio di scorta organizzato.
Su questi punti come sulle comunicazioni inviate ai Comuni, il sostituto procuratore Serena Menicucci, con gli interrogatori di questi giorni, sta provando a fare chiarezza per capire eventuali mancanze nella gestione della staffetta. Il Comune di Pienza con il sindaco Manolo Garosi ha ribadito di «non aver ricevuto alcuna comunicazione ufficiale del passaggio di manifestazioni sportive».
alex zanardi 1
Parole che troverebbero riscontro in comunicazioni inviate tramite messaggi privati alle pagine Facebook dei Comuni dove gli atleti “locali” preannunciavano, in modo informale, l’arrivo della staffetta con la richiesta di “una foto e un saluto” per documentare il passaggio e a cui faceva seguito, una volta ricevuto il via libera dei Comuni l’invio del materiale di comunicazione, media kit e comunicato stampa per promuovere l’evento. Gli accertamenti stabiliranno se eventuali altre comunicazioni “ufficiali” sono state fatte pervenire agli uffici protocollo delle amministrazioni.
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