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    NON CADIAMO NELLA RETE - NEL PIANO QUINQUENNALE PER LA CRESCITA ECONOMIA, LA CINA SI RIPROPONE DI “RIPULIRE” INTERNET DA ELEMENTI DESTABILIZZANTI PER “FAVORIRE UNA CULTURA POSITIVA” - OVVERO: CENSURA PER LE NOTIZIE SCOMODE E PROPAGANDA AGGRESSIVA


     
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    Ilaria Maria Sala per www.lastampa.it

     

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    Rivelati i principali punti del Tredicesimo Piano Quinquennale cinese, ovvero, il piano per lo sviluppo economico e sociale che viene annunciato ogni cinque anni e che offre le linee guida per la direzione che il Partito Comunista vuole dare al Paese. Fra gli elementi salienti, quello dell’economia: il Presidente e Segretario Generale del Partito Comunista, Xi Jinping, ha dichiarato che la Cina potrà crescere del 6.5% per i prossimi cinque anni – rivelandosi dunque più ottimista di molti analisti ed osservatori, che reputano la crescita attuale già molto inferiore a questa percentuale, e destinata a scendere ulteriormente.

     

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    Ma lo stesso, nei prossimi cinque anni la Cina vuole raggiungere un livello di ricchezza “moderata” e che la sua valuta, il Renminbi Yuan, entri nel basket del Fondo Monetario Internazionale come moneta pienamente convertibile, e che l’esercito sia pienamente modernizzato entro il 2020, aumentando le sue capacità di combattimento sia per terra che per mare che cibernetica. E viene confermata la decisione di consentire fino a due figli per famiglia, interrompendo dunque quella “politica del figlio unico” in vigore fino ad oggi.

     

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    INTERNET «RIPULITO» 

    Nemmeno Internet è al riparo dalla volontà pianificatrice del governo cinese, che, alla voce “Lavoro Ideologico” prevede che questo sia “ripulito”, per “rafforzare le iniziative ideologiche e culturali online”, e “favorire una cultura positiva” su Internet. Parole che non necessitano di un grosso sforzo per essere tradotte: Pechino infatti ha già in diverse occasioni fatto riferimento alla necessità di mantenere il controllo sulle informazioni, perseguendo dunque nel tentativo di mantenere la Cina collegata a Internet, ma un Internet dove non circoli tutto quello che i governanti cinesi trovano inaccettabile. 

     

    LA PROPAGANDA SI FA POP 

    Si tratta di una battaglia vecchia quanto Internet, che vede i censori cinesi fra i più attivi al mondo (esclusa la Corea del Nord), ma che, con il nuovo piano quinquennale, prevede ancora più “iniziative” per “dirigere l’opinione pubblica” diffondendo le notizie, e l’interpretazione delle stesse, seguendo le tecniche più sviluppate della propaganda.

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    Quest’ultima, infatti, è lontana dall’essere statica: come si può vedere in un video in inglese diffuso dall’Agenzia di stampa Xinhua nei giorni precedenti gli incontri che dovevano concludere il Tredicesimo Piano Quinquennale (chiamato Shi San Wu in cinese), oggi la propaganda cinese è moderna, e nasconde il suo lavoro poco appetibile dietro tecnologie avanzate, musichette accattivanti, e un’aria pop che non sfigurerebbe in Paesi politicamente molto più aperti. Mentre Internet in Cina favorirà una “cultura positiva” e si “ripulirà” aspettiamoci numerosi video di questa natura: capaci di oscurare, con i loro scintillii pop, il livello di controllo asfissiante che i censori impongono online.

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