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    PIOVE SEMPRE SU DELL’UTRI – L’EX CAPO DI PUBLITALIA, CHE STA SCONTANDO IN CARCERE 7 ANNI PER MAFIA, È IMPUTATO ANCHE PER UNA MAXI-FRODE FISCALE – TRA IL 2003 E IL 2012, CON IL SOCIO GIUSEPPE NICOSIA (OGGI LATITANTE) AVREBBE SOTTRATTO AL FISCO 62 MILIONI DI EURO RIVENDENDO SPAZI PUBBLICITARI TV


     
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    Luigi Ferrarella per “Il Corriere della Sera

     

    Non sono finiti i guai giudiziari per Marcello Dell' Utri, ex senatore forzista ed ex presidente di Publitalia attualmente detenuto nel carcere di Parma dove sconta la condanna definitiva a 7 anni per concorso esterno in associazione mafiosa:

    marcello dell utri libri antichi marcello dell utri libri antichi

     

    la Procura di Milano gli contesta (con 8 indagati) il concorso in una «frode fiscale» che, orchestrata attorno agli spazi pubblicitari venduti dai concessionari Publitalia 80 e Rti per le reti Mediaset e da Sipra spa per le reti Rai , avrebbe sottratto all' erario almeno 62 milioni di euro nel 2003-2012, poi dirottati su conti esteri dell' oggi latitante Giuseppe Donaldo Nicosia o di soggetti a lui riferibili.

     

    A cascata Dell'Utri, nell' indagine conclusa ieri, condivide con Nicosia anche l' imputazione di concorso nella «bancarotta fraudolenta» della «cartiera» Ics srl e di «appropriazione indebita» di 280.000 euro della Nomen srl, mentre Nicosia e altri indagati (ma non Dell' Utri) sono stati bersaglio di un sequestro preventivo (a fini di confisca per equivalente) di immobili a Cortina d' Ampezzo, Barcellona e Bilbao in Spagna, e a Manhattan, nel cuore di New York.

     

    Marcello DellUtri con gli avvocati Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh Marcello DellUtri con gli avvocati Giuseppe Di Peri e Massimo Krogh

    Il pm Sergio Spadaro ricostruisce che, nella catena commerciale che collega ai clienti finali i concessionari di spazi pubblicitari (cioè i fornitori originali come appunto Mediaset e Rai non coinvolti nelle imputazioni), venivano interposte società «cartiere» per propiziare una sistematica evasione tributaria, nutrita dalla massiccia produzione di 259 milioni di euro di fatture false.

     

    Silvio Berlusconi con Marcello DellUtri Foto di Alberto Roveri Silvio Berlusconi con Marcello DellUtri Foto di Alberto Roveri

    Nello specifico, i principali concessionari nazionali vendevano spazi pubblicitari su tv e media nazionali a una società spagnola che operava in regime di esenzione di Iva in forza del regime di acquisti intracomunitari, la Tome Advertising sl, di cui Nicosia era socio-amministratore e di cui Dell' Utri è indicato dall' accusa come «socio dal 2000 al 2012, socio di fatto, nonché figura di riferimento per clienti e concessionari»; poi una società «cartiera» italiana, la Ics srl, acquistava questi spazi pubblicitari dalla spagnola Tome, pagando un prezzo che non incorporava l' Iva sempre in forza del regime degli acquisti intracomunitari;

     

    LA CASA SULL'ALBERO DI MARCELLO DELLUTRI LA CASA SULL'ALBERO DI MARCELLO DELLUTRI

    infine due società italiane della Tome acquistavano (per venderli ai clienti finali) gli spazi pubblicitari dalla Ics srl, versando un corrispettivo comprensivo di Iva in base alla normativa nazionale e dichiarando un correlativo credito Iva.

    MARCELLO DELLUTRI MARCELLO DELLUTRI

     

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