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    PIROSO: “QUEL TORMENTONE VIRALE SULLA GRUBER, ME E FLORIS” - LA BOLDRINI CONTRO “LIBERO” - PER LANCIARE LA CAMPAGNA “ADOTTA UN IMMIGRATO”, IL SINDACO DI ROMA MARINO QUANTI IMMIGRATI PRENDE A CASA SUA?


     
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    Riceviamo e pubblichiamo:

     

    Lettera 1

    Gentile Direttore,

    laura boldrini laura boldrini

    l’articolo pubblicato oggi, a firma di Franco Bechis, “I giudici vietano di tagliare i superstipendi della Camera” contiene un elemento di grave disinformazione che impone una rettifica.

     

    In particolare non corrisponde al vero la notizia secondo cui la magistratura del lavoro di Roma avrebbe inviato una diffida alla Presidente della Camera affinché non si proceda all’approvazione della nuova disciplina sui tetti alle retribuzioni dei dipendenti.

     

    Una diffida é stata, infatti, inviata all’Ufficio di Presidenza della Camera relativamente al taglio degli stipendi non dalla magistratura bensì da un sindacato dei dipendenti.

     

    bechis bechis

    Si tratta di una differenza sostanziale di cui sarebbe stato opportuno tenere conto nel riferire la notizia. Per quanto riguarda, invece, il contenuto delle misure in via di approvazione, la Camera si riserva di rendere note agli organi di stampa tutte le informazioni necessarie a conoscerle nel dettaglio, una volta che gli interventi siano stati definitivamente approvati dall’Ufficio di Presidenza, nella riunione già convocata per il prossimo 30 settembre.

    Ufficio Stampa della Camera dei Deputati

     

    Lettera 2

    Caro Roberto,

    Antonello Piroso Antonello Piroso

    posso approfittare del tuo sito per mettere fine a un piccolo tormentone virale su Gruber, Floris & me?

     

    Da quando Floris è sbarcato in emergenza a Ottoemezzo, rimbalza in rete un mio tw del 3 luglio scorso: “#Floris a #La7:#LilliGruberStaiSerena (questo tweet lo capirete più avanti) #BeppeCaschetto #Coschetta”.

     

    Adesso io sono, sarcasticamente, il Profeta. Nostradamus. L’oracolo di Matrix - il film, non il programma. Il divino Otelma (fossi ancora su Tw avrei lanciato #OtelmaOLouise).

     

    Oltre a questo, il 3 luglio ne ho scritti altri, di Tw. 

    Tutti ugualmente inutilmente sgradevoli, in generale e nei confronti di Lilli Gruber, cui auguro davvero sinceramente il meglio per tutto.

    Ma annoiato di essere additato come “il raccomandato di Afef a La7” -dove ho iniziato nel 2002, quando a La7 non ci voleva andare nessuno; e fui "segnalato" non perché facessi il giardiniere a casa Tronchetti, ma perché lavoro dal 1984, prima come inviato di Panorama e poi come autore tv- ho reagito (male).

    Lilli Gruber Lilli Gruber

     

    Avrei potuto limitarmi a una domanda retorica: pensate forse che in genere i conduttori, non solo de La7, finiscano davanti alle telecamere solo per opera dello Spirito Santo? Il che naturalmente non significa negare capacità o meriti professionali di tizio o di caio, e nel caso di Lilli Gruber ci sono tutti, ma segnalare che -a parità di curriculum- contano anche le relazioni personali, ancora meglio se extraprofessionali.

     

    Invece ho affondato il colpo, cosa su cui ho riflettuto il giorno dopo (quindi, come al solito, troppo tardi), il che mi ha portato a decidere di smetterla con Tw il 5 luglio.

     

    Ma perché quel tw "profetico"? 

    Lunedì 23 giugno ero alla “Leopolda Rai”, organizzata da Luigi De Siervo, accanto a Giovanni Floris, al quale -sapendo io che a dispetto delle note ufficiali la trattativa con Urbano Cairo era già molto avanti- ho chiesto: “Ma sei sicuro di fare la cosa giusta? Guarda che gli ascolti de La7 sono una brutta bestia, ci sono zone ostiche del palinsesto per mancanza di pubblico, senza contare il numero esorbitante di talk show già ospitati dalla rete” etc. 

    Floris conduce Otto e Mezzo Floris conduce Otto e Mezzo

     

    Lui mi ha risposto convinto: “I telespettatori ti guardano indipendentemente dal logo di rete che c’è in basso a destra sullo schermo del televisore”.

    Gli ho augurato “in bocca al lupo”, ricavando dalla conversazione la conferma di quanto sapevo: il passaggio era cosa fatta, Floris avrebbe avuto una prima serata ma anche una striscia quotidiana, individuata dalla mia fonte proprio in Ottoemezzo (di default: una striscia di Floris non può andare al mattino, né in seconda serata tipo quella del Tg3 a mezzanotte perché La7 ha una prima serata "lunga", rimaneva il prime time, perché nessuno poteva immaginare la sorprendente collocazione nel preserale alle 1940, sorprendente perché impervia). 

     

    massimo giannini -ballaro massimo giannini -ballaro

    Risultato? Secondo Mentana, che ho incontrato casualmente in centro a Roma a inizio settembre (e il discorso è andato sulla stagione tv alle porte, al netto della sua proposta -per ridere- di tornare a La7 con un mio programma, offerta che ho declinato con una mezza bugia: “Ho la testa decisamente altrove, e poi bisognerebbe avere un'idea nuova”): “Quest'anno per l'informazione sarà un bagno di sangue”, perché è come aver varato una miriade di programmi sportivi in assenza del...Campionato. In questo caso, della politica basata sulla contrapposizione ideologica. Ah, i bei tempi dei furori iconoclastici, degli ascolti dopati dallo scontro tra berlusconiani e antiberlusconiani. Ora Santoro buon ultimo (3 anni di ritardo) scopre la crisi del genere, ma, caro Michele, "forse potevamo farci qualche domanda in meno su Noemi e qualcuna di più sull'Ilva di Taranto?" (Francesco De Gregori, luglio 2013).

     

    Piccola annotazione: con Mentana, accompagnato da Marco Ferrante dell'"Aria che tira", ci siamo incrociati anche mercoledì 17 da Settembrini, il laboratorio “etilico” dove nascerebbero pezzi interi dei palinsesti Rai (e si vede…). 

    MENTANA SENZA LUCE IN STUDIO MENTANA SENZA LUCE IN STUDIO

    In 5 metri quadrati, c’erano anche il direttore del Tg1 Mario Orfeo e Massimo Giannini con la redazione di Ballarò. 

    Le foto su Chi di Mentana e Giannini sono state scattate quel giorno.

    Non c’era Floris. 

     

    Più tardi da lì sarebbe passato anche Nicola Porro, che nel 2008 proposi alla guida di Ottoemezzo in sostituzione di Giuliano Ferrara -presentatosi alle elezioni con la Lista per la vita. 

    Poi Porro a La7 è arrivato comunque nel 2010. Ed essendo un signore, prima di firmare mi ha telefonato sua sponte per dirmi che non aveva dimenticato: la prima proposta gliel’avevo fatta io.

     

    Sarà per questo che Aldo Grasso, sabato 20 settembre sul Corriere, ci ha accostati: ”Porro ama ascoltarsi, adora essere al centro della scena e giocare a fare il protagonista. Ricorda molto lo stile di Antonello Piroso”? 

    Ora, che un conduttore sia il perno del suo programma è abbastanza ovvio. Ma evidentemente Grasso lo ritiene naturale per Santoro, Ferrara, Vespa, Mentana, Costanzo, financo per Giannini, ma non per Porro. 

    Nicola Porro Nicola Porro

     

    Nè per me, of course, tanto che è arrivato a criticarmi per eccesso di protagonismo perfino quando ho realizzato il mio primo monologo a Vedrò (nel 2008 su Enzo Tortora: senza quella manifestazione non ci sarebbero stati i miei racconti, perché il debutto avvenne per felice intuizione e sollecitazione di Benedetta Rizzo, di cui ero all’epoca il compagno e che era il presidente di Vedrò, un network di teste pensanti azzerato d'imperio dal suo ispiratore Enrico Letta; secondo me insensatamente e ingiustamente, e a Letta l'ho fatto sapere fin da subito).

    Strano, no? Uno per fare un monologo si mette al centro della scena...Mah. 

     

    Un consiglio tutt’altro che polemico a Grasso. Faccia come me, se può: si prenda un sabbatico, lavori su stesso e sulla propria aggressività, conquisti serenità e leggerezza. Si fidi: le sue recensioni sarebbero ancora più godibili.

    Ciao Dago, grazie per l’ospitalità.

    Antonello Piroso

     

    SANTORO ANNOUNO SANTORO ANNOUNO

    Lettera 3

    Ricapitoliamo, gli italiani rimasti dalla parte di Renzi sono: De Blasio sindaco di New York, e Marchionne, chietino naturalizzato canadese, residente in Svizzera.

    Tiziano Longhi

     

    Lettera 4

    Caro Dago,

    per lanciare la campagna Adotta un immigrato, il sindaco di Roma Marino quanti immigrati prende a casa sua?

    V.Massimi

     

    Lettera 5

    Spettabile Direzione di Dagospia, non so se pubblicherete questa mia mail, dato che qualche settimana fa avete cestinato una mia seppur modesta comunicazione. Volevo solo dire che essendo lettrice del vostro sito mi sono accorta e sono sempre più convinta che voi siete, con i vostri continui servizi spudorati, l'ISIS italiano dei nostri giorni. L'ISIS vero compie orribili misfatti contro cristiani, chiese, popolazioni. Voi però siete  nemici mortali dei cattolici praticanti. Forse un giorno vi incontrerete, del resto un pò vi intendete. In tutta sincerità.

    matteo renzi matteo renzi

    Distinti saluti.

    Chiara

     

    Lettera 6

    Santoro non ha qualche amico? il suo pistolotto iniziale (25/09) era indigeribile....perchè si ostina questa è crudeltà nei confronti del pubblico! Sant'Horror!

    Massimo Semprini

     

    Lettera 7

    Un albanese condannato in Italia per sfruttamento della prostituzione minorile avrà un risarcimento di 5000 euro perché ha trascorso 600 giorni in condizioni disumane nelle nostre carceri; se non altro ha saputo scegliere bene il paese dove esercitare la sua nobile professione.

    Rossano

     

    Lettera 8

    Caro Dago, ho letto dell'inchiesta sugli sperperi in UGL... niente di nuovo sotto il sole. Ma quando "SI OSERA" gettare un occhio un pò più indiscreto anche nella CISL e nella CGIL? Ti assicuro che anche lì c'è cxhi ha fatto carriera per comprar casa ai figlioli come ci disse un mammasantissima FNLE/CGIL a Rieti... Ma chi se ne occupa?

    Bruna

     

    Lettera 9

    bill de blasio con la famiglia a grassano in basilicata 9 bill de blasio con la famiglia a grassano in basilicata 9

    Caro Dago,

    chi ha la fortuna di trovare un lavoro deve superare un periodo di prova. Perché non vale anche per i parlamentari? Diciamo sei mesi. Se in quell'arco di tempo lor signori davanti a un microfono balbettano parole al vento, non esprimono nemmeno un'idea sensata o addirittura disertano commissioni e aula, beh allora vadano a casa. Non è giusto che il nostro sventurato popolo debba avere rappresentanti così scarsi di cui vergognarsi.

    A.Del Giudice

     

    Lettera 10

    Caro Dago

    Come disse il mitico Scopigno,allenatore del Cagliari calcio anni '70,a proposito del suo giocatore Niccolai in Nazionale "Tutto mi sarei aspettato ma non di vedere Niccolai in eurovisione dal mondiale del Messico". Io dico "Tutto mi sarei aspettato ma non di vedere Renzi parlare all'assemblea generale dell'Onu"

    Cordiali saluti

     

    Lettera 11

    il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 1 il sopralluogo di ignazio marino tra i cassonetti dei rifiuti 1

    Visto i difetti che qualcuno dice di aver riscontrato nel nuovo iphone-6 appena uscito? Io per i telefoni faccio come per le automobili, compro il modello che mi piace dopo che è stato provato almeno un po' dalla massa (che fa da cavia). Si evitano le file e si è più sicuri che le case produttrici abbiano messo a posto le eventuali magagne, che è più facile trovare nei primi esemplari prodotti. E' banale? Allora perché tutto 'sto impazzimento dei giovani?

    LeoSclavo

     

    Lettera 12

    Messaggio:

    Caro Dago, ci sta che nella naturale evoluzione di una lingua l'attuale "fatti un selfie" equivalga al vecchio e catartico invito "ma fatte 'na pippa!"?

    Saluti

    Gino Celoria

     

    Lettera 13

    Caro Dago,

    nell'attesa che il Senato venga liofilizzato dalla riforma Boschi, Piero Grasso bandisce appalti plurimilionari per la ristorazione, lo streaming e le infrastrutture informatiche (vedi sito http://www.senato.it/3036, pagina "Bandi"). Ma che con quelle cifre ci va avanti un Senato di 2.000 Senatori e per 10 anni lui lo ha spiegato alla Boschi ?

    Aldo Massimini

     

    Lettera 14

    Caro Dago,

    Visto che in quanto a presenze trans siamo ancora i numeri uno al mondo (scelgono tutte l'italia), a Clooney mandiamogli un tris di trans, una brasiliana una ladyboy e una italiana...secondo me si diverte anche di più che con quella svampitella lì...

    Alessandro

     

    Lettera 15

    Caro Dago,

    LAURA BOLDRINI PIERO GRASSO LAURA BOLDRINI PIERO GRASSO

    il Signor G. aveva capito tutto già nel 1994, nella sua canzone "Destra - Sinistra": Il pensiero liberale è di destra ora è buono anche per la sinistra. Le elezioni se le vince la sinistra, è fatale che si sposti a destra Solo un errore ha fatto: nel ritornello non doveva mettere "Ideologia, ideologia", bensì  "Ipocrisia, ipocrisia"...

    Recondite Armonie

     

    Lettera 16

    Giuseppe Cruciani nelle sue trasmissioni è forte e sbrigativo con i deboli e debole e paziente con i forti (alla Aldo Forbice insomma); dissimula conformismo e arroganza di pensiero dietro  anticonformismo e maleducazione di parata. Però ha rilasciato una bella intervista sul sesso ad Alberto Dandolo ( bravo Dandolo ). Per la serie In tutti noi c’è del buono.

    Alberto Monaco

    clooney e amal a venezia 27 clooney e amal a venezia 27

     

    Lettera 17

    Essendo sostanzialmente un non violento, tempo fa non mi spiegavo perché, guardando "Striscia la notizia", di fronte a scene dove i vari inviati venivano presi a calci, inseguiti e malmenati, non provavo (e non provo tutt'ora) alcun dispiacere, anzi.

    E' più forte di me. Sto decisamente dalla parte degli aggressori.

     

    E' grave? Macché.  Mi sono reso conto (questa è la mia convinzione) che sia tutto sostanzialmente studiato a tavolino. I toni paternalistici e gli atteggiamenti affranti, come se non ci dormissero la notte, dei vari Luca Abete, Edoardo Stoppa, Fabio e Minghio (o Mingo), Max Laudadio, …., fanno parte di una attenta regia.

     

    Come anche i loro diti puntati da moralizzatori, i loro moniti, il loro martellamento insistente, persecutorio (potremmo dire al limite dello stalking?), nei confronti delle persone che vengono colte in situazioni di illegalità.

    GIUSEPPE CRUCIANI GIUSEPPE CRUCIANI

     

    E' tutto da copione. I "nostri inviati" addentano la preda di turno, la scuotono ripetutamente, e non la mollano finché non reagisce. E se la reazione è violenta, tanto meglio, hanno raggiunto il loro scopo. Aumentano gli ascolti, aumentano i soldi.

    Il semplice servizio giornalistico, e relativa denuncia alle autorità preposte di quanto riscontrato, non frutterebbe un granché.

     

    E' solo questione di soldi. E questo spiega perché, almeno per quanto mi riguarda (magra consolazione), una serie robusta di "calci alle palle" e qualche "sana" bastonata non guasta.

    Sandro Michetti

    Marino (RM)

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