1. IL “PIANETA AZZURRO” RIDOTTO A UNA DISCARICA: FORESTE CHE BRUCIANO, TERRENI DEVASTATI DA MINIERE E POZZI PETROLIFERI, SURFISTI TRA ONDE DI RIFIUTI. ECCO IL PEGGIO DEL PEGGIO IN UNA SERIE DI TERRIBILI FOTO RACCOLTE DA ASSOCIAZIONI AMBIENTALISTE (VIDEO) 2. UNO STUDIO: LA BANCHINA DI GHIACCIO DEL POLO NORD NON ESISTERÀ PIÙ ENTRO IL 2020

Da http://www.dailymail.co.uk

un pastore non sopporta l'odore del fiume giallo, cina

Il riscaldamento globale non è l’unica emergenza ambientale per cui preoccuparsi. Sovrappopolamento, inquinamento, caccia di frodo e sfruttamento della terra sono solo alcune delle altre attività dell’uomo che stanno rovinando il pianeta.

La Fondazione “Deep Ecology” e il “Population Media Center” hanno realizzato una mostra di foto per testimoniare la distruzione in atto di mari, terra e cielo.

surf a java, indonesia

Una foto riprende la città di Los Angeles dall’alto, famosa per la sua terribile ora di punta. I gas di scarico di macchine e aerei costituiscono la causa principale del riscaldamento globale, i cui effetti comportano lo scioglimento di un ghiacciaio norvegese (foto) e un incendio in Colorado.

Vigili del fuoco lottano contro le fiamme in Colorado, USA:

Altre foto mostrano montagne di rifiuti in giro per il mondo, dalle pile di pneumatici nel deserto del Nevada ai computer bruciati in Ghana, ad Accra.

Mentre gran parte del mondo occidentale segue delle disposizioni per la gestione dei rifiuti, a Java (Indonesia) la popolazione è costretta a gettare la spazzatura nei fiumi e nei torrenti. Una foto mostra poi un surfista cavalcare un’onda fatta di buste di plastica e altri scarti.

Un drone riprende gli effetti del disastro di Fukushima:

Il sovrappopolamento è particolarmente evidente nelle foto scattate a Deli, India, e Città del Messico, due delle città più densamente popolate della terra. Un’altra immagine mostra poi l’abbattimento della foresta amazzonica, in Brasile, cosicché le mucche abbiano nuovi pascoli per poi nutrire la popolazione in crescita.

un orso morto, probabilmente di fame, nel fiordo di svalbard un impianto a carbone nel regno unito

Un nuovo studio prevede che la banchina di ghiaccio del polo nord non esisterà più entro il 2020. Fortunatamente, i leader mondiali hanno in programma un vertice a settembre per preparare un piano di misure ambientali. Anche le Nazioni Unite si incontreranno il prossimo dicembre per porre limiti all’inquinamento.