volodymyr zelensky vladimir putin

GLI ITALIANI NON SANNO UN CAZZO E PURTROPPO VOTANO - DOPO TRE ANNI DI GUERRA, CON TUTTE LE RIPERCUSSIONI VISSUTE, IL 35% DEGLI ITALIANI...NON HA UN'OPINIONE SUL CONFLITTO IN UCRAINA! – SECONDO UN SONDAGGIO “ISPI-IPSOS DOXA”, IL 31% CONSIDERA LA RUSSIA UN PERICOLO - MA C'E' UN 36% CHE AUSPICA UN COMPROMESSO AL RIBASSO PER L'UCRAINA, CON RELATIVE CESSIONI TERRITORIALI - IL 13% INTERROMPEREBBE DEL TUTTO IL SOSTEGNO MILITARE A ZELENSKY - QUASI UN ITALIANO SU DUE RITIENE CHE LO SCOPPIO DELLA TERZA GUERRA MONDIALE NEI PROSSIMI TRE ANNI SIA UN EVENTO “PROBABILE”…

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Andrea Scavo per il “Corriere della Sera” - Estratti

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VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK

Dall’11esimo osservatorio Ispi-Ipsos Doxa su «Gli italiani e la politica internazionale», nella consueta rilevazione di fine anno su un campione rappresentativo della popolazione italiana, emerge un quadro inquietante: quasi metà degli italiani (il 45%) ritiene che lo scoppio della Terza guerra mondiale nei prossimi tre anni sia un evento «probabile», va però detto che questa percentuale era superiore (57%) un anno fa.

 

Trump è considerato il personaggio più influente della politica internazionale, seguito (a gran distanza) dal presidente cinese Xi Jinping e da quello russo Vladimir Putin.

 

Dopo un anno dal suo ritorno, tuttavia, per gli italiani le cose vanno peggio sia per gli Stati Uniti, sia per il mondo (40%).

 

VOLODYMYR ZELENSKY DONALD TRUMP VLADIMIR PUTIN

Vacilla persino la percezione che gli italiani hanno degli Usa come alleati: se fino all’anno scorso la maggioranza assoluta li riconosceva come alleati (54%) e solo una minoranza come avversari (16%) oggi queste due visioni sono molto più vicine (40% alleati, 20% avversari, con gli indecisi saliti al 40%).

 

Secondo Antonio Villafranca, vicepresidente per la Ricerca di Ispi, «nemmeno gli Usa vengono più visti come alleati affidabili, al punto che Washington viene considerata solo appena un po’ più affidabile di Pechino. È l’inevitabile riflesso della nuova presidenza Trump che in meno di un anno ha rimesso in discussione tutto con gli europei, dalla Nato ai rapporti commerciali, dal sostegno all’Ucraina alla comune difesa del multilateralismo e dello Stato di diritto».

 

VOLODYMYR ZELENSKY E VLADIMIR PUTIN COME PUGILI SUL RING - FOTO CREATA CON GROK

La Russia resta però la principale minaccia al mondo (con il 31%, -1% rispetto a fine 2024), seguita dagli Usa e da Israele, entrambi con il 12%. Rispetto allo scorso anno, la situazione in Medio Oriente perde salienza per gli italiani rispetto alla guerra in Ucraina e allo scenario economico complessivo: il timore di una recessione in Europa è infatti la prima preoccupazione in vista del 2026, per gli italiani.

 

Ma la pace in Ucraina è il primo fattore di speranza: per il 34% degli intervistati è l’avvenimento più atteso, seguito da un aumento della crescita in Europa (32%), da un generico miglioramento delle relazioni tra grandi potenze (25%) e dal raggiungimento della pace in Medio Oriente (24%).

Putin Trump

 

Sull’Ucraina in particolare, gli italiani sembrano proiettati verso un compromesso al ribasso per Kiev: pur tra molte incertezze (il 35% continua a non avere un’opinione), la maggioranza relativa (36%) contempla cessioni territoriali alla Russia e il 13% interromperebbe del tutto il sostegno militare all’Ucraina, anche se resta una minoranza (16%) intenzionata a sostenere Kiev fino alla riconquista dei territori persi.

VOLODYMYR ZELENSKY VLADIMIR PUTINLA TELEFONATA TRUMP-PUTIN VISTA DA GIANNELLI