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Da "Milano.Corriere.it"
«Ruby»: è il giorno di Emilio Fede. Nuova udienza del processo in cui è imputato Silvio Berlusconi per concussione e prostituzione minorile. «Ad Arcore nè trasgressioni non toccamenti», è la verità dell'ex direttore del Tg 4, sentito come testimone-imputato di reato connesso nel processo «parallelo» a carico anche di Lele Mora e Nicole Minetti. «Erano cene, occasioni conviviali normali, una volta a una ragazza volò via il reggiseno mentre ballava, Berlusconi disse ai camerieri di darle qualcosa per coprirsi», ha risposto Fede che ha deciso di non avvalersi alla facoltà di non farlo.
Rispondendo alle domande dell'avvocato Niccolò Ghedini, Fede racconta di aver conosciuto Ruby nel 2009 a un concorso di bellezza a Letojanni, in Sicilia, e di non averla mai più rivista prima del 14 febbraio 2010 quando la giovane marocchina fece la sua apparizione nella residenza dell'ex premier. «Ad Arcore non è certamente venuta con me, l'ha portata Lele Mora», precisa Fede.
«BRUTTA E INADEGUATA» - «Ruby? L'ho trovata brutta, aveva un cattivo odore e, mentre ballava la danza del ventre, faceva le bollicine masticando la gomma - è il severo giudizio di Emilio Fede -. Non era una persona che mi interessava - dice rispondendo alle domande di Ghedini e del presidente del collegio Giulia Turri - di lei non mi interessavo, la trovavo inadeguata fisicamente...». Quanto all'età della ragazza, Fede afferma che «a prima vista certamente non mi sembrava minorenne. Lei diceva di avere 24 anni e di essere egiziana... Io comunque ero incuriosito in senso negativo, mi procurava un fastidio visivo».
«NESSUNA NUDITA'» - Nel suo racconto dettagliato sulle cene ad Arcore precisa che non ci sono «mai state nudità in mia presenza» e che Nicole Minetti «non si è mai assolutamente denudata». In un'occasione, racconta il giornalista, a una ragazza ballando le è scivolato il reggiseno e allora «Berlusconi ha chiamato qualcuno perché la coprisse». Quelle di Arcore per Fede sono cene in cui si parlava di politica, si leggevano le agenzie di stampa, si commentavano i fatti di politica oppure si guardavano le partite del Milan. «Si ascoltava la musica, qualcuno ballava e basta». Fede sottolinea inoltre di non avere accompagnato ad Arcore Chiara Danese e Ambra Battilana, costituitesi parte civile nel processo.
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