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SCARPELLINI, IL MIGLIORE AMICO DELL’UOMO - ‘367MILA EURO ALLA MOGLIE DI RAFFAELE MARRA? È AMICO DI MIO FIGLIO, VOLEVO FARGLI FARE BELLA FIGURA. IO AIUTO TUTTA ROMA. LA SEDE GRATIS A VERDINI? MEGLIO NON LASCIARE LE CASE VUOTE, POSSONO OCCUPARLE. SÌ, ANCHE A FONTANA DI TREVI’ - ‘È NORMALE DARE CASE DI PREGIO GRATIS AI POLITICI. SONO AMICI’

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Giuseppe Scarpa per La Repubblica

 

SCARPELLINI

Gli occhi vispi sprizzano intelligenza, ogni tanto attraversati da un velo di inquietudine. Sergio Scarpellini, 80 anni, è preoccupato, dopo l' intervista dovrà sottoporsi a una delicata operazione. Immobiliarista romano, ha un patrimonio che sfiora il miliardo. Quinta elementare, nato nel quartiere popolare di Testaccio, è imputato per corruzione.

 

Avrebbe dato una mazzetta a Raffaele Marra, ex braccio destro della sindaca Virginia Raggi. Lui spiega di essere un "generoso" e che è stato "frainteso dalla giustizia". Accetta di rispondere alle domande alla presenza dei suoi due avvocati, il professore Enzo Musco e Alessandra Martuscelli.

 

SERGIO SCARPELLINI

Perché nel 2013 intesta due assegni da 367mila euro alla moglie di Raffaele Marra?

«Lui è un amico di mio figlio. Ho pensato: "voglio fargli fare (al figlio) bella figura". Sia chiaro, io aiuto tutta Roma ».

 

C' è stata una contropartita?

«Nessuna. Poi Marra quei soldi me li ha restituiti».

SERGIO SCARPELLINI

 

Un prestito restituito a distanza di 4 anni e a pochi giorni dalla sentenza fissata per domani. Non è una tempistica anomala?

«Per me è normale. Se mi fossero serviti prima glieli avrei chiesti».

 

In un interrogatorio ha detto al pm che ha aiutato Marra "perché stava in quella posizione. Con un usciere non l' avrei fatto".

«I miei due precedenti avvocati, quando stavo rispondendo al pm, mi hanno suggerito di dare quel tipo di risposta ».

 

Lei sperava che Marra, ex braccio destro della sindaca Raggi, potesse favorirla con i 5Stelle?

«Io non ci parlavo mai con Marra! Lui non mi serviva».

 

RAFFAELE MARRA

Però Marra chiamava spesso la sua segretaria...

«La malafede è un dramma. La verità è troppo importante».

 

Un ufficiale dei carabinieri, nel corso del processo, ha detto che lei ha "concesso in locazione gratuita appartamenti di pregio ai politici".

«Io sono al servizio delle istituzioni! Tutti i deputati mi conoscono. Il Tar, il Consiglio di Stato e l' Authority mi pagano l' affitto, perché hanno la sede in palazzi di mia proprietà».

 

aaaaromanapoli baccini foto mezzelani gmt

Per lei l' uomo al servizio delle istituzioni è quello che dà in locazione gratuita le case ai politici?

«A Roma lo sanno i politici che io sono disponibile. E allora con facilità mi chiamano».

 

Però un conto è affittare un palazzo e ricevere un giusto compenso, altro discorso è cedere una casa in locazione gratuita magari nel centro di Roma, come è capitato con Denis Verdini. Non trova?

«Mantenere un appartamento occupato è importante, c' è il rischio che qualcuno lo occupi abusivamente».

 

È così difficile affittare un appartamento in via Poli (sede di Ala, concessa a Denis Verdini), a due passi dalla Fontana di Trevi?

«Sì».

 

verdini d anna

Perché non li avete concessi gratuitamente a persone bisognose anziché a Verdini, all' ex ministro Mario Baccini e ad altri politici?

«Ho 15 appartamenti affidati a famiglie povere. L' infermiera stamattina (in ospedale, ndr) mi ha chiesto una casa. Io le ho detto "non ti preoccupare ci penso io"».

 

Ma questo non è business. Che genere di affari sono?

«Che mi frega del business. Quando ho cominciato a trattare con i politici mi sono sentito onorato. Quando l' ex presidente della Camera Irene Pivetti mi ha detto "Scarpellini mi deve aiutare", io sono rimasto affascinato. A lei serviva un appartamento».

 

Con Denis Verdini come è andata?

«È venuto lui a chiedermi una casa. Perché si sa, chi chiamano a Roma per un appartamento? Scarpellini!».

 

irene pivetti

È normale che un imprenditore dia in locazione gratuita degli appartamenti di pregio a dei politici?

«È normale».

 

Dica la verità, lo fa per avere un tornaconto?

«Totalmente disinteressato. Anzi sono loro che mi fanno una cortesia, mi mantengono la casa in buone condizioni ».

 

Conosce esponenti della banda della Magliana?

«Manlio Vitale comprava auto da me negli anni '70. È venuto 5 anni fa e mi ha chiesto di assumere la figlia. L' ho fatto, aveva problemi economici. Una mattina sono venuti i carabinieri e mi hanno chiesto se io stessi sotto estorsione da lui. Ma Vitale mi chiedeva solo un lavoro. Nessun ricatto».