ALE-DANNI COLLATERALI! - MAZZETTA NERA ALL’EUR: GLI ULTIMI REGALI DI MANCINI PRIMA DI ANDARSENE, PREMI E PROMOZIONI AI FEDELISSIMI DEL SINDACO, COMPRESO IL FIGLIO DI PANZIRONI – CAMPIDOGLIO ELETTORALE: UN DELEGATO DI ALEMANNO PIZZICATO A SPEDIRE LETTERE IN CARTA INTESTATA AGLI ELETTORI ALL’ESTERO: “VOTATE I CANDIDATI DEL PDL”…

1 - EUR, GLI ULTIMI «REGALI» DI MANCINI: PREMIO AI FEDELISSIMI E PROMOZIONE PER IL FIGLIO DI PANZIRONI
Ernesto Menicucci per "Il Corriere della Sera - Roma"


Una dozzina di nomi, l'ultimo negalo» di Riccardo Mancini, ex ad dimissionario dell'Eur Spa che - poco prima di andarsene - ha trovato il modo di premiare i suoi «fedelissimi»: un gruppetto di 10-12 persone, tra le quali figurerebbe anche Dario Panzironi, figlio dell'ex ad dell'Ama Franco, ex componente della segreteria di Alemanno e poi assunto a via Ciro il Grande. Un pacchetto di provvedimenti, tra avanzamenti di livello e gratifiche economiche, che Mancini avrebbe firmato a ridosso delle sue dimissioni: alcune lettere sono datate poco prima, altre subito dopo.

Interventi «legittimi» da un punto di vista formale, si apprestano a dire all'Eur. Per quanto assurdo, Mancini, che si è dimesso in seguito allo scandalo sull'appalto dei filobus e che ha ammesso di aver intascato «6o mila euro» per quell'affare, è ancora nel pieno delle sue funzioni di ad. Almeno fino a domani, quando è convocata l'Assemblea dei soci di Eur Spa (ministero del Tesoro al 90%, Comune al 10%) e, a seguire, dovrebbe svolgersi il Cda. Prima di mollare, però, Mancini ha spuntato dal board aziendale (presieduto da Pierluigi Borghini, candidato Pdl al Senato nel Lazio) di rimanere in carica fino a che non verrà presa una decisione sul futuro.

Domani, in un modo o nell'altro, si dovrebbe comunque voltare pagina. E un input decisivo lo avrebbe dato anche la notizia delle ultime promozioni decise da Mancini. Nei corridoi dell'Eur le voci si inseguono e ora i membri del Cda vogliono vederci chiaro. Attraverso Borghini, i due consiglieri Roberto Sergio (in quota Udc) e Fabrizio Criscuolo (dell'Api), hanno chiesto all'ad una relazione dettagliata sugli ultimi casi: nomi, cognomi, scatti retributivi, qualifiche conferite.

E un dettaglio, non di poco conto: qualche lettera è stata retrodatata? Dice Criscuolo: «Le voci sono arrivate anche a noi, ma prima vogliamo vedere le carte». Stesso discorso lo fa Sergio: «Formalmente Mancini ha ancora pieni poteri. Ma è un problema di opportunità, naturalmente». Per questo, il Cda è pronto ad una decisione: ritirare le deleghe all'ad, qualunque sia la decisione del governo. Lo chiedono anche Vincenzo Vecchio e Matilde Spataro, consiglieri del XII Municipio: «Il Cda, qualora non sia stato ancora fatto, revochi subito tutte le deleghe a Mancini».

Mentre Athos De Luca (Pd) e Francesco Smedile (Udc), chiedono «il commissariamento dell'azienda». Le indicazioni di Monti, per le aziende statali, è" di non procedere a nuove nomine, salvo «casi speciali»: E possibile anche che l'assemblea dei soci venga aperta e non chiusa, rinviando ancora la decisione. O che le deleghe dell'ad finiscano su altre spalle. Nelle ultime settimane, si era fatto il nome dello stesso Sergio che però, al momento, non sembra intenzionato a ricoprire quel ruolo. Dopo le elezioni, e con un mandato «pieno», se ne potrebbe riparlare.


2 - CARO ELETTORE, VOTA PDL: IL DELEGATO DI ALEMANNO FA CAMPAGNA ALL'ESTERO
Da "Repubblica.it - Roma"


"Caro Concittadino"...inizia così una lettera che può creare grande imbarazzo allo staff del sindaco Alemanno. A firma di Marco Siclari, e su carta intestata Campidoglio, molti stranieri residenti all'estero si sono visti recapitare l'invito del delegato del sindaco per i rapporti istituzionali tra Roma Capitale e le Università a votare alle prossime politiche del 24 e 25 febbraio "il senatore Basilio Giordano e l'onorevole Amato Berardi, giù rappresentanti del Popolo delle Libertà nel Parlamento Italiano, eletti nella ripartizione elettorale Nord e Centro America". Con chiusa roboante: "Il Tuo voto concorrerà così al progresso dell'Italia".

"Ci auguriamo sia uno scherzo, un disguido" commenta Marco Miccoli, segretario romano del Pd, annunciando un'interrogazione urgente al sindaco Alemanno, "se così non fosse sarebbe un atto gravissimo e una tale lettera testimonierebbe quanto il centrodestra sia alla disperazione e pronto a ricorrere a ogni mezzo per ingannare l'elettore". E Paolo Masini, consigliere comunale Pd: "E' una brutta commistione tra ruolo istituzionale e politico. Un totale disprezzo delle istituzioni che, qualora confermato, dovrà essere fermamente perseguito. Chiediamo al sindaco e al presidente del Consiglio Pomarici di intervenire immediatamente in maniera esemplare per salvaguardare quel che rimane della dignità di Roma Capitale".

3 - LA LETTERA ELETTORALE DEL DELEGATO DI ALEMANNO SU CARTA INTESTATA DEL COMUNE
http://roma.repubblica.it/cronaca/2013/02/13/foto/lettera_elettorale_del_campidoglio-52524521/1/

 

sindaco gianni alemanno gianni alemanno gianni alemanno RICCARDO MANCINI AD DI EUR SPA jpegFranco Panzironi