
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
Luigi Frasca per Il Tempo
Alfio Marchini, se un elettore le chiedesse cosa sta succedendo nel centrodestra cosa risponderebbe?
«A Roma nel 1993 nacque il centrodestra e nel 2016 si sta celebrando il suo funerale. Le faccio un esempio: Berlusconi al ballottaggio voterebbe per Renzi. Salvini per il M5S. E potrei continuare. Oggi parlare ancora di centrodestra e centrosinistra è puro accanimento terapeutico».
E lei, per chi voterebbe al ballottaggio?
«È un problema che lascerò volentieri agli altri. Anche se tv e parte della stampa cosiddetta democratica ci oscura andremo noi al ballottaggio».
Storace dice che in realtà Berlusconi vuol far vincere Renzi. Ci crede?
«Stiamo ai fatti: ancora devo sentire una polemica tra Bertolaso e Giachetti. Cosa avrebbe detto Andreotti che di questioni romane era un grande esperto?».
A pensar male si fa peccato ma quasi sempre ci si azzecca.
«Ecco appunto».
Quale è oggi il suo sentimento verso Berlusconi?
«Di gratitudine. Ha speso per me parole di grande stima e apprezzamento ancor più importanti perché non richieste».
Alla fine Salvini e Meloni si allineeranno ai dictact di Berlusconi?
«Quello di Berlusconi è il centralismo democratico 2.0 del vecchio Pci. Togliatti avrebbe adorato».
Cioè?
«Come faceva Togliatti con i compagni nella direzione del partito,oggi fa lui con i suoi alleati ai quali dice chiaramente: vi ascolto,ma poi fate come vi dico io. Punto».
Si riferisce alla consultazione su Bertolaso che si terrà questo week end?
«Esatto. Le do una anteprima. La domanda che troveranno i romani al gazebo sarà questa: vuoi candidare sindaco uno come Bertolaso,oppure direttamente Bertolaso? Sarà un grande plebiscito democratico...».
Meglio le primarie del Pd?
«Scegliere tra quelle del Pd e quelle messe in scena per lo "sceriffo Bertolaso" è come chiedere a un romanista se preferisce che a vincere lo scudetto sia la Lazio o la Juventus. Pietà».
Perché attacca Bertolaso?
«Nulla di personale, ma ricorda il figlio che chiama il papà per farsi organizzare una gara dove lui è l’unico a correre. E la sua presenza tv è cinque volte superiore alla mia. È come combattere mentre gli altri ti tengono legato. Ma vinceremo anche così».
Parliamo di tasse. La Raggi e Giachetti non le abbasseranno. Lei invece ha detto di sì. Ci può dire come?
«Abbassare le tasse si deve e si può. Su un bilancio di 6 miliardi dove ruberie e sprechi sono evidenti si fanno risparmi per almeno 300 milioni per tagliare le tasse. Altrimenti tanto vale votare quei partiti che da destra e sinistra hanno saccheggiato Roma. Ho chiaro come e dove tagliare senza licenziare alcuno».
Quali saranno le sue priorità?
«Rimettere Roma in sicurezza. Cultura come volano economico. Creare una comunità sicura,moderna, che tuteli gli anziani e aiuti i giovani. Voglio liberare l’energia di questa città soffocata da malaffare e camarille partitiche. E un piano di lotta alla droga per i giovani».
Che impressione le ha fatto l’omicidio del giovane Luca Varani?
«Dietro al dramma personale c’è un dramma sociale che nella città tutti si ostinano a negare. Tra i giovani c’è troppa droga e troppo poche regole.
Troppi giovani anestetizzati dal benessere sono ormai incapaci di ascoltare i loro cuori».
Perché i romani dovrebbero votarla?
«Perché in tre anni abbiamo fatto parlare i fatti. Abbiamo rinunciato a poltrone e prebende. Con voi abbiamo scoperto Affittopoli e Svendopoli. Siamo stati noi a mandare a casa Marino».
E perché non Virginia Raggi?
«I Cinquestelle sono organizzati come una riunione di condominio perenne. Qui ci vuole una grande squadra con un capo che decide e si assume la responsabilità delle scelte. Libereremo Roma dal malaffare e dal taglieggiamento quotidiano che i romani subiscono su tutto».
Ce l’ha ancora con i partiti?
«Hanno avuto le loro occasioni e hanno fallito. Hanno tradito tutte le promesse e oggi cercano ancora di camuffarsi dietro candidati di facciata. Non lasceranno mai cambiare il sistema che hanno creato e che alimenta il loro consenso. Dal medico Marino al medico Bertolaso è un film già visto».
Come affrontare l’emergenza rifiuti?
«Senza impianti, imporre la differenziata al 100% come ha detto Bertolaso è impossibile e troppo costoso. E dato che i maggiori costi si traducono in maggiori tasse sono assolutamente contrario ad andare avanti così. Rivoluzioneremo il sistema di pulitura della città e della raccolta e smaltimento dei rifiuti».
I problemi di Roma li conosciamo tutti. Le soluzioni possibili pure. Perché a Londra si applicano e qui no?
«Perché è sempre mancata la volontà politica. Con 400.000 voti di scambio, i partiti hanno conservato il loro potere per decenni e sperano di continuare a banchettare sulla pelle di Roma. Basta».
DAGOREPORT - GONG! ALLE ORE 10 DI LUNEDÌ 16 GIUGNO SI APRE L’ASSEMBLEA DI MEDIOBANCA; ALL’ORA DI…
DAGOREPORT - STANOTTE L'IRAN ATTACCHERÀ ISRAELE: RISCHIO DI GUERRA TOTALE - È ATTESO UN…
FLASH! – I VENEZIANI HANNO LA DIGA DEL MOSE PURE NEL CERVELLO? IL MATRIMONIO DI JEFF BEZOS È UNA…
DAGOREPORT - MAI SUCCESSO CHE LA LISTA DEI NUOVI AMBASCIATORI, SCODELLATA DA TAJANI, VENISSE…
DAGOREPORT - A SINISTRA SI LITIGA MA A DESTRA VOLANO GLI STRACCI! - LA MAGGIORANZA SI SPACCA SU…
DAGOREPORT - MEGLIO UN VENETO OGGI O UNA LOMBARDIA DOMANI? È IL DILEMMA SPECULARE DI GIORGIA MELONI…