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ALLEATI SERPENTI - BERLUSCONI E SALVINI VOGLIONO SBARRARE LA STRADA ALLA MELONI – COME? CON LA PROPOSTA DI TAJANI: LEGA, FORZA ITALIA E FRATELLI D’ITALIA INDICHERANNO UN CANDIDATO PREMIER CIASCUNO PER POI, DOPO IL RISULTATO DELLE URNE, DECIDERE CHI MANDARE A PALAZZO CHIGI – IN PRATICA NON CI SARÀ UN CANDIDATO COMUNE – SOLO CHE DOPO LA CADUTA DI DRAGHI, LEGA E FORZA ITALIA CALANO NEI SONDAGGI MENTRE INVECE GUADAGNA CONSENSI IL PARTITO DI GIORGIA MELONI…

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SALVINI - BERLUSCONI - MELONI - VIGNETTA BY BENNY

Estratto dell’articolo di Emilio Pucci per “il Messaggero”

 

Si va verso un attacco a tre punte. Ovvero i tre grandi partiti del centrodestra indicheranno un candidato premier ciascuno per poi, dopo il risultato delle urne, emettere un verdetto riguardo a chi andrà a sostituire Mario Draghi a palazzo Chigi. La proposta è stata esplicitata dal coordinatore azzurro Antonio Tajani, «non ci sarà un candidato comune» ha affermato.

SALVINI MELONI BERLUSCONI

 

E, salvo sorprese, la soluzione dovrebbe essere ratificata mercoledì al vertice della coalizione che si terrà alla Camera proprio mentre i primi sondaggi dopo la caduta del governo delineano la forza dei tre partiti e sanciscono un (ulteriore) calo per Lega ed FI, ritenuti responsabili dell'addio a Draghi. Secondo le rilevazioni realizzate da Termometro Politico tra il 19 e il 21 luglio infatti, solo FdI e Pd ingrossano i propri consensi salendo rispettivamente al 23,7% e al 22,7%. La Lega invece cala al 15,4% e Forza Italia al 7,6% (idem per il M5S, sceso all'11,9%).

 

matteo salvini e giorgia meloni incontrano silvio berlusconi nella sua villa a roma 2

[…] Il ragionamento sottinteso è che difficilmente il Capo dello Stato potrà appoggiare un candidato sovranista. In realtà lo stesso Salvini ha argomentato che la forza politica che prenderà più voti, sempre se il centrodestra dovesse vincere le elezioni, indicherà il premier.

 

E poi ci sono le perplessità dell'Europa, le pressioni a livello internazionale, i dubbi che arrivano sponda Washington, i timori della finanza e dei giornali stranieri. […] Non ci sono veti su Giorgia Meloni a palazzo Chigi, ma non si esclude che qualora Fdi dovesse ottenere più consensi la presidente di Fratelli d'Italia venga invitata a fare un nome terzo. Anche sulle liste ci sarà una battaglia campale. La valutazione secondo cui Fdi vale il 50% della coalizione non è affatto condivisa. […]

GIORGIA MELONI ANTONIO TAJANI MATTEO SALVINI