AMERICA IN POLVERE: LETTERA AVVELENATA A OBAMA

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Massimo Vincenzi per "La Repubblica"

E puntava in alto: al presidente degli Stati Uniti in persona. Per la prima volta Obama è stato oggetto di una minaccia così diretta e concreta alla sua vita. L'attentato viaggiava in una lettera che racchiudeva ricina, proteina estratta dalla stessa pianta che produce l'olio di ricino, e che può provocare la morte in dosi anche minime. E' un remake del terrorismo all'antrace: anche quello usò la posta, anche quello seguì di pochi giorni un'altra offensiva terroristica, l'attacco alle Torri Gemelle.

Ma nel 2001 le buste all'antrace, che fecero cinque morti tra le persone che ne avevano inalato il contenuto, non erano indirizzate al presidente. E stavolta l'attentato sembra collegarsi alla battaglia per limitare le vendite di armi, che ieri ha subito una drammatica battuta d'arresto: non è passata al Senato la legge sui nuovi controlli.

«Vedere un torto e non denunciarlo vuol dire diventare un complice silenzioso della sua continuazione. Io sono KC e approvo questo messaggio». Secondo la televisione
Fox News, questo messaggio accompagnava le dosi letali di ricina in due lettere indirizzate a Obama e al senatore repubblicano del Mississippi, Roger Wicker.

Le missive sono state bloccate prima di raggiungere i destinatari, negli uffici postali che controllano la corrispondenza della Casa Bianca e del Congresso. La minaccia a Wicker è stata annunciata martedì a tarda sera, quella rivolta al presidente si è saputa ieri mattina. E ieri è scattata una duplice allerta al Congresso. Due aree del Parlamento su Capitol Hill sono state chiuse e setacciate per alcune ore. Un individuo sospetto di essere il "postino" è stato fermato e interrogato.

Non c'erano solo quelle due lettere. Altre ne sono state spedite, e sembrano avere un collegamento con il dibattito in corso per introdurre controlli sulle vendite di armi. Quel messaggio firmato con le iniziali "KC" riecheggia il linguaggio della destra estrema, pronta a battersi in senso letterale, cioè a scendere in guerra contro lo Stato per impedire che sia regolato un diritto costituzionale all'autodifesa (sancito dal Secondo Emendamento della Costituzione).

I destinatari delle lettere assassine sembrano tutti "colpevoli" di voler controllare le vendite di armi. Obama ne ha fatto una battaglia personale di alto profilo, dopo la strage di venti bambini nella scuola di Newtown, Connecticut. Wicker era uno dei senatori repubblicani che hanno "tradito" la potente lobby delle armi, la National Rifle Association (Nra), e che ieri ha votato in favore del progetto di legge sui nuovi controlli.

Un voto coraggioso ma inutile, il suo. E' sfumata la maggioranza bipartisan che avrebbe dovuto far passare quella legge. Le altre lettere sospette di contenere ricina sarebbero state indirizzate anch'esse a senatori che avevano annunciato un voto favorevole ai controlli sulle vendite di armi.

Uno dei bersagli è Carl Levine, democratico del Michigan: a lui un "plico sospetto" è giunto in ufficio nel suo collegio elettorale, anziché in Senato. I suoi collaboratori non hanno aperto la busta e hanno allertato l'Fbi.

Ieri l'Fbi non ha voluto stabilire un collegamento tra l'attentato di Boston e il terrore che viaggia per posta. Il legame non fu dimostrato neppure nel 2001. Eppure allora erano passati solo sette giorni dall'attacco dell'11 settembre, quando cominciarono ad arrivare le lettere all'antrace, con dentro le micidiali spore di carbonchio.

Furono inviate alle redazioni di alcuni giornali e a due senatori del partito democratico. Le vittime non furono i destinatari ma chi aprì quelle buste prima di loro, inalando le spore. In cinque morirono, altri 17 furono avvelenati.

Tra le piste iniziali venne privilegiata quella islamica, poi rivelatasi infondata. Dopo indagini interminabili, solo nel 2008 l'Fbi concluse che il vero colpevole era Bruce Irvins, un microbiologo del laboratorio di Fort Detrick (Maryland). Ma tre settimane prima della sua incriminazione Irvins si era suicidato lasciando dietro di sé un fitto mistero.

Nel 2001 l'antrace era stato "l'altro panico" dopo quello dell'11 settembre: meno tragico, ma insidioso per l'impossibilità di dare una spiegazione a quell'offensiva. Si diffusero le mascherine protettive, vennero introdotti controlli negli uffici postali che smistano la corrispondenza nelle sedi governative.

E' grazie a quei dispositivi di controllo, che ieri le lettere alla ricina sono state bloccate. "La posta viene esaminata in un ufficio esterno alla Casa Bianca, dove sono individuate buste e pacchi che richiedano delle analisi scientifiche prima di essere aperti", ha spiegato il portavoce del Secret Service, Edwin Donovan.

La ricina è stata usata in attentati precedenti. Nel febbraio 2004 fu ritrovata in alcune buste indirizzate al Senato e alla Casa Bianca (ma non al presidente in persona). Nel 2003 le aveva ricevute il ministero del Tesoro: il mittente si firmava "l'angelo decaduto".

 

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